Quando Odino incontrò Megaman

Con la conclusione della campagna Kickstarter, il team indipendente Ennui Studio rilascia il suo primo titolo per pc e Ps4, Tyr: Chains of Valhalla, un Run and Gun che rilegge la mitologia norrena in chiave sci-fi e che ci porta ad affrontare un Ragnarok tecnologico, correndo e sparando come il buon vecchio Megaman ci ha insegnato. Da quest’ultimo, Tyr riprende l’intera struttura di base, senza però farsi mancare aggiunte e cambiamenti che ne fanno un titolo originale e non una mera fotocopia. La principale differenza risiede nel modo di approcciarsi alle varie sfide, con un gameplay molto più frenetico che ci spinge a completare il gioco il più velocemente possibile, prima che il timer segni lo 0 condannandoci al game over e al dover ripete il livello da capo.

Tra mitologia e sci-fi

In un ipotetico futuro in cui le corporazioni controllano il mondo, il malvagio L.Oki decide di scatenare un vero e proprio Ragnarok per ottenere il controllo della più grande azienda tecnologica e di conseguenza il dominio assoluto. In soccorso dell’umanità arriva il professor O.Din, che risveglia la sua creazione: l’androide Tyr. Aiutato dalle valchirie Huginn e Muninn, Tyr dovrà fermare i piani di L.Oki e riportare la pace. La trama è tutta qui, ma nonostante la sua semplicità, riesce a fornire un ottimo background e il mix di mitologia norrena e sci-fi risulta davvero ben riuscito.

In Tyr: Chains of Valhalla affronteremo un livello dopo l’altro, selezionandoli liberamente da una schermata, e ci troveremo a dover correre, saltare trappole e sparare ai nemici fino al classico scontro con il boss di turno. In Tyr è facile morire più e più volte, ma per fortuna, come già detto, il game over lo vedremo soltanto allo scadere del tempo, anche se finire le vite significa dover ripartire dall’ultimo checkpoint.

Il grado di sfida è abbastanza alto, e cresce ulteriormente a causa di alcuni problemi tecnici: dalle animazioni del personaggio che non sempre sono molto chiare, alle hitbox delle trappole e dei proiettili nemici che sono un po’ troppo generose, dando spesso l’idea di morire senza essere stati colpiti. Questi difetti sono abbastanza gravi se si considera la tipologia di gioco, dove ogni singolo movimento deve essere calcolato al centimetro, ed è proprio per questo che piuttosto che affrontare i nemici molte volte è meglio correre fino al checkpoint successivo, in modo da non perdere ulteriore tempo.  

 

Per quanto riguarda l’arsenale, Tyr avrà a disposizione un cannone sul braccio in grado di cambiare l’elemento dei proiettili, andando a creare un sistema sasso-carta-forbice con le debolezze elementali dei nemici. Saranno poi disponibili ulteriori power up temporanei che andranno a modificare lo stile dei proiettili e che potranno essere raccolti attraverso i livelli. Questi ultimi purtroppo non fanno una grande differenza a livello di gameplay, tanto da preferire la scelta di lasciarli indietro piuttosto che rischiare una vita per ottenerli. Ad aiutare veramente il giocatore interviene un sistema di progressione del personaggio, dove raccogliendo appositi moduli sarà possibile scegliere se aumentare la potenza di fuoco, ottenere più vite o diminuire il tempo di ricarica dello scatto, rendendo man mano più semplice affrontare il gioco. 

Parlando di nemici, non c’è una grossa varietà, ma la mancanza di diversità non si fa sentire e i boss, con il loro contesto mitologico inserito nell’ambientazione sci-fi sono molto divertenti da scoprire, sempre se si conosce la divinità, o la creatura, di riferimento. 

 

Graficamente l’intero gioco sfoggia degli ottimi modelli 2D dei personaggi che si muovono su uno sfondo in 3D. Il tutto risulta davvero ben curato e immersivo, e diciamocelo, vedere dei vichinghi in versione sci-fi fa il suo grande effetto.  Degno di nota poi è l’eccellente comparto audio, che spazia da musiche più tranquille ad un mix di metal ed elettronica davvero potente.

Verdetto

Tyr: Chains of Valhalla non è un capolavoro, i difetti non mancano, ma questi possono tranquillamente essere aggirati con un po’ di pazienza e sfruttando adeguatamente il sistema di potenziamento del personaggio. Inoltre, la galleria di collezionabili e la modalità boss rush che si sblocca al completamento del gioco offrono al titolo una degna longevità. Se andiamo quindi a considerare nell’insieme anche la qualità dell’audio, il buon stile grafico e il prezzo con cui viene proposto, Tyr è un gioco che va provato, soprattutto se si è fan del genere.  

 

A cura di Mattia Alfani