Il lato oscuro del fantasy

30 Settembre 2014, questa è la data che Monolith e Warner Bros. hanno scelto per il rilascio di uno dei titoli più attesi di questo autunno, come da titolo, stiamo parlando di La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor. Il gioco si preannuncia un valido action-rpg con componenti stealth, dalle video preview e dai pareri di coloro che hanno avuto la fortuna di provarlo in prima persona, durante le ultime fasi di sviluppo, pare proprio che dovremo aspettarci un titolo che difficilmente tenderemo a dimenticare dopo averlo giocato.

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Storia di una vendetta

ratbagjan2014_14012421_616La storia toccherà sicuramente le corde dell’anima dei più affezionati all’ambientazione fantasy creata da J.R.R. Tolkien incastrandosi quasi perfettamente nel “lore” originale della saga, senza però andare a toccare nulla della linea temporale creata dal compianto professore di Oxford. Infatti, il tutto si svolgerà nel periodo tra Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli concentrandosi sul ritorno di Sauron e delle sue forze oscure a Mordor. Protagonista del gioco è Talion (il cui nome è preso dal latino “Lex Talionis”) , ranger di Gondor che sorveglia i confini di Mordor  e che vede la sua famiglia sterminata prima di morire per mano dei Capitani neri nella notte del ritorno di Sauron. Riportato in vita da un misterioso spirito, il ranger acquisisce le abilità terribili di un wraith così da condividere il proprio corpo e la propria ira con lo spettro stesso. Rifiutato dalla morte e con nuovi poteri, il nostro ranger si avventurerà in una Mordor brulicante di goblin, orchi ed uruk-hai al servizio dei Capitani neri contro i quali ha giurato vendetta e scoprirà di più sull’identità dello spirito che lo abita (che si rivelerà poi essere nientemeno che Celebrimbor l’eldar forgiatore degli anelli del potere -NdR-).

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Stile di gioco

Come già accennato, lo stile di gioco de “L’ombra di Mordor” si rifarà molto allo stile stealth&action di altri giochi, tant’è che a prima vista pare ricordare molto Assassin’s Creed per poi  dirigersi verso uno stile molto differente da quello offerto più e più volte dalla Ubisoft. I combattimenti appaiono fluidi con possibilità di azione che altri giochi assurdamente precludono, come il semplice e spesso mai calcolato gettare direttamente i nemici da un altura per farli schiantare di sotto, e presentano alcune caratteristiche interessanti come le varie abilità dei nemici: se ne vedranno, infatti, alcuni immuni ad attacchi alle spalle o a distanza, altri resistenti alle prese, altri ancora specializzati nei contrattacchi così da non dare mai al giocatore l’impressione di combattere contro i soliti fantocci messi lì per prendere blande spadate. Il sistema di crescita pare basarsi più sulle armi che Talion porta con sé che sul personaggio stesso (dando un po’ il sapore di un altro titolo Warner Bros. con un famoso pipistrello scalciaculi come protagonista) alcuni nemici infatti rilasciano, o se volete “droppano”, delle rune con le quali il giocatore potrà decidere di potenziare parte del suo equipaggiamento che comprende: Spada lunga, arco e pugnale, quest’ultimo è in realtà il moncone spezzato di quella che era  Acharn, la spada del figlio di Talion ucciso dai Capitani neri.

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Oltre alle abilità fisiche di Talion si potranno utilizzare anche, e soprattutto, i poteri da wraith di Celebrimbor, tra i quali spicca la dominazione con la quale il giocatore potrà scegliere di muovere i nemici, marchiati da Talion con l’imposizione della mano sul volto, e dar loro ordini specifici come l’eliminare i propri simili, tradire il proprio diretto superiore, spargere voce della presenza dello spettro di Mordor, così da incutere timore tra i ranghi nemici ed addirittura creare il proprio esercito di “agenti dormienti” tra le fila di Sauron. Non solo gli orchi e gli Uruk potranno essere controllati, creature come i mannari e i giganteschi Graug subiranno l’effetto della dominazione così da poter essere cavalcati in battaglia dal nostro duetto di protagonisti con la carcassa in comune.

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Nemesis System

Abbiamo parlato della storia, dello stile di gioco e dei poteri del personaggio che andremo a muovere, ma la vera ventata di novità di questo videogame sta tutta nell’innovativo sistema di gestione dei nemici. Tramite il Nemesis System ogni nemico che Talion andrà ad affrontare sarà un individuo unico, differenziato per personalità, punti di forza e di debolezza. Le relazioni con i nemici e le caratteristiche di questi ultimi saranno modellate dalle azioni del giocatore andando a creare nemici che ricorderanno, e porteranno le cicatrici, delle ferite ricevute. Questi si adatteranno allo stile di combattimento del giocatore e si comporteranno quindi in modo differente a seconda dell’occasione in cui ci si scontrerà con essi offrendo un’esperienza unica e diversa ad ogni partita. La morte stessa in questo videogame ha un ruolo importante, farsi abbattere da un nemico non sarà solo una questione di respawn e ripresa della missione fallita. Ogni sconfitta vedrà l’orco, o l’uruk, che ha abbattuto il giocatore salire di rango nell’esercito nemico e ottenere delle guardie del corpo, rendendo un eventuale secondo incontro molto più impegnativo, il nemico stesso si stupirà nel vedere nuovamente in vita il ranger che aveva allegramente maciullato nel suo passato recente e tornerà alla carica più determinato di prima.

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In conclusione La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor sembra avere tutte le carte in regola per dare agli amanti del genere, e soprattutto dell’ambientazione, quella dose di lore, epicità e violenza che dovrebbe servire a movimentare un po’ il genere e anche il brand.  Certezza di morte. Scarse possibilità di successo. Che cosa aspettiamo? Il 30 Settembre, per Eru Illùvatar!