Quest’anno tocca a EA aprire le danze della più grande fiera del settore del mondo ed è stata una conferenza dai ritmi altalenanti ma state tranquilli, si sono fatti perdonare mostrando un sacco di giochi.

Si parte con la solita sviolinata di venti minuti che fa già intuire il ritmo della conferenza, ma dopo qualche dato del quale sinceramente ci interessa poco si comincia a parlare di giochi, ed ecco che appare il primo pezzo da novanta: Battlefield 1.

EA si è fatta aiutare dalla community, con molti Youtuber famosi apparsi in un video dove spiegano perché amano questo gioco e cosa ne migliorerebbero. Numeri da capogiro, più di 20 milioni di giocatori online e questo successo si merita un ottimo supporto post-lancio.

Sono stati presentati i nuovi contenuti con un DLC ambientato durante la campagna russa, a giugno uscirà “in the name of the Tsar” con 6 nuove mappe, nuovi soldati e modalità più competitive, infatti alcune delle mappe rilasciate saranno più piccole per favorire gli scontri tra giocatori.

Previsti inoltre altri contenuti minori con mappe e mezzi scaglionati fino alla fine dell’anno.

Sul palco è stato presentato anche il nuovo capitolo di Madden, qui in europa non ha un grande seguito ma in USA lo zoccolo duro è ancora molto forte e EA ci punta molto.

Grandi novità per questo nuovo capitolo, tra cui l’inserimento della modalità carriera a giocatore singolo (un po’ come quella di Hunter su FIFA17) che promette di seguire il proprio personaggio dagli inizi all’arrivo in NFL e ai big money.

Successivamente sul palco è stato chiamato anche Josef Fares che con la sua parlata alla Niko Bellic ha presentato il suo A Way Out.

Il nuovo titolo dei Hazelight, sviluppatori dell’indie pluri premiato Brothers: A tale fo Two Sons, promette scintille con una particolare rivisitazione del co-op in locale. In questo gioco si controlleranno due detenuti (Leo e Vincent) che stanno pianificando una rocambolesca fuga dal carcere nel quale sono richiusi. Il gioco sarà esclusivamente in multiplayer e sarà giocabile con un amico sia online che in locale. In entrambi i casi però avremmo sempre sott’occhio la visuale di entrambi i personaggi tramite uno split screen che sostanzialmente ci accompagnerà per tutta l’avventura, tranne ovviamente quando i due protagonisti saranno molto vicini tra loro. Si sono visti momenti in cui un personaggio è all’interno di una cut-scene e l’altro segue la scena da una balaustra rialzata e nel mentre è possibile andare avanti con la storia, camminare ed esaminare o interagire con gli npc.

Sicuramente molto interessante, sia perché è la seconda opera di Josef Fares sia perché  non sembra affatto un indie, ma una produzione ben più grossa.

Ovviamente sul palco poteva mancare Fifa18? No e preciso come un orologio svizzero ha fatto la sua comparsa con il roster aggiornato, Frostbite usato sempre meglio dagli sviluppatori (Cristiano Ronaldo, testimonal del gioco, è praticamente identico), modalità The Journey rivisitata e potenziata (di fatto sarà il sequel della storia). Presente in fiera anche la versione Switch sviluppata da EA Romania, che non è stata nemmeno menzionata sul palco. 1080p in dock, 720p in portatile e multiplayer in locale, non utilizza il Frostbite che secondo gli sviluppatori è un po’troppo per la nuova console Nintendo. Vedremo se riuscirà a mantenere il dominio su PES acquisito negli anni.

Cambio di palco e cambio di genere, presentato un nuovo capitolo di Need For Speed chiamato Need For Speed Payback.

A questo giro i richiami a Fast&Furious sono evidenti fin dal primo minuto ma nel complesso il gioco promette davvero bene, anche grazie alla customizzazione delle auto, che potranno anche essere trovate abbandonate e semi distrutte in giro per il mondo di gioco e riportate a nuova vita con un sistema di personalizzazione e messa a punto che fa ben sperare.

Il gioco, mosso con il solito potentissimo Frostbite è ai massimi livelli, textures e effetti sono sbalorditivi ma la mascella ci è caduta quando abbiamo visto che c’è molto più Burnout che Need4Speed nell’ultimo capitolo della saga. Incidenti col bullet-time, sportelli sverniciati e turbo in uscita di curva sembrano predominanti nel gameplay di questo nuovo capitolo e noi non possiamo che esserne felici.

