Raccontare una buona storia non è mai un’impresa facile. Che lo si voglia ammettere o meno, il destino di essa è quasi sempre strettamente legato a diversi fattori, più o meno rilevanti, che contribuiscono, in un modo o nell’altro, a collocarla da una parte o dall’altra di un confine sottilissimo che separa un racconto memorabile da uno da dimenticare.

Nella stragrande maggioranza dei casi, l’onere di fare da spartiacque ricade nelle mani – o per meglio dire nella personalità – dei vari personaggi che prendono parte alla storia. Ogni storia che si rispetti dovrà avere, per forza di cose, un cast importante, dotato di una personalità marcata e che alla fin fine risulti indimenticabile per svariate ragioni.

È chiaro quindi che un racconto con un protagonista indimenticabile o con un antagonista di grosso spessore risulti avvantaggiato nella corsa verso l’olimpo delle storie indimenticabili. Del resto, che  senso avrebbe una storia senza un bel protagonista? E soprattutto, senza un vero cattivo da affrontare? La risposta è alquanto scontata: nessuno. Che sia un film, un anime, un manga o un videogioco, il binomio protagonista-antagonista rappresenta un punto fondamentale di ogni storia che si rispetti, ma è davvero tutto così bianco o nero? Ovviamente no: un cast di rilievo non è soltanto questo. Insomma, eroi e malvagi hanno da sempre il loro fascino irresistibile, ma ogni eroe non sarebbe ciò che è senza l’immancabile “spalla” ed ogni “villain” che si rispetti non sarebbe ugualmente terribile senza la propria schiera di tirapiedi.

I cosiddetti “comprimari”, quindi, anche se spesso e volentieri passati inosservati ed ingiustamente snobbati, risultano, ad un occhio più attento, belli tanto quanto, e forse anche di più, i protagonisti stessi, impreziosendo nel modo più silenzioso possibile la storia di cui fanno parte, seppur a livello marginale.

Oggi, dunque, non vogliamo parlarvi del solito super cattivo dalla chioma fluente o dell’eroe senza macchia e senza paura in scintillante armatura: oggi vogliamo parlarvi proprio di quei personaggi “secondari”, relegati a ruolo di spalla e di supporting cast dalla penna di chi li ha generati, e che erroneamente finiscono anzitempo nel dimenticatoio.

Abbiamo deciso quindi di stilare una lista dei “comprimari” che più ci sono rimasti nella mente nel corso della nostra lunga “carriera” videoludica, personaggi meno rilevanti ai fini della storia (con qualche dovuta eccezione), ma che hanno lasciato un segno. Siete pronti a scoprirli insieme a noi?

Auron – Final Fantasy X (Amazon)

Ogni buon giocatore che rispetti, in particolare se legato all’universo della “fantasia finale”, non può non essere affezionato a questo splendido personaggio. Carismatico e forte come pochi, Auron sviluppa fin da subito un rapporto incrollabile col protagonista della storia di Final Fantasy X, il giovane Tidus, a cui farà, nel corso di tutta l’enorme traversata, da mentore, maestro e – in buona sostanza – da padre. Proprio la figura del padre, che a Tidus è mancata, sarà fondamentale nella costruzione di un rapporto veramente splendido ed emozionante. Auron, che conosceva bene il padre di Tidus, farà di tutto per proteggere il giovane eroe da una verità scottante e sconvolgente, ma che alla fine verrà comunque a galla. Si tratta, in ogni caso, di un personaggio dal fascino tangibile e straripante, un eroe taciturno e perennemente imbronciato, ma che nasconde, in realtà, un gigantesco cuore ed un’inguaribile voglia di aiutare il prossimo. A dirla tutta, Auron è probabilmente uno dei personaggi “secondari” più famosi ed amati, apparso anche in altre opere di Square (vedi Kingdom Hearts II) e rimasto, al netto dei tanti anni passati dal lancio della decima “fantasia finale”, uno delle icone del mondo dei videogiochi. Ma ora basta parlare, o meglio, come direbbe Auron: “enough!”.

