Perseverare non è così diabolico

Ci erano riusciti, qualche tempo fa, gli sviluppatori del team di Accidental Queens a creare uno Smartphone simulator che aveva riscosso molto successo nel suo genere, questo si chiamava A Normal Lost Phone, nei giorni scorsi Accidental Queens è tornata alla carica con una nuova storia: Another Lost Phone: Laura’s Story.

Con questo nuovo puzzle game non si può prettamente parlare di sequel, in quanto il suo predecessore trattava le vicende di Sam e questo nuovo prodotto racconta le vicende susseguitesi nella vita di Laura.

Prima di cominciare ad analizzare il prodotto vi ricordiamo che Laura’s Story è disponibile sia su Android che su iOS (scaricabile anche su Steam in realtà, ma noi consigliamo di scaricarlo su smartphone), il primo al prezzo di 2,99€ e il secondo a 3,49€. Sono prezzi decisamente bassi per un gioco che, come vedrete a breve, merita moltissimo.

Cos’è Another Lost Phone?

Per chiunque non abbia idea di che cosa stiamo parlando, ma è alla ricerca di un gioco carino da scaricare sul proprio smartphone, giungiamo subito al dunque. Si chiama Smartphone Simulator proprio perché si tratta di un gioco in grado di trasformare il vostro telefono in quello di un’altra persona. Nessuna magia, semplicemente il gioco ricrea nei minimi particolari un normale smartphone, e lo riempie con tutti i puzzle e gli enigmi che andranno poi a formare il gioco.

Laura’s Story dal canto suo si presenta immediatamente ben congegnato ed è subito visibile il lavoro che è stato fatto dietro il gioco. Il layout dello smartphone di per sé, è molto curato tanto da riprodurre anche delle applicazioni fini a se stesse e non molto utili agli scopi del gioco. Questo per cercare di rendere il prodotto il più realistico possibile, e anche per far sì che il giocatore si ritrovi occasionalmente smarrito.

Another Lost Phone ha lo scopo di far credere al giocatore di aver trovato un telefono perduto su un tavolo, una panchina, o per terra; il giocatore dovrà quindi capire a chi appartiene il telefono e tra una scoperta e l’altra cercare di capire chi sia veramente la persona proprietaria dell’oggetto, in questo caso Laura.

Tra mail, messaggi, accessi criptati ai quali bisogna trovare la password, la vita del giocatore non sarà facile. Avrà la possibilità di immergersi completamente nella vita di Laura che a prima vista sembra essere la tipica trentenne con una vita amorosa appena iniziata, un lavoro precario e amici da tenersi stretti. Sarà solo scavando più a fondo che il giocatore comincerà pian piano e mettere insieme i tasselli del puzzle, e scoprire dei terribili segreti grazie alla propria astuzia.

Non andate di fretta

Se c’è un consiglio che possiamo darvi è quello di non correre troppo quando giocherete a Laura’s Story. Il gioco permette una visione a 360° della vita della protagonista e ci vorrà un pochino di pazienza prima di capire come risolvere i vari enigmi e riuscire a mettere insieme i tasselli del puzzle. Gli enigmi non sono troppo difficili, ciò che è difficile e alle volte frustrante è riuscire a collegare i nomi con i volti che il telefono offre, quasi mai ciò che sembra corrisponde alla realtà dei fatti, e non bisogna fidarsi di tutto ciò che si legge.

Il gioco prende un po’ in giro il giocatore e lo porta all’interno della propria storia con spontaneità. Sarà molto facile provare empatia verso Laura e i suoi amici, sarà invece più difficile riuscire a capire che cosa veramente le sia successo.

La storia ha di bello di non essere per niente scontata, tutto ciò che crediamo di aver capito probabilmente è falso, e tutto ciò a cui non possiamo credere è probabilmente vero. Questa è la forza di Another Lost Phone, soggioga il giocatore e lo porta con sé in una dimensione in cui riuscire a comporre il puzzle non è poi così semplice. Ci vorrà pazienza.

Una pazienza che durerà soltanto un paio d’ore se vi ci mettere di impegno. Eh sì, il gioco ha forse l’unico, ma grande difetto di essere veramente breve a dispetto del suo predecessore che durava quasi 6 ore. Laura’s Story non ha una vita lunga, e tra le altre cose non è neanche rigiocabile perché se lo giocherete una volta e lo farete bene, non avrete più bisogno di prenderlo in mano. Il che è un peccato perché il gioco si presenta veramente coinvolgente, dalla colonna sonora ai dialoghi interamente importati in italiano e adeguato anche ad alcune espressioni gergali della nostra lingua.

Verdetto

Another Lost Phone: Laura’s Story è sicuramente un gioco ben pensato e ponderato, completo sotto tutte le forme, offre una storia e un personaggio che regalano tante soddisfazioni e tanta suspence. Non esiste un vero e proprio “difetto” in questo gioco che ovviamente, ha degli evidenti limiti concettuali e non è  esattamente per il palato di tutti. Una volta accettata e apprezzata la sua natura, l’unica cosa che lascia davvero con l’amaro in bocca è la sua durata, che si aggira attorno alle due ore. Il che forse lo rende meno appetibile, ma, il gioco, nonostante tutto, merita sicuramente un’occasione..

 

Sara Tamisari
Romana, laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice e Social Media Specialist per Stay Nerd ed esploratrice di galassie lontane nel tempo libero. Libri e videogiochi sono la sua passione. Quelli belli. Quelli di Fantascienza, quelli che affrontano tematiche LGBT, quelli che portano a una maggiore consapevolezza di se stessi. Diventano ossessione, tanto che scriverci sopra è ormai indispensabile. Founder di AndroideClandestina.com: l'ossessione diventa blog.