Una risposta alla fatidica domanda: che musica ascoltare durante i voli di Flight Simulator?

Dopo quasi un anno di distanza dalla sua uscita su PC, Microsoft Flight Simulator 2020 arriva in tutto il suo splendore anche su console Xbox, rimanendo però carente per quanto riguarda il lato musica. Il gioco (rilanciamo alla nostra recensione a questo link) prevede al suo interno diverse modalità interessanti, tra cui i lunghi addestramenti simulativi, il volo libero e i voli di scoperta. Quest’ultimi ci portano direttamente in luoghi iconici del mondo e sono accompagnati da una bellissima musica emozionale che fa quasi scendere la lacrimuccia. Mentre per quanto riguarda il volo libero invece, non è prevista colonna sonora alcuna che non sia il rombo del motore del nostro velivolo. Abbiamo quindi pensato che sarebbe un peccato non accompagnare i lunghi voli del gioco a della buona musica ambient e semi-strumentale. Ecco dunque dei consigli musicali che potrebbero tornare utili quando si svolazza in giro per il globo in volo libero.

Ambient 1: Music for Airports (1978) di Brian Eno

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Con questo storico disco, nel 1978 Brian Eno conia il termine di musica ambient, per distaccarsi dal tipo di musica prettamente industriale che veniva usata nei supermercati o negli ascensori dell’epoca. Quella di Eno è pur sempre musica di sottofondo, ma diversa nella ricerca sonora e artistica. Come preannuncia anche il titolo, Ambient 1: Music for Airports è stato concepito dall’artista durante i lunghi scali effettuati per gli aeroporti del mondo. Usando le parole dello stesso autore, l’obiettivo di queste sonorità è di «disinnescare l’atmosfera di tensione ed ansietà tipica di un terminal aeroportuale, e trasmettere all’ascoltatore la calma necessaria a placare il nervosismo per l’attesa e per il voloMusica perfetta quindi per chi è alle prime armi con Flight Simulator, e vuole ascoltare qualcosa di rilassante che sovrasti il rumore dei motori dell’aeroplano.

Insen (2005) di Alva Noto e Ryūichi Sakamoto

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Seconda di una lunga serie di collaborazioni tra il musicista tedesco Carsten Nicolai (in arte Alva Noto) e la leggenda della musica per il cinema (e non solo) Ryūichi Sakamoto. Insen è un enigmatico album di musica ambient che unisce le melodie e le tecniche classiche del genere alla sintetizzazione elettronica di occhio avanguardista. Una contaminazione musicale perfetta per trasportare chi ascolta tra i monti incontaminati del Giappone o le coste innevate del Mar Baltico.

Ghosts I-IV (2008) dei Nine Inch Nails

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Sicuramente i Nine Inch Nails non sono i primi che vengono in mente quando si parla di musica “rilassante”. Il gruppo industrial rock fondato nel 1988 da Trent Reznor ha in realtà cercato di raggiungere nuove sonorità alla fine degli anni 2000 con Ghosts I-IV, disco di musica ambient strumentale che in un certo senso anticipa il lavoro effettuato dallo stesso Reznor e il collega Atticus Ross con le colonne sonore per il cinema. Nonostante il cambio di genere, il disco mantiene le atmosfere cupe e (occasionalmente) violente che contraddistinguono la musica dei Nine Inch Nails, andando così ad accompagnare alla perfezione un volo notturno sulle metropoli di Flight Simulator.

Melancholia (2003) di William Basinski

Sperimentatore musicale statunitense, William Basinski segue le orme dei pionieri del genere ambient e drone attraverso processi e strumentazione d’avanguardia. Editing di vecchi nastri in decadenza e loop infiniti di brevi melodie melanconiche vanno a comporre uno stile musicale che si racchiude perfettamente nel disco del 2003 Melancholia. Uno struggente e minimale viaggio attraverso un certo tipo di musica meditativa perfetta per un volo sopra campagne nuvolose o triste giornate di pioggia.

Valtari (2002) dei Sigur Rós

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Uno dei dischi più interessanti della band islandese Sigur Rós è senza ombra di dubbio Valtari, del 2012. Album che mescola il post-rock caratteristico del gruppo ad atmosfere musicali ambient e a tratti sperimentali. Un’opera in grado di trasportare chi lo ascolta sulle lande ghiacciate dell’Islanda o le calme acque dell’oceano pacifico, grazie anche alla particolarissima voce del cantante Jón Þór Birgisson. Volare in Flight Simulator attraverso location sperdute con questa musica è un’esperienza unica che non può lasciare indifferenti.

Blade Runner (1994) di Vangelis

In questa raccolta di consigli musicali da accompagnare a un videogioco non poteva mancare la colonna sonora di un film, per dare all’esperienza di volo di Flight Simultator un tocco più “cinematico”. E non si può far altro che consigliare la musica di Blade Runner composta da Vangelis, ufficialmente pubblicata dodici anni l’uscita del capolavoro di Ridley Scott al cinema. Da ascoltare su voli notturni o ad orari crepuscolari, dove le influenze del jazz da cinema noir e il sintetizzatore cyberpunk incorniciano un’esperienza fuori dal tempo.

Ruins (2014) di Grouper

Tra le più suggestive artiste musicali del genere, Grouper compone musica ambientale in grado di pescare influenze provenienti dal folk e il dream pop. Ruins del 2014 è un breve ma inteso album di musica grigia e melanconica. Il pianoforte incessante che caratterizza il disco è accompagnato perfettamente dall’armoniosa voce e i delicati testi di Grouper. Un viaggio desolante ed emozionale da associare necessariamente a un volo sotto la pioggia o la neve cittadina.