Quando ormai i giorni che mancano all’uscita del gioco sono sempre meno, del nuovo capitolo di God of War si è abbondantemente parlato, ed una delle cose che più spesso veniva ripetuta sull’attesissimo titolo era la sua similitudine a The Last of Us.

La tematica del viaggio, il rapporto tra padre e figlio, sono tutti fattori che hanno subito condotto il pensiero al capolavoro di Naughty Dog.

Il director della serie, Cory Barlog (lo abbiamo intervistato qui) ne ha parlato in una recente intervista, dicendo che i due giochi saranno alla fine molto diversi, ognuno con una sua identità.

“È interessante perché io credo che al massimo si può notare la figura paterna che cerca di proteggere il bambino, e l’angolo della telecamera più vicino. Ma per me il gioco è proprio completamente diverso. Non che abbia qualcosa contro The Last of Us, intendiamoci, quel gioco è fantastico, ma il modo in cui abbiamo gestito Atreus e la sua relazione col padre anche in termini di gameplay è molto diverso. Per me era molto importante imprimere la nostra identità al gioco.”

(Fonte: US Gamer)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.