Do we need another Hero?

Era nell’aria da un bel po’, e sapevamo che sarebbe successo: dopo ben cinque anni dalla sua ultima apparizione, Activision rispolvera il franchise più rock della sua scuderia e si appresta a sfornare il nuovo capitolo di Guitar Hero Live. Dopo l’orgia di rhythm game del primo decennio del 2000, Activision ha pensato di far calmare le acque per un po’, di aspettare che la maggior parte di coloro che avevano amato il gioco con le chitarrine di plastica invecchiasse e smettesse di giocare del tutto. In questa maniera una nuova generazione di videogiocatori si è formata, pronta per essere irretita dalla promessa di diventare dei veri rocker! E così, nel 2015 vedremo il nuovo capitolo Guitar Hero Live, che racchiude un sacco di promesse e forse potrebbe rappresentare il Guitar Hero definitivo. Lo aspettiamo al varco, ovviamente, ma per adesso non possiamo far altro che dare un’occhiata in giro, provare qualche amplificatore e al massimo chiedere il prezzo per quel pedale Overdrive che ci fa sanguinare le dita al solo pensiero…

guitar hero live anteprima

La potenza è niente senza controller

La prima, più palese e sicuramente più tangibile differenza con gli altri capitoli è il design del nuovo guitar controller. Guitar Hero (così come la sua controparte Rock Band) è stato sempre molto chiacchierato per le sue riproduzioni plasticose di chitarre reali, associate sempre a un particolare capitolo, tali da diventare dei veri e propri marchi distintivi. Ricordo la Gibson “Diavoletto” di GH 2 per PS2, diventata poi Explorer nella conversione per Xbox 360, la splendida (anche se un po’ buggata) Les Paul di GH3, per arrivare poi ai modelli avulsi dal contesto come l’ultimo GH 6 che sfoderava una chitarra quasi fantasy. Questi controller per quanto differenti nella forma erano praticamente gli stessi nella sostanza, sfoderando lo stesso layout e le stesse funzioni: cinque tasti colorati in fila in cima al manico, la Whammy Bar, il “plettro” e i tasti di rito come Start e Select. Questa configurazione era dettata ovviamente da esigenze di gameplay ed è stato il paradigma di tutti i Rhythm Game basati su strumenti finti. Storicamente parlando, possiamo solo inchinarci e ringraziare Harmonix (autori dei primi due Guitar Hero) per quello che hanno realizzato. In questa nuova iterazione, invece, ci troviamo di fronte a un punto di svolta, una sorta di rottura con quanto creato finora. Il nuovo controller sarà effettivamente nuovo, non solo nella forma, come si potrebbe immaginare, ma soprattutto nella sostanza, alterando alcuni aspetti tipici delle vecchie impostazioni per favorire così dei nuovi tweak nel gameplay.

guitar-hero-guitar-1

L’aspetto della nuova chitarra ricorda molto quello di Guitar Hero World Tour o GH 5, quasi un mashup tra un corpo che ricorda molto le forme di alcune Ibanez o Startocaster, e un manico lungo con la paletta Gibson Style. Le finiture sono in finto legno, eleganti quanto possono essere delle texture di plastica. Non possiamo ancora sbilanciarci sull’effettiva solidità della realizzazione perché non c’è data la possibilità di avere la chitarra tra le mani. Vediamo ora al pezzo forte della serata: il layout dei tasti. Qui le cose cambiano definitivamente, staccandosi completamente dai precedenti progetti, segnando una vera rinascita della serie. Riflettendoci bene, se vuoi fare un vero reboot di un franchise come Guitar Hero non puoi che iniziare dal suo controller, trasformandolo per creare un’esperienza di gioco nuova, che faccia avvicinare i nuovi giocatori e contemporaneamente titilli la curiosità di quelli più datati. Ed è quello che è stato fatto con questa nuova riedizione. Il bello di tutto ciò è che la modifica effettuata sembra davvero poca cosa, un’inezia, ma le sue ripercussioni sul gameplay, anche solo a pelle, saranno enormi.alt_1_guitar-hero-live-ps4-1147395.jpg

