Benvenuto amanti del fumetto italiano con un nuovo appuntamento messo in piedi per voi grazie al supporto di Sergio Bonelli Editore. Con la rubrica Un mese di fumetti Bonelli analizziamo insieme l’ultimo mese passato in compagnia delle nostra amate testate tra vecchie glorie come Dylan Dog alle novità come Adam Wild. La rivoluzione messa in atto dalla gloriosa casa milanese ha portato molti cambiamenti nelle saghe classiche nonché l’introduzione di testate completamente inedite che stanno riscuotendo un ottimo successo di pubblico. Il nostro obiettivo? Fornirvi un aggiornamento critico che, con poche righe, vi consigli le prossime letture italiane. Allora partiamo? DIAMOCI SOTTO!

Dylan Dog n.339 – Anarchia nel Regno Unito

UpkPfA5XLji19zAD5ybJ2cpJu4fbd0Do6mtPoIAUnpA=--Il numero 339 è, di fatto, il terzo del nuovo ciclo di DD e, sulla falsariga del precedente (Mai più, Ispettore Bloch) definisce tramite il racconto le fondamenta del nuovo assetto della vita di Dylan. E dunque sostituito Bloch è il turno di presentarci il suo “sostituto” con lo sfondo di una lotta per i diritti dei lavoratori che promette di mettere a ferro e fuoco le fondamenta della città di Londra. Come dicevamo, Dylan è ancora alle prese con i molti cambiamenti che stanno accadendo nella sua vita e con i dubbi che il pensionamento di Bloch ha fatto sorgere riguardo la sua carriera. In città scoppia una rivolta civile e lui viene pure arrestato dal nuovo ispettore capo: il burbero e sbrigativo Tyron Carpenter, il classico sbirro afro-americano tutto d’un pezzo e pronto a spaccare qualche naso se necessario, alla Luther per capirci. In sua compagnia l’enigmatica sergente Rania Rakim (la prima a mandare in bianco il nostro Dylan). Una storia che parte benissimo (sulla falsariga di District 13 di Carpenter) ma che forse si brucia un po’ in un finale troppo affrettato. In definitiva un buon albo in attesa del fatidico numero 341 dove apparirà per la prima volta John Ghost, nuova nemesi dell’indagatore dell’incubo.

Voto: 7

Adam Wild n. 2 – La carica degli elefanti

adam_wild_cover2Vogliamo essere sinceri, questa nuova testata Bonelli non ci ha ancora convinto. Adam Wild è un fumetto dedicato allo zoccolo duro della casa milanese, un’opera classica, forse anche troppo. Adam è un eroe totalmente positivo, uno che combatte schiavisti e cacciatori di frodo e vive solo per l’avventura. Il suo viaggio insieme al nobile italiano Narciso sul percorso del celebre Livingstone lo porta a scontrarsi con lo spietato Frankie Frost, cacciatore di elefanti. Uno che scambia l’avorio con intere tribù di schiavi, tra cui preferisce quelle più “rare”. Il fumetto continua a non proporre grandi spunti narrativi sebbene i disegni rasentino l’opera d’arte (classici anche questi ma è un pregio stavolta). Speriamo che il terzo albo porti ad una svolta che possa lanciare finalmente questa serie perché ad ora, salvo una certa fascinazione per il fumetto avventuroso d’epoca c’è ben poco di più.

