Omaggiamo il lato romantico di una serie come Final Fantasy attraverso Zack e Aerith di Crisis Core Final Fantasy VII Reunion

Nell’articolo ci sono spoiler su Final Fantasy VII Remake e Crisis Core Final Fantasy VII Reunion

Cloud e Tifa. Squall e Rinoa. Gidan e Rinoa. Nel corso della sua storia, Final Fantasy ci ha donato coppie uniche, iconiche, capaci di far sognare generazioni di giocatori e giocatrici. Sì, perché Final Fantasy ha un’enorme capacità, quella di saper raccontare, tra i tanti temi affrontati, l’amore. Un amore puro, romantico, come quello delle fiabe.

Il tutto senza per forza ricorrere a smancerie varie. Del resto, è stato necessario l’arrivo di Final Fantasy X nel 2001 per vedere il primo bacio della serie, Ma anche in quel caso, il tenero bacio di Yuna e Tidus, tra le acque del lago di Macalania e Suteki Da Ne di sottofondo, non risulta superfluo, ma dona forma tangibile all’amore che lega i due giovani di Spira, pronti a sacrificarsi l’uno per l’altra. Una scena che ancora oggi riscalda il cuore di molte e molti.

Zack e Aerith, il più tragico degli amori di Final Fantasy

In occasione del recente arrivo di Crisis Core Final Fantasy VII Reunion, versione a metà tra remastered e remake del prequel di Final Fantasy VII uscito su PSP nel 2007, desideriamo omaggiare questo lato romantico di Final Fantasy. Lo facciamo attraverso coppia di Aerith e Zack.

Con buona pace di chi sostiene la ship tra Aerith e Cloud, Crisis Core riesce in pochi atti a dare un meraviglioso spessore all’amore, quasi fulmineo, tra Zack e la fioraia di Midgar.

Scene fugaci, in cui gli sguardi vincono sulle parole. In tal senso, la versioneCrisis Core Final Fantasy VII Reunion si appoggia su alcuni assets e poligoni di Final Fantasy VII Remake, giovando in qualità visiva. In effetti, pensando al Remake, ciò che resta impresso nelle cutscene, è l’incredibile espressività degli sguardi dei personaggi, capace di donare grande pathos a singoli istanti.

final fantasy vii crisis core reunion

Questo aspetto peculiare del Remake si ripercuote in maniera positiva anche in Crisis Core Final Fantasy VII Reunion. Non è un caso se una delle scene più potenti tra Zack e Aerith è quando si guardano dritti negli occhi dopo che la fioraia di Midgar ha confessato di avere paura dei Soldier.

Il rapporto avanza, con i due che si stuzzicano e, soprattutto, si confortano. E qui è importante quanto detto prima: non serve per forza un bacio per capire che il loro è un amore vero.

Quando Aerith, senza dire nulla, abbraccia da dietro il Soldier affranto per il suo mentore o quando, nei panni di Zack, girovaghiamo tra i bassifondi di Midgar per cercare oggetti utili per costruire un carretto di fiori: quelle sono scene che danno grande significato al rapporto tra i due.

Ad accentuare il romanticismo di questo rapporto è la tragica fine che attende entrambi, già conosciuta da chi ha giocato il prequel o lo stesso Final Fantasy VII. Ecco perché il loro ottimistico saluto sulla soglia della chiesa prima della missione finale di Crisis Core fa stringere la gola.

Come si colloca Crisis Core Final Fantasy VII Reunion

Crisis Core Final Fantasy VII Reunion finisce allo stesso modo del gioco originale del 2007, ossia con la morte di Zack, stremato dopo essere sopravvissuto a orde di decine e decine di nemici pur di tornare da Aerith. D’altronde, è il sentimento a spingere il 1st Soldier nelle sue imprese, letteralmente. Il sistema OMD su cui si fonda il combat system riesce bene a traslare in meccanica di gioco il carattere empatico e altruista di Zack.

Chiusa la parentesi sul sistema OMD, la conclusione invariata di Crisis Core Final Fantasy VII Reunion potrebbe gettare in confusione chi ha giocato a Final Fantasy VII nelle sue due differenti versioni. Come è ormai noto, il capitolo 18 del Remake fa intendere che le vicende di Rebirth prenderanno un’altra piega rispetto a quelle originali del 1997. Ma se in Reunion Zack muore come fa a comparire nel Remake? O ancora, se Zack sopravvivesse, come si andrebbe a sviluppare l’intera trama di Final Fantasy VII? Per tale ragione la tesi sulle realtà parallele sembra la più papabile. Ma occorrerà aspettare Rebirth, previsto tra fine 2023 e inizio 2024, per avere un’idea più concreta.

Quel che è certo è che Crisis Core Final Fantasy VII Reunion è un’esperienza obbligatoria per chi ha conosciuto l’universo di Final Fantasy VII con il Remake e non il gioco originale, in quanto il personaggio di Zack ha un ruolo cruciale nell’intero ecosistema narrativo. Probabilmente chi ha letto fin qui o non ha paura degli spoiler o ha già giocato ai titoli qui menzionati, ma vista la nutrita schiera di fan che sta catturando la nuova scia intrapresa da Kitase, Nomura e Nojima in Final Fantasy VII è bene diffondere il verbo. Del resto, il remake/remaster è nato proprio con questo proposito.

Lorena Rao
Deputy Editor, o direttigre se preferite, assieme a Luca Marinelli Brambilla. Scrivo su Stay Nerd dal 2017, per cui prendere parte delle redini è un’enorme responsabilità, perché Stay Nerd è un portale che punta a stimolare riflessioni e analisi trasversali sulla cultura pop a 360° tramite un’offerta editoriale più lenta e ragionata, svincolata dalle dure regole dell’internet che penalizzano la qualità. Il mio pane quotidiano sono i videogiochi, soprattutto di stampo storico. Probabilmente lo sapete già se ascoltate il nostro podcast Gaming Wildlife!