Crash Team Racing: Nitro Fueled – una nuova folle corsa

Il ritorno di Crash Bandicoot con N.Sane Trilogy nelle speranze di molti doveva servire a rilanciare il brand del marsupiale creato da Naughty Dog. Un franchise nato con lo scopo di competere con Mario e Sonic, ma che delle sfortunate circostanze dovute alle leggi del marketing hanno portato a lidi meno ambiziosi.

L’annuncio di Crash Team Racing: Nitro Fueled, nuova versione del celebre racing del 1999, era stata accolta con un’ovazione dai fan. Era il ritorno di un titolo amatissimo, su cui molti di noi da ragazzini hanno passato interi pomeriggi.

E subito le domande su questo gioco sono state tantissime. Il suo primo compito sarebbe stato quello di non intaccare il bel ricordo del cult per PlayStation dell’era Naughty Dog. Poi avrebbe dovuto proporre un titolo capace di convincere, competendo con giochi di kart moderni, come quelli dedicati all’idraulico delle Grande N, che ha potuto vantare vent’anni di continui miglioramenti. E, per finire, era necessario trovare il modo di differenziarsi, distinguersi rispetto al predecessore.

Il compito non facile di creare il nuovo Crash Team Racing è stato affidato da Activision a Beenox, causando quindi una serie di domande sulla qualità del nuovo gioco. Tiriamo un sospiro di sollievo. CTR è tornato. E lo ha fatto in grande stile, con un gioco che è a tutti gli effetti un titolo a sé. Non una semplice remastered, insomma. Ma tutto è andato per il verso giusto? Siamo davvero di fronte a un titolo capace di correre sulla stessa pista dei rivali e ripartire, gettando le basi per un rilancio di questo brand?

Saltiamo in sella, schiacciamo il pedale a manetta e andiamo a scoprirlo!

Race like 1999

Ancora una volta torniamo a vestire i panni del nostro marsupiale arancione preferito. Come nella storia di vent’anni fa il giocatore sarà chiamato a sconfiggere in una folle corsa Nitros Oxide, alieno proveniente dal pianeta Gasmoxia.

La presenza di una modalità avventura per un gioco di kart era la caratteristica che distingueva Crash Team Racing dagli altri giochi dell’epoca e permetteva ai giocatori di immergersi in una storia vera e propria. Oggi come allora sarà possibile affrontare i circuiti di CTR per raccogliere trofei e chiavi per arrivare alla sfida con Oxide, ma sin dal primo momento vediamo una novità.

La modalità avventura infatti si sdoppia. I giocatori potranno scegliere se affrontarla nella maniera classica, scegliendo uno degli otto piloti originali (Crash, Coco, Cortex, N.Gin, Tiny, Dingodile, Pura e Polar), oppure in versione “Nitro Fueled”, sfruttando personaggi, kart, set di gomme e adesivi sbloccati nel corso del gioco.

Proprio la grande quantità di materiale sbloccabile rende questa modalità un must per i giocatori, che magari vorrebbero solo gettarsi sul server per fare gare con altri piloti. Tra piloti, nuovi kart, skin e decalcomanie la quantità di contenuti è davvero immensa e occuperà non poco il tempo dei giocatori.

Crash Team Racing: Nitro Fueled

Ogni gara permetterà al giocatori di ottenere delle Monete Wumpa, valuta in-game che darà la possibilità di acquistare nuovi piloti, nuovi kart e nuove skin nella sezione Pit Stop, accessibile dal menù principale. L’Avventura si dimostra quindi un buon terreno dove poter collezionare monete e sbloccare bonus, come i nuovi telai per i kart, gli adesivi e le decalcomanie per personalizzarli. Mentre scriviamo uno dei maggiori timori dei giocatori sembra essere stato esorcizzato: Crash Team Racing: Nitro Fueled non sembra presentare microtransizioni per sbloccare nuovi oggetti. L’unica cosa richiesta è quella di correre il più possibile per ottenere nuove monete, conquistabili in maggiore quantità a seconda dei tracciati e dei piazzamenti.

La modalità avventura ci permetterà inoltre di riprendere confidenza con i comandi di CTR, rimasti invariati rispetto alla versione del 1999. Il sistema di derapate che si basa sull’uso dei tasti dorsali è rimasto lo stesso, cosa che forse potrebbe creare qualche attrito con i giocatori svezzati da vent’anni di altri brand. Togliersi di dosso la ruggine tuttavia è un attimo, dopo il quale sarà possibile tornare in pieno controllo del proprio kart. L’IA degli altri piloti sembra essere leggermente migliorata rispetto il passato, complice anche la possibilità di scegliersi la difficoltà con cui affrontare le gare.

Se dal punto di vista del gameplay si è scelto di guardare alla tradizione, la grafica di Nitro Fueled si dimostra un’esplosione di immagini e colori senza precedenti. Le piste sono una vera gioia per gli occhi. Sui tracciati di questo nuovo Crash Team Racing i fan del brand potranno scorgere easter eggs e citazioni a non finire alla saga dei Bandicoot, compresi i non fortunatissimi giochi per PS2.

