“Sono qui da sempre”. E ora pure in home video.

L’Ultimo Cavaliere è il quinto capitolo della saga Transformers, diretto nuovamente da Michael Bay. Abbiamo visto il film nelle sale italiane prima dell’estate 2017, e da un po’ è arrivato anche in home video.

Stavolta Bay ha fatto le cose in grande, ancor più del solito, mettendo su un’opera gigantesca per budget (sopra i 200 milioni di dollari), per lo script denso e ricco di contenuti, per la durata più che sostanziosa (154 minuti circa), e per un cast corale che vede, oltre al ritorno di Mark Wahlberg, i vari Laura Haddock, Stanley Tucci, Josh Duhamel, Isabela Moner e molti altri, ma soprattutto un nome prestigioso: Antony Hopkins.
Il film, nonostante le numerose critiche negative, ha sbancato il box office soprattutto in patria, superando i 600 milioni di dollari di incassi. Vedremo come sarà la risposta in termini di vendite per la parte home video, e nel frattempo abbiamo recensito la versione blu-ray del film, distribuita da Paramount Pictures.

Scheda Tecnica:

Formato: Blu-ray disc standard + bonus disc
Dischi: 2
Durata: 2 ore e 35 minuti ca. + 1 ora 34 minuti ca di contenuti speciali
Video: 1.90:1
Audio: Dolby Atmos Eng; Dolby Digital Surround 5.1 ita, fra, jap, spa
Sottotitoli: ita, eng, eng non udenti, fra, spa, dan, nor, hol, fin, swe, jap.

Extra: Unire le mitologie; Creare la distruzione: dentro la Packard Plant; Salire di grado – Training militare; I segreti dell’autodemolitore; Un trattamento da re: Transformers nel Regno Unito; Motori e Magia; Paesaggio alieno: Cybertron; Un altro film gigantesco.

Il Disco

Questa versione blu-ray di Transformers – L’ultimo cavaliere è quella standard, e ci offre pertanto un packaging minimale. All’interno del cofanetto tuttavia abbiamo due dischi, uno dedicato al film e l’altro esclusivamente ai contenuti extra, che per altro hanno una durata spropositata, che supera i 90 minuti.

Passando all’aspetto video, l’impatto col film fa strabuzzare gli occhi. Già dalle prime sequenze infatti abbiamo a che fare con una palette di colori sorprendente, una gamma cromatica in cui anche l’occhio meno clinico può riuscire a notare le molteplici sfumature, ed è un vero piacere assistere alle scene di guerra dei primi minuti. I colori pastello spiccano facendo risaltare l’eccezionale fotografia del maestro Jonathan Sela, con un elevato crossprocess che evidenzia ancor di più i contrasti tra i colori e alleggerisce la visione, per 2 ore e 35 minuti in cui l’aspetto visivo sarà uno dei pochi elementi che non disturberà. Il linea generale è ben evidente che si tratta di un film di Michael Bay, sempre molto attento alla densità cromatica, con colori caldi come il blu e il rosso che risultano particolarmente saturi.
Il livello di dettaglio, in linea generale è altrettanto favoloso, con primi piani che ci permettono di vedere delle minuzie sui volti così come sulle armature e sui bot, fattore degno di nota dal momento che si tratta di un film in cui le particolarità da notare sono numerose e si sarebbero perse con una minor cura del comparto video.

Audio

Per un video fantastico, c’è un audio altrettanto eccellente. La colonna sonora di Steve Jablosnky accompagna per tutta la sua (lunga) durata il film di Bay, con scelte ogni volta indovinate e tracce selezionate e gestite nella maniera più corretta. Possiamo apprezzare il tutto al meglio delle possibilità grazie alle sonorità eccezionali del Dolby Atmos, dedicato però esclusivamente alla lingua inglese originale, ma anche quella prevista per il doppiaggio italiano, ovvero il Dolby Digital Surround 5.1 garantisce un audio ottimale. La musica è vibrante e dominante, dai bassi potenti che esplodono al momento giusto donando un’atmosfera trionfale all’opera.
C’è una scena in cui i personaggi sono riuniti intorno alla Tavola Rotonda e si sente la musica dell’organo in maniera talmente nitida che sembra che il suono esca fuori dallo schermo per pervadere la nostra stanza. Per non parlar poi delle battaglie, in cui esplosioni, scrosci di spade, rumori meccanici e quant’altro si riescono a percepire in un modo che si fa fatica a credere.

Extra

Bonus Disc

Il disco dei surplus può vantare ben 8 contenuti aggiuntivi per circa 90 minuti complessivi, rendendo l’esperienza ancor più completa ed immersiva di quanto non garantiscano già le 2 ore mezzo di visione del film. Tra questi extra, una buona parte risulta davvero interessante, e una volta aperto il menu che li racchiude, la nostra attenzione si focalizza ovviamente sul primo titolo, che è di certo uno di quelli su cui la maggior parte degli utenti si concentrerà, ovvero: Unire le mitologie.
Qui ci viene spiegato il modo in cui si è pensata e poi sviluppata l’idea della fusione di epoche, miti, e generi differenti e molto distanti, e dopo le iniziali battute da parte degli attori che interpretano Artù e i Sassoni, è la volta della produzione e di tutto il cast tecnico, con gli sceneggiatori che passano in analisi il loro certosino e faticoso lavoro per metter su uno script credibile ed esaltante.
Anche il contenuto extra Creare la distruzione: dentro la Packard Plant attira il nostro interesse, e qui ci viene spiegato come si è utilizzata la vasta area di Detroit, per altro già usata in Transformers 3.
Nel complesso, tutti i contenuti extra risultano estremamente godibili e per nulla banali. Davvero un lavoro eccezionale.

transformers l'ultimo cavaliere blu-ray

Verdetto:

A dispetto delle considerazioni sul film in sé, questa edizione blu-ray de Transformers – L’ultimo cavaliere è davvero un prodotto straordinario. All’interno del cofanetto ci sono due dischi, uno dedicato al film ed uno agli extra. Il comparto video è fantastico, con una fotografia mirabile, esaltata dal crossprocess e da una vasta e densa tavolozza di colori; ed anche il sonoro è di altissimo livello. Il Dolby Atmos inglese è un piacere per le orecchie, ma anche il Dolby Digital Surround 5.1 per la lingua italiana non sfigura. Extra numerosi e davvero interessanti. Nel complesso un’edizione home video a dir poco sensazionale.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.