Attenti a quei pennuti

Come ricorderete, abbiamo già provato in anteprima qualche settimana fa , il simpatico multiplayer indie di Oddbird Studios, ed eravamo rimasti intrigati dalle sue meccaniche semplici ma divertenti, dallo stile grafico accattivante e dai suoi protagonisti alati. Dopo essere ritornati a provarlo in versione stavolta completa, possiamo dire che questo gruppo di ragazzi dell’Ontario ha confezionato un prodotto molto simpatico e con buone basi per essere un passatempo di tutto rispetto.

Arrow heads si è presentato al pubblico con un trailer che, scherzando facendo riferimenti ad Overwatch e Skyrim riferendosi alle prime cose che vengono in mente quando si parla di arco e frecce, lo ha proposto per entrare a far parte di questa lista di nomi famosi e che tanto bene hanno fatto uso di quest’arma. Ed è proprio questo l’unico obiettivo che il gioco si pone, senza architettare una trama particolare (o, per meglio dire, senza una trama e basta), ma catapultando i giocatori in livelli tridimensionali con visuale isometrica abbastanza ben congegnati, con l’unico obiettivo di scoccare frecce come se non ci fosse un domani per eliminare i nemici di turno. In base alla modalità scelta, Arena o Arcade, combatteremo contro altri giocatori o contro la CPU, passando prima da una lobby in cui è possibile personalizzare il proprio pennuto (senza, ahimè, poter scegliere anche il proprio colore) e decidere se giocare in locale con gli amici o se entrare a far parte di una partita online. Purtroppo, al momento in cui scrivo per voi, quest’ultima scelta non è a disposizione del giocatore, in quanto il gioco non è ancora ufficialmente stato rilasciato ed i server online risultano ancora popolati solo da pochi recensori come il sottoscritto; ovviamente sarà nostra premura fornirvi tutte le informazioni del caso ed il nostro parere riguardo le funzioni online non appena saranno maggiormente fruibili. Ciò di cui possiamo parlarvi, però, sono i miglioramenti riscontrati rispetto alla beta di prova del mese scorso e dei piccoli dettagli ancora da limare per rendere il gioco davvero completo.

Innanzitutto parliamo delle due modalità di gioco possibili. Scegliendo la modalità Arena, il nostro pennuto dovrà vedersela contro fino a 3 nemici, siano essi giocatori in locale con noi in salotto, o avversari online in giro nel mondo. In questo scontro, il vincitore sarà il primo a mettere a segno 10 round vinti, e per farlo dovrà essere l’ultimo rimasto in piedi tra gli sfidanti, con tanto di sudden death per mezzo di bombe dal cielo in caso di pareggi o round protratti troppo a lungo. I giocatori possono raccogliere potenziamenti casuali durante ciascun round, che modificano le semplici frecce in razzi esplosivi, trappole per orsi o bobine tesla da piazzare in giro per la mappa, o ancora ricevendo un’armatura per resistere al primo colpo ricevuto. Attenti però a non farvi prendere dalla fame di potenziamenti, perché potrebbe cascarvi in testa una cassa o un uovo gigante, e salutereste la sfida con largo anticipo! Qualora invece non doveste avere voglia di competere con altri, la modalità Arcade è quella che fa per voi: cooperando con altri giocatori (anche stavolta, sia in locale che online) avrete 3 vite a disposizione per affrontare 25 ondate di agguerritissimi orsetti, via via più numerosi e pericolosi, in livelli tridimensionali leggermente più grandi delle mappe delle sfide Arena.

A differenza di quest’ultima, però, i potenziamenti a vostra disposizione non cadranno dal cielo, ma andranno guadagnati eliminando i nemici e raccogliendo le sfere luminose che lasceranno cadere. Una volta racimolato un numero congruo di sfere, potrete fare un giro della roulette dei potenziamenti, dalla quale potrete ottenere casualmente, oltre ai power-up della modalità Arena, anche qualche vita extra o una manciata di gettoni premio, con i quali sbloccare le varie personalizzazioni. E parlando di personalizzazioni, è il caso di farvi notare che non forniscono alcun tipo di bonus o di vantaggio rispetto all’equipaggiamento standard disponibile all’inizio. Tutti gli oggetti sbloccabili sono semplicemente skin che vi permetteranno di distinguervi sul campo di battaglia, anche se una menzione speciale va fatta per i diversi tipi di frecce: questi ultimi, infatti, oltre ad avere un aspetto diverso dalla canonica, noiosa freccia, aggiungeranno una scia particolare nel momento in cui scoccherete il colpo, insieme ad un diverso effetto sonoro.

Arrowheads è tutto qui, niente fronzoli, niente promesse assurde, solo voi e la vostra arma contro orde di nemici o contro altri giocatori, pronti a farvi le penne a vicenda o collaborando per liberare il mondo dalla piaga degli orsetti. E questa è probabilmente al tempo stesso la forza e la debolezza di questo gioco. Perché sarà anche vero che senza statistiche, skill o equipaggiamenti da bilanciare le sfide saranno sempre equilibrate e decise solo dalla bravura dei giocatori, ma al tempo stesso priva di profondità il gameplay che rischia di diventare, alla lunga, ripetitivo e stantio. A questo aggiungerei alcune appunti personali; in primis riguardo i controlli, che sono ben pensati e semplici da gestire, ma avrei gradito la possibilità di rimappare i tasti o modificare il funzionamento della leva destra per avere la mira invertita. In secondo luogo trovo che la scelta della visuale isometrica sia azzeccata per il tipo di gioco, tuttavia in alcuni mappe il personaggio ed i nemici vengono nascosti da oggetti ingombranti, scale o ponti, rendendo difficile seguire l’azione. Resta quindi da vedere se in futuro i ragazzi di Oddbird Studios ci proporranno ulteriori miglioramenti e qualche nuova modalità, delle sfide o novità per diversificare un po’ il loro primo lavoro. Ciò a cui sento di fare un plauso sono però le correzioni apportate in seguito alla beta; le ondate di nemici in modalità Arcade sono ora più bilanciate, così come anche i costi per sbloccare le personalizzazioni e le ricompense monetarie ricevute al termine del match.

Verdetto

Tutto sommato quindi possiamo dire che Arrow heads è un titolo che funziona, nella sua semplicità, in quello che si prefissava di fare: intrattenere con spensieratezza i vostri pomeriggi, da soli o, meglio, in compagnia, con una grafica colorata, piacevole ed un comparto sonoro e musicale di pari livello.

Voto 6.5

Fabrizio Licitra
Biologo osservante ma non praticante, amante della cucina e di videogiochi in egual misura. In attesa che un pazzo con un T.A.R.D.I.S. mi porti all'avventura, o che la Forza si risvegli potente in me, metto sotto stress le ventole della PS4 con lunghi turni di lavoro, assemblo set Lego più grandi di me, e trasformo il balcone di casa in un piccolo orto urbano.