Ringabel – Bravely Default/Bravely Second (Amazon)

Ringabel si unisce al gruppo di Tiz, protagonista della storia, per poter incontrare Edea, che nel suo prezioso “Diario di D” viene definita come il “suo angelo”. Il frizzante, simpatico, donnaiolo non ha memoria e segue le nozioni del suddetto libro per ogni sua azione, poiché esso sembra essere in grado di prevedere il futuro. Ringabel non ha memoria del suo passato, né di come sia entrato in possesso di quel misterioso libro, ed infatti trascorrerà la sua intera esistenza chiedendosi chi lui sia in realtà. Presentandosi sin dall’inizio come una persona allegra e dalla battuta sempre pronta, con una particolare predilezione per le belle donne, Ringabel riesce immediatamente a fare breccia nel cuore di ogni giocatore, che non può fare a meno di ridere ad ogni tentativo del ragazzo di “attaccare bottone” con qualsiasi donna di suo gusto (praticamente tutte), che quasi sempre finisce per rifiutare le sue avance, spesso in malo modo. Alla fine della storia, il biondo ed allegro comprimario scopre chi è, rivelandosi un personaggio chiave ai fini del destino del mondo, e non solo un simpaticissimo dongiovanni.

Laguna Loire – Final Fantasy VIII

Chiunque abbia mai giocato a Final Fantasy VIII non può non amare Laguna Loire. Un personaggio dal fascino incredibile e dalla caratterizzazione splendida, che muoverà le proprie gesta in modo molto particolare all’interno della storia dell’ottava “fantasia finale”. La maggior parte delle sue gesta, infatti, verranno vissute tramite dei flashback che avrà il protagonista Squall Leonhart o attraverso i racconti degli abitanti delle varie città che compongono il vasto mondo di gioco. Laguna è un personaggio davvero particolare: nasce soldato, per poi cambiare completamente professione, ma pur sempre con lo stesso piglio spensierato e sempre con un sorriso sulle labbra. Lo stesso Squall, riferendosi a Laguna, si lascia scappare la frase “ho sognato di essere un cretino!”. Al netto del carattere spensierato e del non prendere quasi mai nulla sul serio (all’apparenza), però, Laguna è un personaggio molto profondo, mosso dai più puri sentimenti di giustizia e sincera devozione verso i propri cari. È un personaggio che trasmette tanta serenità e devozione, forse ingiustamente finito nel dimenticatoio, ma che negli ultimi anni, grazie al suo ingresso nel roster di “Dissidia Final Fantasy”, ha ricevuto il riconoscimento che merita.

Ryuji Sakamoto – Persona 5 (Amazon)

Coraggioso, altruista, umile e sensibile, Ryuji Sakamoto è senza dubbio alcuno uno dei personaggi più memorabili di Persona 5. Il protagonista della storia entrerà in contatto con il buon Ryuji praticamente sin dalle primissime battute della storia, grazie anche al carattere espansivo e (fin troppo) socievole del simpatico ragazzo dai capelli biondi tinti. Così come gli altri splendidi personaggi del cast del maestoso JRPG targato ATLUS, anche Ryuji ha la sua storia triste, che andrà ad incastrarsi con quella degli altri, finendo per comporre un mosaico narrativo riuscitissimo e sublime. Insieme al protagonista principale (il personaggio giocabile), Ryuji sarà il primo ad entrare nel Metaverso ed a scoprire così la follia che si annida nell’animo umano. Non solo, il buon Ryuji sarà anche il primo a risvegliare i propri poteri (il “Persona”), ma più in generale sarà, per tutto il corso della storia, quello più legato al protagonista. Segretamente innamorato (ne siamo convinti) della bellissima Ann, il simpatico punk dal cuore tenero farà di tutto per proteggerla (e per proteggere tutti gli altri), senza mai badare a rischi e conseguenze di sorta. Insomma, Ryuji Sakamoto è quell’amico del cuore che chiunque vorrebbe: simpatico, gentile, altruista e che trasmette un senso di dolcezza incredibile. Impossibile, dunque, non amarlo e – soprattutto – non inserirlo in questa lista.

