Peccato per l’assenza degli extra

The Funeral Party (Get Low) è un film del 2009 diretto da Aaron Schneider, con gli interpreti Robert Duvall e Bill Murray. Un’opera particolare, a tratti divertente, drammatica in altri momenti, e il regista premio Oscar (per un cortometraggio, nell’ormai lontano 2004) si affida all’esperienza e alle brillanti doti attoriali dei due protagonisti. Felix Bush (Duvall) è un uomo burbero, che vive da eremita da quarant’anni e ha perso i contatti col mondo esterno, quantomeno quello degli esseri umani. Decide tuttavia di apparire improvvisamente in pubblico, e lo fa per organizzare il proprio funerale quando è ancora in vita. Una trama che per certi versi ci ricorda uno dei film del nostro Totò, ma che ovviamente va su binari totalmente differenti, e il tutto si trasforma in un assurdo party.

Get Low arriva ora in una nuova edizione home video blu-ray, targata Kiddo Film, e noi l’abbiamo visionato e recensito.

Scheda Tecnica:

Formato: Blu-ray standard
Dischi: 1
Durata: 103 minuti ca.

Video: 1080p 2.35:1
Audio: Eng e Ita DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: Ita

Il Disco

Kiddo Film ci propone una versione blu-ray classica, dal packaging minimale e al cui interno risiede l’unico disco. Passiamo quindi immediatamente alla visione, e notiamo che il comparto video risponde piuttosto bene.
Riscontriamo una particolare pulizia sullo schermo e un’ottima nitidezza, che mette in risalto i dettagli dei luoghi e dei costumi, grazie anche all’accurata fotografia di David Boyd.
In questo contesto risaltano molto le scene illuminate e di giorno, come più semplicemente gli interni in cui si svolge parte del film, dove si può notare una scenografia attenta e minuziosa, che scalda gli ambienti. Quel senso di pulizia sopra accennato emerge anche nei primi piani, in cui non ravvisiamo una particolare sensazione di grana sullo schermo e la perdita di dettagli è davvero minimale, con un livello di definizione che si mantiene più che dignitoso.
La predominanza di alcuni colori come il marrone, degli interni o anche degli esterni, è piuttosto evidente ma è ben curata e la risposta che abbiamo a schermo è ottima e conserva perfettamente la cromia.

Audio

Per quanto riguarda il sonoro abbiamo a che fare con un DTS-HD Master Audio 5.1, che rappresenta una buona soluzione, soprattutto per il fatto che non c’è differenza tra la traccia originale e quella dedicata alla lingua italiana. Il mercato degli home video ci ha presentato di certo comparti audio migliori di questo, ma sappiamo bene che a volte troviamo sonori di un livello inferiore e trattandosi di un film in cui non ci sono particolari scene d’azione, e l’audio dei dialoghi non si accavalla molto spesso con forti rumori esterni ed ambientali, che possono comprometterne l’ascolto e dar vita a pessime sovrapposizioni, possiamo ritenerci soddisfatti del 5.1 DTS-HD MA.
L’audio arriva pulito e chiaro, anche nei frangenti in cui la solida colonna sonora è chiamata a fare il suo egregio lavoro. I leggeri rumori ambientali fanno la medesima cosa, lasciandosi percepire in modo nitido soprattutto nelle scene prive di dialoghi. Possiamo ascoltare perciò il tonfo di uno sparo, il rumore della pioggia o quello di un fuoco che divampa (come all’inizio del film) in modo netto e soddisfacente.

Extra

Purtroppo ecco la nota dolente. Trattandosi di una riedizione di una nuova casa di distribuzione ci aspettavamo qualche contenuto aggiuntivo interessante, a maggior ragione del fatto che abbiamo a che fare con un film di 9 anni fa. Di certo avrebbe impreziosito il tutto, ma purtroppo gli extra sono assenti.

the funeral party blu-ray recensione

Verdetto

La riedizione Blu-ray ad opera di Kiddo Film si presenta in un formato dei più classici, dal packaging minimale e con un singolo disco, peraltro privo di contenuti extra. Tuttavia nel video riscontriamo una più che buona nitidezza e pulizia, un buon livello dei dettagli, soprattutto nelle scene illuminate. Non male nemmeno il comparto sonoro, con un DTS-HD MA 5.1 sia per l’inglese che l’italiano.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.