L’idraulico più famoso del mondo ogni tanto si ricorda che ha anche una laurea in medicina…

In questi caldi mesi estivi Nintendo ha ben pensato di tirare fuori dal cilindro una sua vecchia gloria, ideale per allietare i momenti morti sotto l’ombrellone. Parliamo del mitico Dr. Mario, un puzzle game che forse i più giovani tra voi conosceranno solo di fama, ma che ben 25 anni fa uscì sulle storiche console Nes e Game Boy facendo impazzire milioni di fan del genere che finalmente trovarono una degna alternativa al pluri-blasonato Tetris. Acquistabile solo su eShop al prezzo budget di 9.99 €, la casa di Kyoto ci propone un pacchetto per 3DS che mette insieme il gioco originale e tutte le varianti uscite negli anni, come ad esempio la versione dedicata al baffuto fratello di Mario, Dr. Luigi, e quella uscita su WiiWare chiamata Dr. Mario & Sterminavirus.

Il gameplay di Dr. Mario si basa su un concetto piuttosto semplice in realtà. Sullo schermo, sono presenti alcuni virus, che si dividono nei colori di blu, rosso e giallo, hanno una posizione fissa all’interno dello schema di gioco e il nostro scopo sarà quello di ‘debellarli’ tutti. Come fare? Semplice, almeno a parole: dovremmo comporre file orizzontali o verticali di almeno 4 elementi dello stesso colore ove tra questi deve esserci obbligatoriamente uno o più virus dello stesso colore. Per farlo dovremo sfruttare dei bei pilloloni che scenderanno sullo schermo e che si dividono tra bicolore e monocolore (questi ultimi valgono sostanzialmente 2 unità se inseriti nella giusta posizione). Chiunque fosse troppo abituato alla ben più classica struttura di Tetris potrebbe essere disorientato sulle prime, perché l’obiettivo non è quello di svuotare lo schema e il livello sarà completato solo quando l’ultimo virus sarà eliminato. Nonostante tutto ciò sia più semplice a farsi direttamente che a spiegarsi, c’è da sottolineare che ci troviamo di fronte a un puzzle game molto meno immediato di Tetris, sicuramente più complesso e che richiede una certa pratica. È molto facile infatti inizialmente incastrare un determinato virus tra mille capsule di tutti i colori nel tentativo di eliminarne un altro senza preoccuparsi di creare una strada ‘agevole’ per ognuno di essi, ma a quel punto sarà un vero inferno raggiungerlo cercando disperatamente di far scoppiare più file di capsule dello stesso colore possibili prima che sia troppo tardi, e lo schermo venga riempito fino all’inesorabile game over. Fortunatamente in vostro aiuto ci saranno diversi strumenti che si attiveranno quando una specifica barra -che cresce facendo scoppiare le capsule e virus- sarà riempita completamente. Tra questi abbiamo le Anticapsule rosse, gialle e blu che, se toccheranno una linea di capsule dello stesso colore le elimineranno tutte, comprese quelle adiacenti. Se sarete più fortunati potrebbe capitarvi l’Anticapsula Z che essendo neutra e senza colore, potrà essere accostata a qualsiasi altra capsula per provocare i medesimi effetti di quella normale. Abbiamo poi l’Antivirus, sempre di tre tipi e decisamente più efficace. Funziona come l’Anticapsula ma elimina direttamente tutti i virus dello stesso colore su schermo, non male no?! Infine abbiamo il Vacino che può essere verticale, orizzontale o totale e che semplicemente fa piazza pulita di tutto quello che si trova sulla sua traiettoria a seconda del tipo, e la Bomba, che esplode eliminando all’instante ogni elemento nella propria area di influenza senza alcun tipo di discriminazione. Per quel che riguarda la mole di contenuti, beh, non possiamo lamentarci: c’è davvero da sbizzarrirsi con tutte le possibili versioni della meccanica principale presenti nel gioco, che però -è bene dirlo- in pratica rimane invariata.

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In Laboratorio cure speciali ci sono una cinquantina di livelli ben ponderati per fornirvi una sfida crescente chiamando in causa un po’ tutte le varianti di gioco; in Senza ricetta potrete sbizzarrirvi nel personalizzare partire nella modalità classica di Dr. Mario, Dr. Luigi (in cui le capsule avranno la forma di L complicandovi un po’ tutto) e la modalità Sterminavirus, che poi personalmente, è anche la mia preferita. In questa pennino alla mano dovrete spostare, ruotare e far scorrere le capsule. A differenza delle altre modalità avrete più controllo anche sui frammenti di capsula che si staccano quando fate eslodere una fila di pillolone, infatti scenderanno lentamente verso il fondo e voi avrete modo di decidere dove posizionarli prima che tocchino il fondo. Non ci sono power up, è una modalità pura e senza fronzoli che grazie al touch screen però riesce a risultare più ‘fresca’ delle altre. Chiudiamo con il segnalarvi le immancabili partite multiplayer il locale e online, (o se preferite giocare soli ma confrontarvi comunque con un avversario, c’è la CPU)  e un comparto visivo piuttosto scarso, privo di qualsiasi verve, ma comunque funzionale.

Davide Salvadori
Cresco e prospero tra pad di ogni tipo, forma e colore, cercando la mia strada. Ho studiato cinema all'università, e sono ormai immerso da diversi anni nel mondo della "critica dell'intrattenimento" a 360 gradi. Amo molto la compagnia di un buon film o fumetto. Stravedo per gli action e apprezzo particolarmente le produzioni nipponiche. Sogno spesso a occhi aperti, e come Godai (Maison Ikkoku), rischio cosi ogni giorno la vita in ridicoli incidenti!