Il nuovo controller, infatti, metterà a disposizione del giocatore ben sei tasti, anziché i canonici cinque, e questi tasti saranno disposti su due file parallele da tre pulsanti, una superiore e un’inferiore. Cosa accade quindi mentre giochiamo? A livelli di difficoltà bassi, verranno usati solo i tre tasti superiori, disposti per essere solidali con le prime tre dita della mano, quelle che usiamo maggiormente e con cui abbiamo più dimestichezza. Le cose ovviamente si complicano quando affrontiamo il livello più alti di gioco, dove dovremo occuparci di sei tasti, da premere anche contemporaneamente, saltando da una fila all’altra.

hedd

Apparentemente sembra facile, perché comunque non saremo obbligati a spostare la mano e a perdere la posizione, ma in realtà, a mio avviso, questa nuova concezione rende il gioco più tecnico, più frenetico e più interessante, soprattutto per le posizioni che le dita prenderanno nel mimare gli accordi e per la difficoltà a eseguire lunghi a solo alternando fila superiore e fila inferiore. Non ci è dato esprimere nessun giudizio finora, ma possiamo solo constatare che questo piccolo cambiamento per il controller potrebbe essere un grande cambiamento per noi giocatori e che potremmo davvero trovarci di fronte a una nuova concezione di Guitar Hero completamente distaccata dalle precedenti.

Live, TV, Premium

La prima e più canonica modalità di gioco presente nel nuovo capitolo di GH è quella denominata Live. In questo frangente viene data estrema importanza alla carriera del giocatore come chitarrista solista di alcune band finte presenti nel gioco. Il succo e l’intento del gioco è come sempre di farvi entrare nel mondo della musica dal basso, dalle cantine, dalle feste degli amici, per arrivare poi a far parte di gruppi rock sempre più conosciuti e famosi che vi vogliono in formazione grazie alla vostra notorietà e bravura. Quindi concettualmente non c’è niente di nuovo rispetto alle edizioni precedenti… beh, quasi. Resta l’idea di sfondare nel mondo della musica, ma in questo caso la carriera solista è solista in tutti i sensi. Negli altri Guitar Hero portavate la vostra band al successo, mentre in questo caso siete voi stessi che impersonerete il successo, cambiando band a seconda della vostra bravura. Quindi, il gioco è molto più player-centrico rispetto a prima, mettendo davvero il giocatore sotto l’occhio di bue della notorietà. Questa impostazione poi, ha cambiato notevolmente anche l’aspetto grafico, ma di questo ne parleremo in seguito. La modalità Live è quella che vi permetterà di godervi la tracklist a difficoltà crescente, di guadagnare punti Hero e crescere nelle vostre skill e nei vostri power up (gli Hero Power che già avevamo visto in una certa misura su GH 6 e di cui ancora non sappiamo nulla…). È la modalità single player per eccellenza. Ma non è la sola. Anzi, questo è solo l’antipasto, perché premendo un apposito tasto sulla chitarra verrete proiettati nella dimensione GH TV, la nuova invenzione di Freestyle Games, quella che promette di tenervi incollati al gioco per anni… ed effettivamente potrebbe essere così.

guitar-hero

Questa modalità di gioco (e già questa denominazione sta un po’ stretta) vi permette di navigare decine di canali musicali, divisi per genere, in cui scegliere la canzone da suonare, per competere con altri utenti di tutto il globo. Inoltre potrete sbirciare chi sta suonando cosa e con quali risultati. È l’ennesima declinazione del single-multiplayer, dove gioco da solo in un universo frequentato da tanti altri giocatori, senza necessariamente competere, senza necessariamente collaborare, senza necessariamente essere multiplayer. A detta degli autori, siamo molto vicini concettualmente a quello che Destiny è stato per gli FPS… e non sappiamo se esserne contenti o terrorizzati. Certo il substrato su cui questo concetto è stato applicato è completamente diverso, quindi siamo convinti che vedremo dei risultati comunque diversi. Ve lo faremo sapere.

