Un viaggio fantastico in un mondo desertico

Tolti i grossi titoli, quelli che attendevamo da tanto, troppo tempo, e novità interessanti come Cyberpunk 2077, tra i titoli più suggestivi non possiamo non menzionare Sable, un particolare adventure game che costituisce il progetto di debutto dello studio indipendente britannico Shedworks.

 

 

Il trailer di 1 minuto e 30 secondi non ci ha svelato granché sul genere e sulle potenzialità del gioco, ma senz’altro ci ha colpito per il modo seducente in cui ci è stato presentato.

L’incantevole e variegata palette di colori ci trasporta quasi all’interno di una graphic novel, con uno stile che ci ricorda anche in parte le animazioni dello Studio Ghibli, ed è in tal senso chiaro il messaggio degli sviluppatori, che vogliono catapultarci in questo viaggio della protagonista Sable in un pianeta sconosciuto, costituito da un deserto che sembra infinito e che lo stesso personaggio errante si trova a contemplare, nelle sequenze iniziali del trailer, su di una collinetta, prima di scendere in picchiata come una sorta di snowboardista, lasciandosi alle spalle una scia sabbiosa.

Un’atmosfera onirica e a tratti inquietanti, fatta di cimiteri ossuti di grandi creature, edifici nelle rocce, tra cui Sable si muove a bordo di un futuristico hover-bike.
Ma quanto sarà importante questo mezzo di locomozione ai fini del gioco? Probabilmente molto, e secondo alcune indiscrezioni sarà persino possibile personalizzarlo.
Quello che sarà nei fatti il gioco, anche e soprattutto a livello di gameplay, ovviamente non ci è ancora chiaro e non possiamo desumerlo del tutto da questo breve teaser, ma sappiamo che non ci saranno combattimenti di sorta e sarà impostato sull’esplorazione di questo pianeta da parte di Sable, in un viaggio fatto apparentemente di solitudine (un po’ come per la Kay di Sea of solitude), ma dove potrà incontrare e conoscere nuove persone (e questo nel trailer si vede).
Ci si potrà arrampicare sulle rocce che costituiscono buona parte del setting di gioco, e sembra proprio che Sable sia stato pianificato come un open world dove si potrà fare un po’ di tutto e spazierà dal platforming ai dialoghi a molto altro ancora.


Potrebbe rientrare in tutto questo anche l’aspetto del divino, siccome vediamo Sable entrare in una sorta di tempio e salire una scalinata che porta al cospetto di alcune grandi statue illuminate, che si trovano una vicina all’altra. Una sequenza peraltro davvero meravigliosa in termini di cromie.

L’intera soundtrack di Sable è stata realizzata da Japanese Breakfast, progetto musicale di Michelle Zauner di Little Big League, e le nostalgiche noti ascoltate nel trailer sembrano confermarci che si tratti della scelta giusta, riuscendo immediatamente a catapultarci in questo surreale mondo.

e3 2018 sable anteprima

Per ora le indicazioni forniteci non sono molte, ed il gioco è ancora in fase di sviluppo, ma sono tanti gli aspetti che hanno catturato il nostro interesse, soprattutto perché si propone di essere un titolo che mira dritto alle emozioni dell’utente, affrontando temi importanti come il viaggio, anche inteso come quello dentro di noi, e la ricerca del proprio posto nel mondo.

Sable purtroppo non ha ancora una data d’uscita, ma verrà distribuito, probabilmente entro il 2019, per il mercato PC e per Xbox.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.