Voto: 5.5

Orfani: Ringo n.2 – Nulla per nulla

UpkPfA5XLjiJlBZ1pXyuEf71e30EVAuPiBwmvdJQXHU=--Continua la marcia trionfale dell’opera creata da Roberto Recchioni ed Emiliano Mammucari. Ringo riprende la sua marcia in un’Italia devastata dal conflitto in compagnia dei ragazzi. Una volta giunti a Montecassino, in un avamposto sicuro, ritroveranno alcuni vecchi compagni rivoluzionari di Ringo, disposti a concedergli accoglienza. La Juric però riesce a individuarli ed invia nuovamente i Corvi per stanarli ed ucciderli. Una saga che continua a salire di tono, albo dopo albo, incoraggiata da un’impostazione più “matura” rispetto alla prima stagione e da una scrittura sicuramente più aggressiva (debutta ai testi Mauro Uzzeo su questo numero). Il substrato politico e sociale della storia si fa sempre più complesso. Ci si prospetta una seconda stagione tutta “on the road” da seguire col fiato sospeso. P.S. Il character design dei Corvi spacca di brutto!

Voto: 8

Lukas n.9 – Zombie

UpkPfA5XLjiB2UH7xUG0gdWaG0+ntOrJasIAEWfJkj8=--Ma quanto ci è piaciuto questo numero 9 di Lukas? Già l’idea di mettere in scena una “Zombie Walk” (moda del momento anche nel “nostro mondo”) è geniale, ma il fatto di infilare un vero non morto tra tutti quei cosplayer lo è ancora di più. Lukas era partito sfavorito, con l’ombra di Craven Road sulle spalle e l’etichetta di clone di Dylan Dog pronta per essergli schiaffata sulla fronte. E invece l’opera di Michele Medda si sta rivelando un piccolo gioiello capace di appassionare ed incuriosire, soprattutto per il modo (mai banale) di infilare dentro le sue storie i più famosi mostri della mitologia fantasy che tutti noi nerd conosciamo (epico il n.8 con i Troll, e relativa satira sull’appellativo utilizzato in gergo geek per definire i… cagacazzi). Una serie che numero dopo numero ci sta convincendo sempre di più. Ancora strike per Bonelli che dopo aver trasformato uno dei suoi miti in un’icona pop, porta ora la cultura “popolare” nel suo fumetto d’autore.

Voto: 8

Dampyr n.177 – Scomparsi 

D7ymmM=--Nonostante sia forse la testata Bonelli a cui si sta ponendo meno attenzione in questi grandi mesi di rilancio, Dampyr continua a mantenere alto un certo fascino e la storia di questo 177 si lascia leggere con passione tutta d’un fiato sino al suo finale sospeso che riprenderà con la seconda parte nel prossimo numero. C’è un certo gusto per il mistero in “Scomparsi”, nonché un richiamo per nulla banale ad una certa fetta della mitologia celtica. Tra voli pindarici tra teorie sulla fisica dei quanti e riferimenti al Piccolo Popolo, Scomparsi porterà Harlan e Kurjak in quel di Londra, per indagare sul misterioso regista Principe Sho-Huan (in cui già si erano imbattuti durante i casini al Grand Guignol di Parigi). Il problema? Per quanto la storia si ben scritta, intrigante e godibile, alcune delle trame ad essa connesse fanno riferimento a spunti sospesi su numeri veramente ma veramente vecchi, con riferimenti, dunque, poco digeribili a chi si è avvicinato a Harlan nel corso degli ultimi mesi. L’albo, inoltre, fa ben poco per ritessere le fila del plot, limitandosi a dare ai lettori più sprovveduti giusto il riferimento degli albi in cui gli eventi si verificarono. Un peccato, perché per tutti gli altri, questo 177 è un albo veramente interessante e non ci resta che attenderne la conclusione con la prossima uscita!

Voto: 7.5

Simone Bravi
Nasce nella capitale dell'impero tra una tartaruga ninja, un Mazinga e gli eroi del wrestling dell'era gimmik. Arriva a scoprire le meraviglie del glorioso Sega Mega Drive dal quale non si separa mai nonostante l'avvento della PlayStation. Di pari passo con quella per i videogame vanno le passioni per il cinema, le serie Tv e i fumetti. Sembra Sheldon di The Big Bang Theory ma gli fanno schifo sia Star Trek che Star Wars. E' regolarmente iscritto all'associazione "Caccia allo Juventino".