Spiriti in cerca dei propri ricordi e atmosfere irlandesi in questo piccolo indie per PC

Il piccolo team Joint Custody ha reso da poco disponibile su Steam un titolo molto difficile da giudicare ed analizzare, una minuscola opera artistica e interattiva che quasi totalmente esula dal concetto di videogioco. Ma proviamo a descrivere comunque quello che gli sviluppatori ci offrono per la modica cifra di 4.99 euro.

In Scéal interpreteremo lo spirito di una giovane ragazza alla ricerca delle proprie memorie. Accompagnati da un corvo mistico dovremmo svolgere alcuni compiti per aiutare le persone nel villaggio in cui è ambientato il gioco, e in questo modo, scoprire di più sulla nostra natura e il nostro passato. La peculiarità di questo titolo è che il gameplay è quasi totalmente inesistente, le uniche e sole azioni che dovremmo fare lungo i 3 brevi capitoli di cui è composta questa favola saranno quella di spostarsi da un punto all’altro della mappa con il mouse per parlare con un paio di abitanti del posto o “rivitalizzare” edifici e altre parti del villaggio, scorrendo su di esse un pennello virtuale (e metaforico) che le liberi dalla nebbia per tornare parte integrante dello scenario. Questo è tutto, non c’è sfida, non c’è difficoltà non c’è abilità… Solo azioni basilari per veicolare i veri punti forti dell’opera di Joit Custory, che coinvolgono l’estetica, il sonoro e la trama. Graficamente infatti, seppur anche in questo caso emerge tutta la semplicità di un titolo chiaramente sviluppato con poche risorse, in qualche modo la cosmesi di Scéal è impattante. Il villaggio e le zone limitrofe, molto circoscritte e realizzate con un misto di tecniche 3D e bidimensionali, sembra un quadro fatto con gli acquerelli, e cespugli, case, e piccoli elementi dello scenario emergono dal terreno al nostro passaggio quasi aprissimo le pagine di un libro pop-up. Lo stile grafico quindi è delicato e ricercato, perfetto per i toni e la natura di quel racconto etereo e fiabesco che vuole rappresentare.

D’altro canto l’accompagnamento musicale non è certo da meno, con melodie appartenenti alla classica musica irlandese composte da Lorcan Macmathuna, bellissime e che donano al contesto un tocco folkloristico davvero speciale. Infine c’è la storia, raccontata attraverso illustrazioni e dialoghi a finestra, in maniera sottile e mai diretta. Una storia ambigua e surreale la quale richiede per certe sottigliezze anche una certa interpretazione, soprattutto quando si tratta di andare a giustificare le nostre azioni all’interno del “gioco”.

Verdetto

Scéal: The Mini Irish Folklore sta tutto qui, si tratta di un’esperienza estremamente limitata che richiede la partecipazione e l’interazione del giocatore non tanto per proporgli una qualche forma di gameplay concreto ma solo per accompagnarlo attraverso quello che è un racconto fiabesco, esoterico, interessante e degno di essere vissuto. Pochi altri motivi ci sono se non quello puramente contemplativo per vivere l’avventura di Scéal, che esaurirà tutto quello che ha da dirvi nel giro di un paio d’ore, ma che, a fronte di un prezzo assolutamente in linea con gli intenti e la natura della produzione ne fanno comunque un titolo che ha il suo perché. Qualcosa di diverso, peculiare, superficiale nella forma, ma non nella sostanza. Se non vi farete conquistare dalla piccola narrazione di Scéal e dalle sue fascinose scelte stilistiche però, non rimarrà assolutamente altro per il quale valga la pena spendere quei -seppur pochi- euro. A voi la scelta.

Davide Salvadori
Cresco e prospero tra pad di ogni tipo, forma e colore, cercando la mia strada. Ho studiato cinema all'università, e sono ormai immerso da diversi anni nel mondo della "critica dell'intrattenimento" a 360 gradi. Amo molto la compagnia di un buon film o fumetto. Stravedo per gli action e apprezzo particolarmente le produzioni nipponiche. Sogno spesso a occhi aperti, e come Godai (Maison Ikkoku), rischio cosi ogni giorno la vita in ridicoli incidenti!