E’ stato presentato anche il nuovo capitolo della storica saga cestistica made in EA, quell’NBA live che da molti anni ormai arranca sul mercato, schiacciato dal rivale 2k17. Peccato che si sia rivelato più moscio del previsto, con animazioni ancora non ben collegate fra loro al 100%, qualità grafica altalenante (LeBron era perfetto ma le espressioni erano poco pertinenti, ad esempio) e sarà dura per lui contro NBA 2K17, che ormai macina successi da anni.

A sorpresa sul palco è stato fatto vedere anche qualcosa di Anthem, nuova IP di Bioware della quale per saperne qualcosa dovremmo aspettare la conferenza Microsoft.

Le nostre informazioni ci indicano che si tratterà di un gioco a ambientazione futuristica e pochissimo altro, dato l’estremo riserbo di EA a riguardo. Si sono viste città in rovina e sommerse di vegetazione, alcuni animali giganti che sembravano molto aggressivi, alcune sezioni di video mostravano quella che sembrava un officina/fonderia ma non sapendo neppure se il protagonista è umano o androide EA ci ha lasciato davvero con l’acquolina in bocca, rimbalzando l’annuncio vero e proprio alla conferenza Microsoft. Esclusiva di peso in vista?

Poi, dopo un po’ di casino sul palco è arrivato lui, il pilastro della line-up di quest’anno made in EA, quello che tutti aspettavano e che qualcuno da deciso di spoilerare nel pomeriggio, infatti Star Wars Battlefront 2 è stato vittima di un leak alcune ore prima del reveal che ne svelava parte dei contenuti.

EA, probabilmente giocando in risposta, ha invece mostrato un altra parte del gioco, un 20vs20 preso da una pre-alpha che però già si mostrava interessante. Hanno trovato conferma in due rumors che dicevano che ci sarebbe stata una modalità single player vasta e ben fatta e che in questo gioco si sarebbero coperte tutte e tre le saghe cinematografiche.

Infatti, accantonando per un attimo la timeline ufficiale del franchise, EA farà si che ogni battaglia campale dei film sia possibile riviversela in questo gioco. Si sono visti tutti i personaggi più importanti, soprattutto degli ultimi film, con Ray contro Kylo-Ren mentre senza soluzione di continuità altri 40 giocatori contemporaneamente devastavano tutto ciò che c’è sulla mappa. Molto interessante anche la campagna creata ad hoc per il gioco, che promette di non essere il solito contentino per chi non gioca solo in multy.

In conclusione una conferenza appena sufficiente che ha mostrato i soliti nuovi capitoli dei suoi brand storici, nessuno aveva dubbi che rivelassero il trittico di sportivi e qualche altro gioco ma almeno per quel che riguarda una delle poche novità della lineup, Anthem, ci saremo aspettati di vedere qualcosa in più. Fifa si conferma un pezzo da 90 e gli appassionati non resteranno delusi, come per Madden e NBA. Star Wars non ci ha stupito sotto tutti i punti di vista ma ha comunque mostrato gran belle cose a schermo, caciarone al punto giusto senza essere troppo tecnico, per un paio di partite con gli amici senza pensieri con la marcia imperiale in sottofondo. Molto convincente invece Need4Speed che sembrerebbe avere l’anima di Burnout in mezzo alle linee di codice, il che non può che farci piacere.

Anthem non è giudicabile perché il materiale mostrato è troppo poco per esprimersi ma A Way Out ha risvegliato il nostro senso di ragno con trovate efficaci, una veste grafica all’altezza e un gameplay particolare, visto che di avventure di questo tipo da giocare in cooperazione non se ne vedono molte in giro. Staremo a vedere se le vendite di quest’anno daranno ragione a EA e ai suoi sviluppatori.

Marco Berri
Inciampato quasi per caso in una sala giochi in tenera età, il passaggio dal cabinato in sala giochi al pad non l'ha minimamente traumatizzato. Legge libri e fumetti, guarda film e serie tv ma soprattutto gioca a un sacco di videogiochi e ha una passione smodata per le console portatili. Ha diviso l'adolescenza tra i tavoli dei tornei di Magic e il campetto da basket sotto casa ma ora conduce una vita moderata a base di snack e alcolici, quando non mangia sushi in giro per le Tre Venezie con la fida morosa. PS: si bulla in giro dicendo che ha battuto il campione mondiale di Street Fighter 4