Gli archetipi dei segni zodiacali spiegati attraverso i personaggi della letteratura: una rubrica di Diletta Crudeli

Gemelli è il primo segno d’aria che incontriamo nel percorso zodiacale, quello che ci introduce a ciò che l’elemento vuole suggerire: visioni, tagli con il passato, rivalutare il presente. L’aria, a differenza di fuoco, terra e poi acqua, non è nemmeno visibile. Parla un linguaggio che dobbiamo imparare e che possiamo spesso solo immaginare.
All’interno della classica simbologia astrologica il segno ci parla quindi di assestamento, che viene dopo l’impulso alla vita di Ariete e la vita che comincia a districarsi nel reale che si è raggiunta con Toro. Gemelli ha messo radici ed è pronto a speculare. L’energia cambia e smette di ricercare la stabilità, la casa, perché questo Gemelli si chiede: se là fuori c’è qualcosa di nuovo, e se sì come può essere raggiunto.

Sempre per citare come ogni volta le colpe che l’astrologia mainstream ha affibbiato a ciascuno dei dodici segni dello zodiaco, Gemelli è stato ovviamente tacciato di essere un doppia faccia, ma soprattutto un essere imprevedibile. Insieme ad Ariete e Cancro gli viene rinfacciato di essere un adolescente ribelle, incapace di trovare un posto stabile nel mondo.
Eppure adolescenza non è forse scoperta e curiosità? Gemelli ce lo racconta e lo fa molto bene: andare alla scoperta è una questione di coraggio. Forse talvolta si tratta di uno slancio poco organizzato, che sì, ci trascina nell’errore e nella colpa. Eppure divertirsi e curiosare hanno una loro dinamica ben precisa, ed è proprio grazie ad azioni come queste che si riesce a sopravvivere in un mondo che, di visioni, spesso sembra non volerne sentire parlare.

Il personaggio letterario del mese è quindi qualcuno in bilico tra due mondi, che si agita per la scoperta e che qualcuno prova a ingabbiare: stiamo parlando di Mina Murray.
La devota moglie di Jonathan Harker, il protagonista del romanzo Dracula, scritto da Bram Stoker nel 1897, è probabilmente la vera forza motrice che non solo conduce il gruppo capitanato da Van Helsing verso la risoluzione e la sconfitta del vampiro, ma è anche – insieme al Conte – l’unica del gruppo che mette in crisi un quotidiano che si erge contro il diverso e il nuovo. Come scrive Michele Mari nella sua raccolta I demoni e la pasta sfoglia:

Braccato da una muta di positivisti zelanti, Dracula ci è simpatico perché, come Alien, è solo, e perché, malinconico esteta, difendendo se stesso difende il passato.

Mina Murray, una giovane maestra, corre a Budapest e sposa in fretta il fidanzato Jonathan appena fuggito dal castello di Dracula, poi a Londra comincia a raccogliere informazioni sul Conte, mette insieme i diari del marito. Nel frattempo mantiene viva l’amicizia con Lucy Westenra. È prima di tutto con l’amica che Mina riesce, in mezzo al caos e all’orrore che poi arriva, uno spazio sicuro e privato. In mezzo a uomini seri che si affannano in mezzo a tribolazioni, Mina continua a essere Mina, ma poi tutto cambia e il cortocircuito dei suoi desideri diventa ancora più palese.

Mina l’ha guardato con sguardo implorante chiedendogli: «Ma perché dobbiamo cercarlo ancora, se lui se n’è andato via?»

Van Helsing nota quanto la povera Mina stia cambiando, in seguito agli incontri che la donna ha avuto con il Conte che l’ha resa unholy. In Mina adesso è ancora più evidente il conflitto interiore e la fame di azione e scoperta che l’hanno probabilmente sempre abitata. La sua connessione con il vampiro crea tra i due un’affinità che lei può certo utilizzare in favore del gruppo, e condurli così a sconfiggerlo. Eppure, al tempo stesso, è ovviamente sempre più affascinata dalla creatura così diversa che ha spezzato la monotonia londinese.
Il quotidiano ormai si è interrotto ed è stato infestato dal mostruoso, dal diverso. E chi se non Mina, una donna in una società logicamente e rigidamente patriarcale, poteva davvero trovare una corrispondenza con la creatura che sta ai margini?

Mercurio e Plutone, in domicilio e in esaltazione in Gemelli, ci parlano di comunicazione e intraprendenza, ma anche di ricerca di un’identità nuova. Così Mina Murray compila gli scritti sul vampiro, non si tira indietro nella ricerca e poi di nuovo deve ripensare a sé stessa.
Il vero orrore, per il gruppetto affiatato che caccia il Conte, non è solo la presenza del vampiro stesso, creatura letale. Se Mina Murray diventasse veramente un vampiro, quanto sarebbe pericolosa? Una donna vivace, intraprendente e coraggiosa, diventare immortale? Un orrore ancora più temibile di quello che si nasconde nell’oscura Transilvania.

Ma questo ci insegna Gemelli. La paura è sopravvalutata. Spesso occorre mettere in dubbio la prassi e la quotidianità, la routine, e mettere in moto pensieri nuovi capaci di travolgere, come brezza leggera o tifone, anche i presenti più asfissianti che esistono. L’umanità si nasconde anche nel rischio e, prima di tutto, nel gioco.

Articolo scritto da Diletta Crudeli, editrix, curatrice e scrittrice, autrice dell’oroscopo letterario di onlyapapermoonblog.