Godzilla torna nuovamente sul grande schermo. Questa volta non è solo!

Il “MonsterVerse” di casa Warner Bros.Legendary Pictures torna a volgere l’obiettivo sul grande kaijū tanto amato e divenuto ormai icona della cultura mondiale. Questo secondo capitolo della serie, seguito del “Godzilla” diretto da Gareth Edwards nel 2014, rappresenta di fatto il terzo episodio dell’universo narrativo incentrato sul “Re dei Mostri” e sullo scimmione Kong dopo il lungometraggio del 2017 dedicato, appunto, al gorilla: “Kong: Skull Island” di Jordan Vogt-Roberts. Spartiacque tra i film delle origini dei due protagonisti e il già annunciato incontro/scontro previsto per il 2020 in “Godzilla vs. Kong”, l’ultimo lavoro di Michael Dougherty si è finalmente mostrato al pubblico con un corposo trailer al SDCC 2018, preceduto di qualche giorno da una breve clip condivisa sul suo profilo Instagram da Millie Bobby Brown (Undici in Stranger Things).

Un gigantesco e vivo universo

È proprio con la giovane attrice che si apre il trailer, la ragazza osserva atterrita l’avvicinarsi di una gigantesca nube scura, prima di una lunga serie di disastri destinati a colpire la terra durante tutto il film. Non mancano infatti altre scene che evidenziano il potere distruttivo che possono avere Godzilla e creature a lui simili. Il tutto prosegue mentre la voce narrante della dottoressa Emma Russell, interpretata da Vera Farmiga, ci introduce ad un universo molto più profondo di quello solo accennato nel “Godzilla” del 2014. Le stesse parole usate dall’enigmatico personaggio non sono casuali, un esempio su tutte è la scelta del termine mitologico “titani” che carica di interessanti significati l’origine e la stessa esistenza dei giganteschi mostri preistorici. Immagini divinizzate delle creature vengono rinvenute durante un’esplorazione sottomarina da parte dell’associazione M.O.N.A.R.C.H. che già abbiamo visto all’opera nei capitoli precedenti e, in particolare, nelle curiose campagne pubblicitarie di “Kong: Skull Island” e dello stesso “Godzilla: King of the Monsters” atte a testimoniare eventi di fondamentale importanza per l’universo narrativo fornendo documenti e informazioni su altri mostri. 

Amici e nemici

Le immancabili e splendide immagini di Godzilla che ruggisce e si erge minaccioso sono accompagnate in questo trailer da momenti dedicati ad altri personaggi già noti ai fan del mostruoso franchise. “Godzilla: King of the Monsters” promette molto a chi è cresciuto con le gesta di giganteschi pupazzi e che ora ha l’occasione di vederli prendere vita. Possiamo ammirare Mothra, kaijū della Toho secondo solo a Godzilla stesso, in un tenero momento con Millie Bobby Brown e durante una spettacolare dimostrazione della propria apertura alare. Fiamme e distruzione accompagnano invece la venuta di Rodan che spazza via interi palazzi con il solo spostamento d’aria provocato dal suo passaggio. La scena viene però rubata dalla nemesi di Godzilla, il mostro a tre teste King Ghidorah viene mostrato per pochi istanti ma tanti bastano a far divampare il desiderio di vederlo in azione.

Sul versante umano, oltre due sopracitate Brown e Farmiga, vedremo anche Sally Hawkins e Ken Watanabe riprendere i ruoli che avevano nella pellicola del 2014. 

 Aspettative e attesa

Tanta è la carne al fuoco per il ritorno del “Re dei Mostri” e per questa nuova americanizzazione della figura di Godzilla. Lo stesso titolo del lungometraggio richiama la versione adattata al mercato statunitense del primo film della fortunata saga “Godzilla”, dell’ormai lontano 1954. Il poco contenuto mostrato al SDCC risulta quantitativamente giusto, dosato per far salire l’acquolina in bocca e, allo stesso tempo, per non rivelare troppo del suo contenuto lasciando aperta la strada a possibili sorprese. Un primo assaggio gradito e decisamente ben voluto a cui, quasi sicuramente, si aggiungerà altro materiale durante l’anno che ci separa dalla release del film.

 “Godzilla: King of the Monsters” verrà distribuito nelle sale a partire da maggio 2019.

 

A cura di Davide Siepe