guitar hero live ante

GH TV ha però il vantaggio di offrire dei contenuti aggiuntivi più o meno gratuiti fin da subito, opportunamente divisi per categorie e generi e subito accessibili. Una sorta di Guitar Hero on demand, con decine di canzoni nuove, da giocare sia da solo che in gruppo. Il senso di provare questa modalità sta nel fatto che ogni traguardo che raggiungeremo (completare una canzone con cinque stelle, eseguire una determinata sequenza di note) ci donerà dei punti, che rappresenteranno la valuta in-game. Con questa valuta potremmo sbloccare un bel po’ di abbellimenti cosmetici per la nostra note highway (il manico della chitarre che ci mostra le note a schermo) o potenziamenti per i nostri Hero Power. Insomma, tutto è collegato e l’idea di giocare con uno scopo ci stuzzica non da poco. A questo aggiungiamo che manca ancora un ultimo tassello, il più intrigante e soprattutto quello che farà guadagnare i soldini positivi ad Activision. Stiamo parlando degli eventi Premium. Settimanalmente verranno presentati delle canzoni speciali, delle set-list a tema, che potranno essere giocate solo se si sono raggiunte alcune condizioni durante le partite in single player o in GH TV. Le propedeuticità per accedere al Premium varieranno di volta in volta e metteranno a dura prova le skill dei giocatori, ma per i più pigri esiste sempre la via più breve: quella del dio denaro. Infatti riscattando un po’ di moneta sonante (vera!) si potrà comprare l’accesso a questi concerti speciali. L’ottima soluzione sta nel fatto che viene comunque data una scelta: giocare fino alla morte per sbloccare il contenuto extra o pagare fino alla morte del portafoglio per accedervi comunque: la declinazione videoludica di una nuova concezione del libero arbitrio.

GHTV02

First Person Rhythm Game

Abbiamo accennato a come la resa grafica del gioco sia stata inglobata nel nuovo concept gamer-centrico. Infatti, dovete dimenticare tutte le vecchie direzioni artistiche, con personaggi inventati sempre più sopra le righe, con design e costumi estremi, senza nessuna aderenza alla realtà, ma anzi presi di sana pianta di un immaginario rock metal e conditi con effetti speciali. Abbandoniamo la vecchia concezione cartoonistica del rock e lanciamoci in qualcosa di quasi realistico. Infatti vedremo tutto attraverso gli occhi del chitarrista protagonista, attraverso i NOSTRI occhi. L’immersione nel gioco è immediata: con sequenze filmate in prima persona, vivremo i momenti del preconcerto nel backstage, tra roadie, compagni nervosi e groupie, mentre dietro le porte sentiamo le urla dei fan che ci agognano sul palco. È quasi magico l’ingresso della formazione mentre il vocio indistinto acquisisce la potenza squassante di un boato, mentre migliaia di persone strepitano per tutto lo stadio. E tutto questo è stato filmato in full motion video, come se fosse davvero un film.

huitar-hero-live

Ma non è finita qui: la band, il pubblico e tutto quello che ci circonda si comportano in maniera contesto-sensibile. In pratica, se suoniamo bene e siamo super rock, allora il gradimento del pubblico sarà alle stelle e gli altri membri del gruppo di faranno dei cenni di apprezzamento. Se però stiamo facendo un po’ schifo, allora saremo trafitti dagli sguardi di odio del bassista (che poi, come si permette, è solo un bassista…), dalle urla di disappunto del pubblico, fino alle reazioni fisiche con lancio di oggetti.
L’idea di una folla che reagisce alle nostre prestazioni è comunque una bella trovata, che ci mette al centro dell’azione, ci fa sentire come degli dei del rock (o come degli scarsoni che non sanno neanche mettere in piedi i tre accordi de La canzone del sole). Ancora non sappiamo molte cose di questo gioco, ma possiamo dire una cosa con una certa sicurezza: il ritorno di questo franchise corrisponde a un vero reboot che taglia i ponti con il passato, cercando in qualche modo di modernizzare un gameplay ormai avvizzito e soprattutto cercando di regalare un’esperienza di gioco vasta e accessibile sotto tanti punti di vista, bilanciando la corsa sfrenata al DLC con la premiazione delle effettive skill di un giocatore. A questo punto non ci resta che aspettare la sua pubblicazione in autunno e vedere quali sono i risultati ottenuti.

Keep Rocking!

Eugene Fitzherbert
Vittima del mio stesso cervello diversamente funzionante, gioco con le parole da quando ne avevo facoltà (con risultati inquietanti), coltivando la mia passione per tutto quello che poteva fare incazzare i miei genitori, fumetti e videogiochi. Con così tante console a disposizione ho deciso di affidarmi alla forza dell'amore. Invece della console war, sono diventato una console WHORE. A casa mia, complice la mia metà, si festeggia annualmente il Back To The Future Day, si collezionano tazze e t-shirt (di Star Wars e Zelda), si ascolta metal e si ride di tutto e tutti. 42.