In quel di Gamescom 2017 abbiamo avuto l’onore di partecipare a una conferenza stampa di Blizzard incentrata su Hearthstone, in occasione del recente lancio dell’espansione I Cavalieri del Trono di Ghiaccio. Volete scoprire di cosa si è parlato insieme a Jason Chayes, Production Director, e Ben Brode, Technical Designer del gioco? Bene, allora seguiteci nel nostro resoconto della presentazione.

Cosa ha ispirato i corti animati dedicati al gioco? E vedremo altri media coinvolti, come fumetti, ad esempio?

Jason Chayes: È un’ottima domanda e, intanto, sì, ci saranno anche fumetti. Ci ha ispirato, essenzialmente, lo spirito del gioco, che riteniamo sia vitale, caloroso, stravagante e ricco di fantasia. Volevamo catturare e restituire questo spirito con i nostri personaggi, ne arriveranno anche di altri, e saranno tutti rappresentativi di una fetta di Azeroth, in quanto a razze e attività.

Vedremo mai frammenti dei corti nel gioco? Quei personaggi diventeranno loro stessi delle carte?

Jason Chayes: A parte qualche rara eccezione, non lo sappiamo ancora, anche perché loro stessi giocano a Hearthstone, come me e te. Quindi non ne siamo sicuri, ma è ancora presto, in futuro chi può dirlo.

C’è un sacco di competizione dei giochi di carte, digitali e non. Come pensate che Hearthstone possa dare battaglia ai suoi competitor?

Ben Brode: Beh, innanzitutto lasciami dire che la competizione è molto stimolante, di per sé. Per quanto riguarda gli aspetti curati di Hearthstone, questi sono molti: la grafica, il sonoro, il sistema di carte, la sensazione di potenza che dona al giocatore. C’è un termine che usiamo per definire il gioco ed è “succoso”. Tutti i suoi pregi lo rendono “succoso”, e penso che questo sia il modo più iconico di presentarlo, sulla scena.

C’è qualche progetto di modalità 2 vs 2, una delle più richieste dalla community, magari in arrivo nel prossimo futuro?

Jason Chayes: Per ora no. Siamo consapevoli che il 2 vs 2 sia una delle richieste più frequenti e resistenti dalla community. Abbiamo già fatto qualche esperimento di modalità cooperativa o a più giocatori, con il Brawl, ma, a questo punto, non è ancora prevista una modalità 2 vs 2. Sicuramente è un’opzione che considereremo, non appena sentiremo di poter consegnare qualcosa di prezioso e divertente, ma per adesso ancora nessuna novità al riguardo.

Dall’espansione Knights of the Frozen Throne le partite si sono fatte in media più lunghe. Era un effetto che ricercavate?

Ben Brode: Non saprei. È bello che un gioco cambi e si evolva, con le varie espansioni. Credo sia quindi normale che le partite possano farsi leggermente più brevi o più lunghe, a patto che non diventino troppo più brevi o troppo più lunghe, cambiando l’essenza del gioco.

Siete soddisfatti del nuovo format del gioco, se così possiamo definirlo, che combina il rilascio di nuove carte con quello delle nuove avventure? Ci saranno altri cambi di rotta al riguardo?

Jason Chayes: La ragione per cui le abbiamo combinate in prima istanza era proprio che sentivamo quel certo richiamo dell’avventura, che contribuisce ad approfondire un gioco, con la sua lore e i suoi personaggi, ma volevamo anche introdurre nuove carte da scoprire e provare subito. Il responso è stato molto positivo e anche noi siamo molto soddisfatti, c’è voluto molto tempo per preparare un doppio rilascio del genere, quindi possiamo dire che Knights of the Frozen Throne è stato solo il primo passo in questa direzione, che perseguiremo con decisione.

Per quanto riguarda le carte degli Eroi, all’inizio erano acquistabili, poi sono arrivati quelle da sbloccare attraverso obiettivi particolari. In futuro, una di queste due opzioni prevarrà sull’altra, o continueranno di pari passo?

Jason Chayes: All’inizio, acquistarli era una buona aggiunta al gioco, visto che i giocatori erano curiosi di vedere diversi eroi, ognuno con la sua peculiare personalità. Ma si trattava anche di una cosiddetta “prima ondata”, e con il tempo abbiamo sentito più giusta la seconda opzione, quella degli eroi sbloccabili, che continua a essere quella verso cui tendiamo, anche per il futuro. Non escludiamo che ci saranno altri eroi acquistabili, ma per ora ci piace di più l’altro approccio. Ci saranno anche altre occasioni di ottenere eroi che sono stati disponibili in finestre limitate di tempo. Non sappiamo esattamente quando e come, ma stiamo cercando di rendere simili offerte più disponibili in generale.

Ci saranno altri eventi speciali, come il Midsummer Fire Festival?

Ben Brode: Sì, assolutamente. Ci è piaciuto moltissimo eventi come quello, o quello di Capodanno, o i Frost Festival. La sensazione, durante questi eventi, è che il gioco sia davvero unico e appassionante. Vogliamo decisamente organizzarne molti altri in futuro, e abbiamo anche tante nuove idee al riguardo!

Il lato sportivo di Hearthstone sta davvero crescendo bene, i tornei sono molto divertenti e appassionanti, eppure ci sono ancora alcuni aspetti spigolosi per la community di giocatori, come l’assenza di opzioni privilegiate che rendano più facile giocare e connettersi per un cosiddetto “tournament client”, azioni che ora richiedono molto tempo a tutti. C’è qualcosa che state progettando di fare al riguardo?

Jason Chayes: È vero che ci sono aspetti su cui dobbiamo lavorare e fare meglio, dal punto di vista dei tornei. Ci stiamo lavorando già in questo momento, in realtà, per rendere la connessione più accessibile e solida per tutti i giocatori. Non puntiamo comunque tanto a creare una “clientela” fissa, visto che vogliamo rendere Hearthstone più versatile possibile, per qualsiasi giocatore e in qualsiasi maniera si decida di giocare. Quindi, ribadisco, vogliamo e dobbiamo fare meglio, ci stiamo investendo molto tempo, ma puntiamo alla massima apertura.