Sembrava tutto risolto alla fine di Rocketbirds: Hardboiled Chicken, il nostro eroe nerboruto e pennuto era riuscito a bloccare e uccidere il malvagio pinguino Putzki e il mondo piccionico di Rocketbirds avrebbe potuto continuare in pace la propria esistenza. E invece no. Sì, Putzki era scoppiato come un allegro palloncino al contatto con lo spazio aperto durante il primo capitolo, ma ecco che, in Rocketbirds 2: Evolution il malvagio Putzki torna magicamente in vita, grazie alla tecnologia avanzata della propria compagnia. Non c’è mai pace per la giustizia.

Ci ritroviamo quindi di nuovo dei panni del muscoloso Pollo Hardboiled che con il suo stile da militare piumato si trova costretto, per la seconda volta, a sventare i piani del crudele Putzki tornato in azione per disseminare terrore tra i volatili del pianeta.

Dopo più di sei mesi dalla sua uscita su piattaforme Sony, Ratloop Asia ha finalmente deciso di portare il gioco anche su Steam.

Pollo armato non fa buon brodo

L’avventura inizia nelle desolate lande innevate di un posto che ricorda un pochino (leggermente giuro) la Siberia. La nostra prima vittima, non del tutto innocente, sarà un soldato di Putzki al suo primo giorno di lavoro; Dopo aver assistito ad una sua conversazione con il nuovissimo smartphone datogli in dotazione dall’organizzazione, lo faremo fuori e glielo ruberemo. Lo smartphone, a differenza del primo capitolo, avrà un ruolo fondamentale per la prosecuzione del gioco, ma questo lo vedremo tra poco.

Come il suo predecessore, Rocketbirds 2: Evolution è un platform sparatutto a scorrimento laterale incentrato soprattutto su salti e ovviamente, fasi shooter. Il gioco è formato da livelli con il tipico boss finale, ma prima di giungervi dovrete fare i conti con alcuni enigmi ambientali da dover risolvere, oppure con una miriade di nemici e torrette da neutralizzare.

In aggiunta all’arsenale già niente male di Pollo, andando avanti con i livelli sarà possibile trovare alcune armi che risulteranno indispensabili per la prosecuzione e renderanno questo sparatutto ancora più divertente. Alcune di queste infatti permetteranno al nostro protagonista di freddare i propri nemici da grandi distanze, oppure di riempirli di pallottole fino alla morte: un orribile, orribile morte.

Passando attraverso le numerose stanze della base di Putzki il nostro Pollo avrà la possibilità di trovare nuovi e utilissimi oggetti, aggiornare la propria mappa che risulterà indispensabile per proseguire nei vari livelli, e di strappare dalle grinfie di capitani e generali delle card che gli permetteranno di aprire porte altrimenti invalicabili.

Tra le divertenti novità di gioco, come accennato prima, c’è l’indispensabile smartphone: le nuove tecnologie hanno permesso ai ragazzi di Ratloop Asia di sfruttarne le potenzialità: l’oggetto servirà infatti per hackerare a distanza i telefoni dei nemici pinguini e quindi controllarne la mente: ciò ci permetterà di giungere in luoghi che altrimenti, per il nostro Pollo, sarebbero inarrivabili. Tra una carneficina nelle basi dell’organizzazione e una nello spazio, il nostro Pollo non avrà neanche il tempo di beccarsi le penne!

Mezzo boccone del prete

Rocketbirds 2: Evolution offre molti lati positivi, ma alcuni negativi. Innanzitutto, sotto il punto di vista tecnico e in confronto al primo capitolo, nonostante sia nel complesso bidimensionale, offre un effetto parallasse in alcuni scenari conferendo tridimensionalità agli sfondi. Le animazioni in 2D risultano avere un impatto piacevole e i livelli sono belli da vedere e dettagliati. Ma se da una parte il comparto tecnico risulta ben curato, dall’altra il sistema di mira e di combattimento risulta scomodo e alle volte frustrante. La versione per PC infatti non ha in dotazione un mirino unico, e risulta molto fastidioso il fatto che sullo schermo appaiano due puntatori: uno è il puntatore di Pollo, che serve per mirare contro nemici, mentre l’altro è il classico cursore del mouse. Non si capisce bene perché appiano due cursori, ma ciò che ne risulta è un estenuante prova di concentrazione per non perdere di vista i diversi target. I nemici, infatti, sono duri a morire se si mira al corpo, ma con un colpo ben assestato in testa crolleranno a terra in un batter d’occhio. I due puntatori ci impediscono, però, di essere sempre precisi: quello per mirare non si distacca per più di qualche centimetro da Pollo, mentre l’altro è libero, ma utilizzando il secondo per mirare non sarà preciso e ci ritroveremo a caricare l’arma più volte durante uno scontro con i nemici. Questo enorme bug è dovuto all’utilizzo del mouse, mentre con il pad il problema si dovrebbe risolvere. Un altro difetto del gioco è il fatto che, con l’arsenale a nostra disposizione le fasi di shooting risulteranno fin troppo facili da superare e andranno a scadere nella ripetizione e nella monotonia. Inoltre le dinamiche di movimento risulteranno difficili da utilizzare quando saremo sommersi di proiettili; in alcuni momenti Pollo sembrerà come paralizzato. Ciò che sarà in grado di appagare di più il giocatore sono gli scontri contro i boss finali di ogni livello e gli enigmi ambientali che risultano ben costruiti.

In tutta la questione bisogna anche elogiare la colonna sonora, molto in linea con il ritmo di gioco, veloce ed entusiasmante: tra pezzi rock ed elettronici ci ritroveremo a essere coinvolti nelle avventure di Pollo e le risate dovute all’inettitudine dei soldati e del malvagio Putzki non mancheranno di certo.

 

Conclusioni

Rocketbird 2 rispecchia il suo predecessore; è un gioco veloce, divertente e frenetico. Si lascia giocare con leggerezza e a parte qualche difetto di gameplay è sicuramente un titolo sul quale si può passare qualche ora di svago. Poco più di tre ore in realtà, ma con la nuova modalità co-op online sarà possibile allungare la vita del gioco. La storia offre molte risate e le battute al limite tra l’ironico e il grottesco rendono l’esperienza di gioco più piacevole.

Il grande difetto rimane quello del doppio cursore, al quale si può ovviare con l’utilizzo del pad. La difficoltà di gioco rimane nella media, grazie alla miriade di medikit sparsi per la mappa risulta difficile morire, anche gli enigmi ambientali non sono troppo difficili da risolvere.

Le armi che troverete durante il gioco renderanno l’esperienza ancora più agevole, il che scade in un difetto perché, a un certo punto, il gioco risulterà davvero troppo semplice.

Rocketbird 2 vale la pena di essere giocato più che altro per le grosse risate che offre, ma è un gioco che potrebbe appassionare difficilmente chiunque non abbia vissuto l’esperienza del primo capitolo.

A cura di Sara Tamisari