3d retro-620xNel calcio, ogni volta che in una partita si fa notare un giocatore argentino basso, non ci si può fare niente, prima o poi qualcuno lo apostroferà come “il nuovo Maradona”. Allo stesso modo nella tecnologia, spesso capita che si faccia strada un nuovo marchingegno che, non importa da quanti chilometri di distanza puzzi di stronzata, ma sarà “il futuro della tecnologia”.

panasonic-avatar-3dIl titolo di “nuovo Maradona della tecnologia” negli ultimi anni quindi, spetta senza dubbio al 3D. Il 3D è una tecnologia nata vecchia, ma che qualcuno ha voluto riportare in auge per qualche imprecisato motivo. C’è stato un tempo nei primi anni ’90, in cui ti davano occhialini 3D con qualunque cosa: uscivano dalle patatine, dalle merendine, dalle riviste, queste montature di cartone con una lente rossa e una blu che tu inforcavi, guardavi un’immagine… e non succedeva un cavolo. E così dovevano restare le cose. Un oggetto fatto da deficienti per deficienti. Invece no. I film in 3D, il futuro del cinema. I televisori 3D, il futuro della televisione. E noi abbiamo fatto di tutto perché ciò accadesse. Perché prima dell’uscita di Avatar i film in 3D facevano tutti cagare, ma noi eravamo lì a dire “Eeeeeh, ma quando esce Avatar…”. Poi è uscito Avatar, che ha l’unico “merito” di fornire una risposta (che generalmente è “Eeeeh, ma Avatar…”) a quelli che tutt’ora giustificano i film in 3D quando gli viene chiesto di nominare un film che sia stato reso migliore dalla “nuova” tecnologia.

5956258620_3cb5cc77f3_zE poi ci sono gli hipster che hanno da poco sostituito tale risposta con “Eeeeh, ma Gravity…”. E in mezzo c’è il nulla. Due film per giustificare biglietti sovrapprezzati, scomodissimi occhiali che tra l’altro chi ha problemi alla vista e non usa le lentine (esatto, come il sottoscritto) deve indossare da sopra agli occhiali da vista per un comfort senza precedenti, e mal di testa che solo chi ha mangiato un gelato troppo velocemente può capire. E non bastava il cinema, c’è chi ha pensato di portare i vantaggi del futuro della tecnologia anche nelle nostre case. Oh, qual gentile pensiero! “Oh ciao raga, stasera partitona, venite tutti da me? Dai, ho comprato 6 paia di occhialini apposta per voi a 10 euro ciascuna, sarà uno spasso.” “Pfff, antico! Ho il primo televisore 3D senza occhialini, che è pure in 4k anche se non so manco cos’è. L’ho pagato 7500 euro, e una volta scelti i posti non vi potete muovere altrimenti non vedete più un cazzo.” Sarà un caso che degli ultimi mondiali nessuna partita sia stata trasmessa in 3D? Ma io avrei anche potuto sopportare tutto questo, se non fosse che poi hanno deciso di invadere anche il mio territorio: i videogiochi.

Sia ben chiaro, possiedo un 3DS ed è una console che mi piace. Ma c’era davvero bisogno del 3D? Le console portatili, ammettiamolo, sono fatte per giocare sbracati sul divano in posizioni assurde, non per cercare il corretto angolo di visuale ogni cinque secondi. Perlomeno hanno avuto la decenza di renderlo disattivabile. La cosa almeno fa ben sperare. Forse qualcuno sta cominciando a capire che più che il 3D dovremmo cominciare a pensare alle tre D: Dobbiamo Davvero Dimenticarlo.

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.