Yuta Usami, Takaaki Matsunaga, Naoto Tagashira e Tsuyoshi Nagumo della Hirose Family – Yakuza 6 (Amazon)

Questi quattro personaggi, seppur semplici comprimari che offrono il supporto al protagonista indiscusso della saga, Kazuma Kiryu, rappresentano (a nostro modesto parere) il vero cuore pulsante di Yakuza 6: The Song of Life, ultimo capitolo dell’epopea quasi ventennale del “Drago di Dojima”. I quattro ragazzi, appartenenti ad una delle varie famiglie “subordinate” della “Yomei Alliance”, saranno inizialmente ostili al protagonista, giunto nella cittadina di Onomichi in cerca di risposte inerenti il mistero che circonda la sua protetta: Haruka Sawamura. In particolare con Nagumo, Kiryu farà spesso a botte nelle prime battute, ma sarà proprio con lui che svilupperà un legame fortissimo e fraterno, fino al punto di spingere Nagumo – ma poi anche gli altri ragazzi – a chiamare “Aniki” (fratello maggiore) lo stesso Kiryu. Durante le tante ore di gioco in compagnia di Yakuza 6 sarà veramente impossibile non affezionarsi a questi splendidi personaggi, che nella quasi totalità del tempo vi trasmetteranno un senso di fedeltà, lealtà, affetto e, perché no, dolcezza incredibilmente realistico e respirabile continuamente.

Dominic Santiago – Gears of War (Amazon)

Il buon vecchio “Dom”, così come viene chiamato da praticamente tutti i personaggi della saga Gears of War, è un personaggio splendidamente realizzato, tirato su a puntino per entrare nel cuore di tutti gli appassionati – ma non soltanto – della saga. Per chi non lo sapesse, Dom è uno dei militari più valorosi della divisione Delta, una delle squadre impegnate nella lotta contro le temibili “locuste”, orride creature che hanno invaso e, a poco a poco, assoggettato la quasi totalità della razza umana. Nell’arco dei primi tre capitoli della saga, nei panni del protagonista Marcus Fenix, finiremo spesso e volentieri a combattere fianco a fianco proprio del buon Dom, legato da una profonda amicizia con il nostro eroe. Sin dalle prime battute è piuttosto evidente la natura compassionevole e se vogliamo tenera del “gigante buono” della squadra Delta, un uomo devoto non soltanto alla causa ed ai suoi colleghi, ma anche – e soprattutto – alla sua famiglia: la moglie Maria ed i piccoli Benedicto e Silvia Carla. Questi ultimi, però, verranno a mancare proprio a causa delle locuste, offrendoci in dote (dal secondo capitolo in poi) un personaggio sì agguerrito come non mai, ma ormai quasi vuoto, spento e privato di ogni tipo di emozione. Per questo motivo, il gesto di cui si “macchierà” durante il terzo capitolo della saga, seppur drammatico, rappresenta per lui un momento di pace, un modo per donare la felicità ai sopravvissuti e, perché no, anche a se stesso. Resta, in ogni caso, uno dei personaggi più amati ed iconici dell’universo di Gears of War.

Eizen – Tales of Berseria (Amazon)

Fermi tutti: qui si va veramente sul pesante. Avete mai visto un pirata immortale? Beh, forse sì, ma lui è veramente speciale. Del cast straripante di belle idee ed innovazioni, dal punto di vista delle tematiche e delle “forze” in gioco, introdotto con Tales of Berseria, Eizen è senza dubbio quello che risalta di più agli occhi dei videogiocatori: di bell’aspetto, forte, con uno stile di combattimento eccentrico ed un fascino irresistibile. Insomma, il cattivo (che poi cattivo non è) per eccellenza. Eizen, infatti, inizialmente ostile alla protagonista Velvet, finirà col diventarne uno dei più fidati alleati. Come ogni personaggio affascinante e dell’aura misteriosa che si rispetti, anche Eizen ha la sua storia triste, fatta di promesse, legami spezzati ed una fanciulla da salvare… un amante? Sbagliato. Eizen è alla continua ricerca di un modo per liberare la sorellina, Edna, che abbiamo conosciuto in quel di Tales of Zestiria. Il nostro biondissimo eroe riuscirà, alla fine, nel suo intento, ma ad un carissimo prezzo. Ciò che lo rende ancor più speciale è il fatto che, in realtà, Eizen lo avevamo già incontrato in quel di Zestiria (cronologicamente precedente a livello narrativo rispetto a Berseria) ma con fattezze “leggermente” diverse. Chi ha giocato (entrambi) i titoli saprà di cosa sto parlando.

