Mario Kart Junior?

Per una fortunata coincidenza, Cars 3 è sì approdato in ritardo nelle sale italiane, ma praticamente in concomitanza al videogioco. Se volete rivivere le avventure di Saetta McQueen e i suoi compagni di sgommate insomma, questo è il momento giusto.

A scanso di equivoci lo diciamo da subito e nel modo più diretto possibile: Cars 3 è un videogioco per bambini. Se cercate il realismo, le modalità o il gameplay di un racing “adulto” siete fuori strada, anche se questo non vuol dire per forza che non ci si possano divertire anche i più adulti.

C’è però qualche magagna che i giocatori meno sbarbatelli potrebbero non tollerare: innanzitutto l’appiattimento generale delle caratteristiche dei vari personaggi. Le macchine infatti non hanno statistiche né differenze, quindi si potrà scegliere il proprio eroe preferito senza badare alle prestazioni. Ne viene fuori un fastidioso “effetto elastico”, come visto in misura minore anche in Need for Speed, che non premia le capacità di guida più di tanto, e livella in maniera un po’ incomprensibile, soprattutto per il target di riferimento, il livello di difficoltà verso l’alto.

Ci sono poi tante “mosse speciali” con cui è possibile cimentarsi, un po’ per lo spettacolo e un po’ perché, se effettuate in particolari punti della pista (li riconoscerete perché ci sono segnate alcune freccette blu) possono riempire la barra del turbo. E dunque via di derapate, corse su due ruote, inversioni di marcia e quant’altro, anche se a dire il vero il sistema manca un po’ di immediatezza, cosa che rende il tutto un po’ macchinoso.

Un plauso va fatto al doppiaggio italiano, molto ben realizzato e alle atmosfere che ricalcano quelle del film, seppure ciò si traduca in una poca varietà nelle piste. Ad aggiungere quel tocco in più al gioco è sicuramente il multiplayer split screen fino a quattro giocatori, con alcune modalità che possono regalare sicuramente qualche ora di divertimento in più, al di là dei semplici campionati in single player. Si tratta di una modalità di corsa classica, una cosiddetta “eliminazione” che consiste per l’appunto nell’eliminare (fisicamente) il maggior numero di furgoni avversari presenti in pista; c’è poi una gara di acrobazie, e un classico time trial.

Forse è proprio questo il punto di forza del gioco, che giocato insieme al proprio pargolo o fratellino, o giocato da questi ultimi in compagnia dei propri amichetti, può rivelarsi una bella sorpresa. Ma, anche se foste fan del brand Disney, se siete più cresciutelli, c’è una marea di racing game in uscita proprio in questo periodo e siamo sicuri che uno qualunque di essi possa rispondere meglio al vostro “need for speed”.

Verdetto

Cars 3: In gara per la vittoria è un gioco adatto soprattutto ai più piccoli. Se avete marmocchi con cui giocare, o se steste pensando ad un regalo per qualche pargoletto, potreste star facendo la scelta giusta, perché il gioco è simpatico ed è bello da vedere. Ma i racing game, anche arcade, sono altra cosa, e il mercato soprattutto in questo momento offre molto di meglio.

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.