“THE PITCH IS OURS”

Pro Evolution Soccer è una serie con una storia particolare alle spalle. Dai fasti di fine anni ’90/inizio 2000 è passata a mostrarsi sempre più appannata, nel corso del tempo, perdendo gradualmente terreno nei confronti di FIFA, serie di simulazione calcistica targata Electronic Arts, fino ad arrivare al 2013, l’“annus horribilis” in cui FIFA 14 vedeva la luce anche sulla nuova generazione di console, mentre Pro Evolution Soccer 2014 non solo restava ancora relegato alle ormai vecchie piattaforme, ma si mostrava decisamente debole, nel complesso, a causa di varie gravi lacune (su tutte, la mancanza dell’elemento pioggia), pur introducendo l’ottimo Fox Engine, nuovo motore grafico ideato da Kojima Productions, destinato a caratterizzare tutti i futuri titoli prodotti da Konami.

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Dal flop PES 2014, Konami ha saputo però riaversi, producendo un titolo decisamente migliore per l’anno seguente. PES 2015 si è dimostrato infatti un gioco estremamente solido, anche nei confronti del “rivale” FIFA 15, tanto da meritarsi il premio come “Miglior videogioco sportivo” dell’anno. E Konami, con il suo nuovo Pro Evolution Soccer 2016, sembra ben intenzionata a bissare il successo ottenuto. Come? Attraverso il mantenimento della buona base creata da PES 2015 e l’aggiunta di piccole, grandi novità che faranno sicuramente contenti tanto i fan storici del brand quanto tutti i videogiocatori che vogliono soltanto avere tra le mani la simulazione calcistica migliore di tutte.

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Innanzitutto, PES 2016 continuerà a girare su Fox Engine, tirato bene a lucido per l’occasione, con tutta una serie di elementi che andranno a migliorare ulteriormente una resa grafica già decisamente buona, e da sempre punto di forza della serie. A farla da padrone saranno le nuove animazioni di cui disporranno i calciatori, tese a replicare perfettamente le movenze sul campo dei migliori giocatori del mondo, ma non solo: tutto ciò che ruota intorno al rettangolo verde sarà reso quanto più realisticamente possibile, con una cura dei dettagli maniacale, dalle esultanze (finalmente rese controllabili dal videogiocatore) dei calciatori al meteo dinamico, vero elemento d’impatto del titolo e novità assoluta per quanto riguarda le simulazioni calcistiche. Battere il calcio d’inizio con un sole battente ed ascoltare il triplice fischio dell’arbitro sotto una pioggia torrenziale? Con PES 2016 sarà realtà.

Ma le novità non si limitano alla grafica. Konami ha infatti finalmente deciso di intervenire profondamente anche sul gameplay, attraverso accorgimenti che risultano fondamentali perla buona riuscita di una simulazione calcistica. A partire da una fisica del pallone riveduta e corretta, PES prova a portare l’asticella del realismo qualche centimetro più su. A ciò contribuiranno anche un nuovo sistema di collisioni avanzate sia a terra che nei contrasti aerei, un migliorato controllo dell’uno contro uno sia negli spazi stretti che in campo aperto, nonché la rinnovata IA dei portieri, resi più realistici grazie all’introduzione di nuovi parametri che vanno a definire al meglio le caratteristiche di ogni estremo difensore, differenziando l’uno dagli altri: un portiere con spiccate doti atletiche ed acrobatiche sarà ovviamente diverso da uno che fa della solidità e della presenza fisica le sue armi migliori. Tutto questo sarà integrato in un generale miglioramento dell’IA, in grado di gestire al meglio gli spazi tra i reparti, difendendo ed attaccando di squadra, con movimenti coordinati tra i calciatori che partecipano alla costruzione della manovra.

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Dal punto di vista delle modalità di gioco, PES 2016 si mantiene fedele al motto che lo accompagna: “Love the Past, Play the Future”, offrendo tutto ciò che di buono la serie ha sempre presentato, ma con qualche novità che, assicura Konami, viene dai feedback che gli utenti hanno inviato alla software house nipponica. Alla classica ed intramontabile Master League, che sarà presente in una veste grafica rinnovata e caratterizzata da nuovi dettagli riguardanti soprattutto il calciomercato, pur mantenendo il suo “core” principale sempre ben vivo, si aggiunge una Modalità My Club, varata con il precedente capitolo della serie, rifondata dalla base e resa più complessa, vivace, e mantenuta costantemente aggiornata nel corso dei mesi. Grazie al rinnovato accordo con la UEFA, Konami ha poi annunciato che le licenze di Champions League, Europa League e Supercoppa Europea UEFA resteranno un esclusiva di Pro Evolution Soccer per i prossimi tre anni. Questo, unito al magnifico e potente editor che PES ha sempre sfoggiato, e che permetterà agli utenti che giocano su piattaforme Sony di importare qualsivoglia logo all’interno del gioco, andrà ad accontentare, in buona parte, anche tutti i videogiocatori che lamentano la mancanza di altre licenze ufficiali importanti (su tutte, quella della Premier League inglese, ora appannaggio di Electronic Arts e di FIFA).

Insomma, Pro Evolution Soccer 2016, si preannuncia decisamente un buon titolo, finalmente pronto a battagliare ad armi pari con la controparte targata EA ed a tentare di riprendersi il primato tanto agognato (e da tanto tempo latitante) tanto nelle vendite, quanto nel cuore dei videogiocatori calciofili di tutto il mondo.

Pro Evolution Soccer 2016 è atteso per il 18 Settembre 2015 per PS4, PS3, Xbox 360, Xbox One e PC.

 

 

Flavio Del Fante
Nato a Roma il 29 febbraio di qualche anno fa, fin da piccolo sempre curioso, poco incline a stare zitto e fermo, appassionato di libri, videogiochi e film d'azione, malato di sport, t-shirt, scarpe, George Martin e Tartarughe Ninja, sogno di vivere di scrittura e girare il mondo con lo zaino in spalla. Ci sto ancora lavorando su.