Victor “Sully” Sullivan – Uncharted (Amazon)

Chi dice che Uncharted sia solo Nathan Drake, Elena Fisher o Chloe Frazer? Uno dei personaggi più carismatici – e di impatto – dell’intera produzione è, senza dubbio alcuno, Victor “Sully” Sullivan, migliore amico, mentore e – in sostanza – un vera e propria figura paterna per il protagonista Nathan Drake. Cinico, spietato e dal passato criminale, Sully conoscerà Nathan quando questi è poco più che un bambino, e tra i due nascerà subito un qualcosa di inspiegabile, ma profondo e sincero. Sully prenderà con sé il piccolo Nathan, insegnandogli tutto ciò che sa in merito all’esplorazione, alla caccia ai tesori ed ai ritrovamenti dei vari reperti. Durante i vari capitoli della saga vedremo Sully sempre lì, pronto a difendere, sostenere e supportare il suo pupillo, senza però mai assecondarne le varie scelte sbagliate che il nostro protagonista spesso prenderà, dimostrando un carattere tosto ed autoritario, a differenza di ciò che potrebbe sembrare. Nonostante ciò, Victor Sullivan è una figura dal carattere mite, con la battuta sempre pronta ed a cui è difficile non affezionarsi. Alzi la mano chi non vorrebbe un mentore, un padre, così.

Brokk e Sindri – God of War (Amazon)

Ogni storia “fantasy” che si rispetti ha la propria dose di personaggi stereotipati da “sopportare”, una parte del cast, dunque, che risulta praticamente obbligatoria e che, nella maggior parte dei casi, difficilmente entra nelle grazie degli spettatori, in questo caso videogiocatori. Nel nuovo corso di God of War, che attinge a piene mani alla mitologia norrena, il rischio di trovarsi di fronte ad una lunga sfilza di personaggi già visti e poco originali era più che prevedibile. Invero, alla fine, è stato in larga parte così. Nonostante ciò, alcuni personaggi del cast sono risultati più memorabili, al netto di tutti i luoghi comuni possibili. Ci riferiamo in particolare al duo nanico composto da Brokk e Sindri, chiaramente dei fabbri, chiaramente burberi ma in grado di fare veri e propri miracoli con un martello ed un ferro rovente tra le mani. A rendere indimenticabile la loro apparizione all’interno della produzione sono, più che altro, le loro linee di dialogo. Ogni volta sembrerà di conoscere sempre di più su ciò che accade intorno a noi, ogni scambio di battute risulterà sempre più ricco ed avvincente dell’altro, il tutto sempre e comunque con un piglio scanzonato, ai limiti del comico. Ciò che rende Brokk e Sindri indimenticabili, quindi, non sono solo le loro splendide creazioni, ma anche – e soprattutto – la grande cultura che condivideranno con il buon Kratos, seppur in modo – alcune volte – quasi involontario.

Okatsu – Nioh (Amazon)

La storia recente dei videogiochi ci ha portato in dote diversi personaggi memorabili, in particolare sul fronte del “gentil sesso”, in verità sempre molto valorizzato e rilevante all’interno dell’ambiente ludico, ma che ha assunto una diversa rilevanza negli ultimi anni. Personaggi come Ellie (The Last of Us), Aloi (Horizon) hanno chiaramente rubato la scena, ma ce ne sono stati diversi, ben più sconosciuti, di grosso impatto, almeno secondo il nostro modesto giudizio. Ci riferiamo, in particolare, ad Okatsu, splendida guerriera dall’incredibile ed insospettabile potere nascosto, apparsa nel “Soulslike” targato Team Ninja Nioh. Essendo un titolo prettamente di nicchia, anche tutto il cast, per forza di cose, è passato in sordina, non riscontrando l’impatto mediatico che avrebbe meritato. Okatsu è una fanciulla apparentemente indifesa e minuta, ma in realtà si rivela una dei più potenti shinobi in circolazione. Una vera e propria furia, quindi, ben nascosta ed insospettabile, ma dotata di una quantità ed una qualità di tecniche di combattimento impressionanti. Ciò che rende Okatsu un personaggio da ricordare non è tanto il bell’aspetto o la sua forza in sé, ma il concetto che il suo personaggio trasmette: mai fidarsi delle apparenze. Che poi è una bella gnocca non guasta sicuramente!

Salvatore Cardone
Ho imparato a conoscere l'arte del videogioco quando avevo appena sette anni, grazie all'introduzione nella mia vita di un cimelio mai dimenticato: il SEGA Master System. Venticinque anni dopo, con qualche conoscenza e titoli di studio in più, ma pochi centimetri di differenza, eccomi qui, pronto a padroneggiare nel migliore dei modi l'arte dell'informazione videoludica. Chiaramente, il tutto tra un pizza e l'altra.