Partiamo da una premessa: Valentino Rossi The Game altro non è che la nuova edizione del gioco ufficiale della Moto GP. Sul perché, però, si sia deciso per questa nuova denominazione, è presto detto: l’ultima fatica di Milestone, infatti, ruota praticamente tutta intorno alla vita e alla carriera del Dottore. Ben lungi dall’essere semplicemente il nuovo gioco a cadenza annuale dedicato al Motomondiale, dunque, Valentino Rossi The Game è invece un titolo di decisamente più ampio respiro, che alla classica esperienza del Motomondiale, appunto, affianca tutta una serie di altre modalità di gioco esclusivamente dedicate al pilota di Tavullia.

A cominciare da quello che può essere considerato il “core” dell’intero titolo: la modalità carriera, in cui vestiremo i panni di un pilota che muove i primi passi nel circus entrando a far parte della VR46 Riders Academy, la “palestra” per i giovani talenti del motociclismo fondata da Valentino Rossi. Obiettivo finale è ovviamente la scalata alle classi del Motomondiale, partendo dalla Moto3 per arrivare alla MotoGP. Per raggiungere l’Olimpo del motociclismo, però, il gioco ci pone davanti ad una serie di sfide che esulano dalla semplice successione di week-end di gara. In quanto membri della VR46 Academy, infatti, il calendario propone anche delle interessanti variazioni sul tema (giocabili anche singolarmente, al di fuori della carriera), sia a due che quattro ruote: dalle gare Flat Track su moto da cross alle prove con la potente Yamaha da strada, dalle sfide a colpi di derapate al volante di una Mustang al rally, altro amore del Dottore, che in questo sport si è più volte cimentato. Variazioni sul tema tutt’altro che fini a sé stesse, visto che alla fine di ogni gara, sfida o allenamento che sia, e di pari passo con i risultati ottenuti, ci verranno assegnati dei punteggi (oltre a ricompense in valuta del gioco, attraverso cui acquistare, tra le altre cose, caschi e accessori per personalizzare il nostro pilota) che andranno ad incrementare le nostre abilità di piloti, permettendoci di migliorare, in una sorta di sistema di crescita del personaggio che contribuisce ad aumentare la profondità del titolo.

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Proseguendo nella carrellata di modalità incentrate sulla figura del Dottore, è possibile cimentarsi negli “Eventi Storici VR46”, ripercorrendo la carriera di Valentino Rossi in venti diversi eventi, e nella sfida “The Doctor”, cercando di battere i tempi fatti segnare dal campione marchigiano a bordo delle moto con cui li ha fatti registrare. A completare il quadro c’è infine la Rossipedia: una vera e propria piccola enciclopedia, come suggerisce il nome, che racconta Valentino Rossi attraverso curiosità, moto e accessori sfoggiati nel corso degli anni.

Ad affiancare le modalità dedicate targate VR46 ci sono poi, ovviamente, le più classiche modalità che permettono di disputare una singola gara, un campionato o una serie di prove a tempo (oltre al comparto online, che non è stato possibile testare prima del lancio). Anche qui, però, Milestone ha sfoderato qualche asso nella manica: oltre alle attuali classi del MotoGP e relativi piloti ufficiali, infatti, si potrà anche salire in sella alle vecchie 125, 250 e 500, vestendo i panni di numerosi piloti del passato, con la possibilità di gareggiare anche su varianti “storiche” di alcuni tracciati, oltre ovviamente a quelli attuali.

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La ricchezza di Valentino Rossi The Game non si limita però soltanto alle modalità di gioco. Alla quantità e qualità di esse si affianca infatti un gameplay solido e profondo, che anche alla difficoltà più bassa necessiterà di più di qualche prova per essere padroneggiato da chi magari si approccia al genere per la prima volta. Ce n’è anche per i veterani, però: mettersi alla prova con la difficoltà più alta, infatti, sarà ugualmente una sfida da non sottovalutare. Il gameplay del titolo si esprime ovviamente al meglio con i bolidi del MotoGP, ma risulta comunque divertente anche per quanto riguarda le moto da cross del Flat Track e il rally, mentre la guida della Mustang nella modalità Drift propone una sfida meno impegnativa. Tutto è comunque altamente personalizzabile: dalle condizioni atmosferiche al numero di giri di una gara veloce, passando ovviamente per il setting dei mezzi e la possibilità di attivare o disattivare aiuti di vario tipo per ciò che concerne la guida, sia delle due che delle quattro ruote. Ciò a tutto vantaggio di un’esperienza di gioco estremamente adattabile alle diverse esigenze di ogni giocatore. Se per modalità di gioco e gameplay Valentino Rossi The Game si attesta dunque su ottimi livelli, lo stesso non accade però per quanto riguarda il comparto tecnico. Nonostante il buon livello generale, il titolo di Milestone offre una grafica non certo spaccamascella, mettendo spesso in mostra difetti ed imperfezioni tanto piccole quanto poco gradevoli: dalla scarsa resa di alcune condizioni atmosferiche alla mancanza di realismo per quanto riguarda, ad esempio, le cadute, rese decisamente poco convincenti dal punto di vista delle animazioni. Nulla di particolarmente grave, ma comunque qualcosa da tenere in considerazione, in un gioco che mette invece in mostra un buon livello di dettaglio per ciò che concerne gli elementi protagonisti della scena: piloti, moto e tracciati, fedelmente ricostruiti (sebbene questi ultimi risultino, ad un più attento esame visivo, un po’ spogli). Senza infamia e senza lode il comparto sonoro, nonostante la presenza del solito Guido Meda.

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Tirando le somme, dunque, Valentino Rossi The Game è un titolo che promette di tenere incollati allo schermo tanto i fan vecchi e nuovi del Motomondiale quanto il più appassionato tifoso del Dottore, magari mai avvicinatosi prima ad una simulazione motociclistica e finalmente approdatovi grazie all’intelligente operazione di Milestone. Un’operazione ben lungi dall’essere puramente commerciale, considerato quanto del Dottore il titolo effettivamente proponga, e come lo faccia, proponendo una tale varietà di cose da fare da incuriosire anche chi magari per Valentino non tifa. La modalità carriera di per sé, infatti, vale da sola il prezzo del biglietto, nonostante sia praticamente tutta targata VR46, e la presenza di piloti e tracciati storici non potrà che stuzzicare la fantasia di chi ha visto più di qualche Motomondiale senza necessariamente sostenere Valentino Rossi. Tutt’altro discorso per i fan del pilota marchigiano, che troveranno in questo titolo tutto ciò che si potrebbe desiderare sul proprio idolo. Un titolo che fa dunque dell’esperienza VR46 il suo punto forte, senza però ovviamente dimenticare la sua natura di gioco ufficiale. Un titolo con tanti pregi e qualche piccolo difetto, soprattutto a livello tecnico, ma tutt’altro che in grado di compromettere l’esperienza di gioco, nel complesso divertente e capace di mettere alla prova tanto il novellino quanto il veterano delle due ruote virtuali.

Flavio Del Fante
Nato a Roma il 29 febbraio di qualche anno fa, fin da piccolo sempre curioso, poco incline a stare zitto e fermo, appassionato di libri, videogiochi e film d'azione, malato di sport, t-shirt, scarpe, George Martin e Tartarughe Ninja, sogno di vivere di scrittura e girare il mondo con lo zaino in spalla. Ci sto ancora lavorando su.