Crash Team Racing: Nitro Fueled

Il nuovo CTR non si limita a svecchiare i tracciati: li ricrea, dando a ognuno un’impronta e una personalità del tutto nuova. Gli sviluppatori sembrano essersi divertiti a colmare i vuoti presenti all’interno del gioco originale dando libero sfogo alla loro fantasia, senza mai far mancare un sincero affetto per la saga. Da questo punto di vista ogni singola pista di Nitro Fueled sembra essere un atto d’amore verso il brand, una strizzata d’occhio per tutto ciò che Crash ha rappresentato.

Beenox sembra aver lavorato bene anche per quanto riguarda le animazioni. Rispetto al passato le sterzate, i salti e le accelerate improvvise causeranno delle reazioni nei personaggi, rendendo molto più dinamiche le corse. Allo stesso tempo sono state ricreate le cutscenes dei boss e dei podi, il tutto cercando di adattarsi ai tempi, rendendo le cose più politicamente corrette rispetto al passato. Con buona pace di quanti speravano ancora di vedere le Trophy Girls.

Hold my Wumpa juice, Plumber Boy

Nel parlare di questo nuovo gioco Crash Team Racing è impossibile non fare i conti con il convitato di pietra costituito da Mario Kart. Una delle domande che si ponevano i giocatori prima dell’arrivo di Nitro Fueled era se il gioco di Beenox sarebbe stato in grado di gareggiare con la serie di Nintendo, cercando di colmare disperatamente quel vuoto di quasi vent’anni.

Certo, anche CTR ha avuto dei seguiti, che nel nuovo gioco vengono citati e integrati, ma nulla che possa competere con la storia di Mario Kart. Nitro Fueled è diventata perciò il momento per rimettere Crash in carreggiata, permettergli di colmare quel gap e cercare di vincere la corsa.

Crash Team Racing: Nitro Fueled

E Crash Team Racing ce la mette tutta per tallonare il suo avversario. Si rimette in corsa, compare nello specchio retrovisore del suo avversario e rimette in piedi la sfida. Ma superarlo? Ecco, questa è la domanda giusta.

Come detto la scelta degli sviluppatori è stata quella di puntare sul classico, ma con qualche innovazione mutuata dalla serie rivale. La possibilità di personalizzare i kart, di cambiare skin ai personaggi e la possibilità di sbloccare nuovi elementi per il gioco costituisce una graditissima novità, ispirata al brand di Nintendo.

Allo stesso tempo però Crash cerca di superare il suo rivale, proponendo un massiccio supporto post lancio. Activision ha infatti annunciato la modalità Grand Prix, grazie alla quale sarà possibile per i giocatori competere online e sbloccare nuove ricompense ogni stagione. Non solo nuovi personaggi (già annunciato l’arrivo di Spyro nei prossimi mesi) ma anche nuovi kart, adesivi, skin e tracciati inediti.

Si tratta di una scelta che potrebbe rivelarsi vincente, permettendo ai giocatori di ottenere ogni nuova stagione degli extra per il titolo e contribuire a dargli una maggiore longevità. Proprio la possibilità di giocare partite PvP online costituisce la vera grande novità di Nitro Fueled, e inserisce nel pacchetto tutta una serie di divertenti e ben diversificate modalità competitive.

Crash Team Racing

E qui nasce il dilemma. Mentre scriviamo l’online sembra riscontrare qualche problema di troppo. Tra giocatori che sembrano sparire dalla pista e segna posizioni privi di sincronia, il comparto multiplayer è da rivedere. Quel colpo di acceleratore che gli avrebbe potuto permettere di superare il collega e rivale Mario, resta ancora in sospeso. Per quanto Beenox abbia assicurato di essere al lavoro per risolvere queste incertezze, è ancora presto per poter giudicare positivamente questa parte dell’offerta ludica.

Ciò che rende davvero irresistibile Crash Team Racing è la modalità competitiva locale. Che sia per lanciarsi in pista con degli amici o affrontare l’IA del gioco in battaglia, ci troviamo di fronte al buon vecchio CTR. Quel gioco che circa vent’anni fa ci ha appassionati e ha portato tutti noi a passare ore in compagnia degli amici in sfide all’ultimo kart.

Vietato premere il freno.

Tirando le somme possiamo dirlo: Crash Team Racing: Nitro Fueled è un ottimo gioco. Ed è a tutti gli effetti qualcosa di nuovo, che supera la semplice remastered e si avvicina più al vero secondo capitolo della serie. Beenox può considerare quindi l’opera compiuta al meglio. Crash Team Racing: Nitro Fueled

C’è da dire però che se l’intenzione sarà quella di fare di Nitro Fueled un gioco isolato, a sé stante, ci troveremo di fronte a un’occasione mancata. A nostro parere il titolo non può rimanere un progetto “stand alone”, e deve costituire un nuovo punto di partenza per il franchise. Crash è tornato in pista. Lo ha fatto con il suo stile e in modo grandioso. Ma limitarsi solo a questo vorrebbe dire privare i giocatori ancora una volta di una possibilità di scelta per il futuro.

La nuova generazione videoludica è ormai alle porte. Ed è questo il momento di premere sull’acceleratore, sfruttare quanto di buono fatto per il futuro. Sperando di non dover attendere, ancora una volta, vent’anni per avere un degno seguito di CTR.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.