E così dopo una lunga run, l’intero Massiccio Roccianera di Hearthstone si è reso finalmente disponibile, con l’ultima delle ale dei bastioni aperta proprio la scorsa settimana, e con il drago Nefarian ad attenderci alla fine dell’avventura. Come vi anticipammo qualche tempo fa, abbiamo atteso che tutti i capitoli dell’avventura fossero disponibili per darvi un giudizio più strutturato e completo, complice anche il fatto che il pregio più grande di questi pacchetti, oltre all’ovvia presenza di sfide e affini, è certamente dato dalle carte che si possono raggranellare sfidando i vari boss schierati sulla plancia da Blizzard. Ora che anche Nefarian è stato definitivamente battuto, e che ci siamo destreggiati tra nani, macchine più o meno infernali, demoni e draghi, siamo allora pronti a dirvi se vale o no la pena sborsare 21.99€ per questa seconda e lunga espansione. Carte alla mano, deck mescolati e…

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Quel che ci è piaciuto del Massiccio Roccianera è sicuramente la varietà con cui Blizzard ha caratterizzato le sue sfida. Nel corso dei 17 scontri sparpagliati per le varie ale dei bastioni quel che si respira è un concentrato di stile, che cerca di caratterizzare gli scontri in modo che essi, oltre all’ovvia progressione di difficoltà (invero non sempre bilanciatissima) offrano al giocatore anche dei pretesti per 214192_1aingegnarsi. I boss, infatti, con le loro abilità uniche e con set di carte a volte terribilmente lamer, riescono sempre a tenerci concentrati, con pochi momenti negativi e tanti istanti decisamente positivi. La maestria con cui Blizzard riesce, di volta in volta, ad escogitare situazioni ludiche pur restando ancorata ad un gioco di carte è francamente lodevole e, in occasione di questa seconda avventura, lascia ormai poco spazio alla concorrenza: la struttura delle avventure di Hearthstone ha un carattere unico, ed il fatto di avere a disposizione un universo, quello di Warcraft, con così tante situazioni, eroi, e luoghi da cui poter attingere, dona al prodotto un carattere eccezionale, che fa spiccare il prodotto sulla concorrenza… e non di poco.

Ma forse stiamo divagando, e già nella nostra “non-recensione” vi avevamo detto quanto, in fondo, la formula di Hearthstone fosse ormai sdoganata e collaudata. Se ci siamo presi del tempo è stato certamente per poter dare uno sguardo all’intero set di nuove carte ottenibili, complice l’attesa per una buona dose di draghi che, diciamolo subito, già stanno ottenendo un buon successo nei mazzi dei Paladini digitali. Le carte ottenute dal Massiccio Roccianera sono dunque 31, e per la precisione costituiscono di 8 comuni, 18 di classe e 5 leggendarie. La manovra di Blizzard, rispetto a Naxxramas è evidente: dare più spazio alle carte di classe, facendo si che si possano strutturare nuove “tipologie” di mazzi lasciando comunque ai giocatori una buona dose di fantasia. La cosa funziona, e le carte sono, anche stavolta, dotate di trucchi ed abilità interessanti, tali che alcune possono rivelarsi utili già nel corso della scalata dei bastioni. Ci sono carte che certamente faranno il loro corso, e magari arriveranno ad imporsi nella community solo nel corso dei prossimi mesi (magari in combutta con una nuova espansione che, a questo punto, dopo GvG, ci pare quanto mai doverosa).

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jpgMa ce ne sono alcune che “spaccano” già da ora e che sono parte del nuovo fervore della community di giocatore. Impossibile, ad esempio, non innamorarsi di robe come Thaurissan, una leggenda da 6 mana che riduce di 1 mana il costo delle carte nella nostra mano, e che anche dopo la sua morte lascia il valore delle carte inalterato! Ci sono poi Cromaggus, un drago da 8 mana che mette nelle mani del giocatore una copia di qualsiasi carta pescata, o il Cliente Torvo, che quando subisce danni invoca un proprio clone aiutandoci a riempire rapidamente il tavolo di gioco. E come Cromaggus, molti altri sono i draghi introdotti dal gioco che permettono, di fatto, di creare una nuova categoria di mazzi, similmente a quanto era successo per i robot introdotti in GvG. Questa è forse la novità più intrigante del Massiccio Roccianera anche se, per forza di cose, si tratta di quella più limitata in questo momento. Se Gnomi Vs Goblin costituisce, infatti, di un vero e proprio set di carte addizionale (oltre 120 sono le carte aggiunte dal set), i draghi offerti dal massiccio sono invero solo una manciata e permettono di creare qualcosa di degno solo ed esclusivamente per il mazzo Paladino, lasciando le altre classi a becco asciutto. Non proprio quello che ci aspettavamo insomma, ma a ben pensarci non sarebbe potuto poi essere diverso se si considera che 2 carte per classe sono un po’ pochine.

Rend_BlackhandCiò porta anche ad una considerazione: il prezzo. Com’è ovvio alcune carte del Massiccio diventeranno fondamentali e pertanto, non oggi, ma magari domani, alcuni giocatori potranno decidere di comprare l’espansione. Ma alcune carte, non tutte, il che rende l’avventura di Hearthstone, per quanto straordinariamente divertente e ben costruita, anche esosa. Non lo diciamo noi, è una semplice logica di compravendita data dal rapporto qualità/prezzo. Si ok lo standard con cui Blizzard confeziona i suoi lavori è sempre eccezionale ma Hearthstone è, e resta, un gioco di carte e sono le carte che si possono ottenere il fulcro del nostro interesse. Insomma, a nostro dire, e soprattutto in virtù di qualsivoglia forma di prova gratuita (cosa che invece avevamo particolarmente apprezzato in Naxxramas), il costo totale di 22 euro è un pochino troppo. Non esageratamente caro ma… onestamente caro. Vero è che si può comprare tutto a suon di gold, ma 3500 gold, almeno io, non li ho mai accumulati, perché nel corso dell’anno c’ho le mani bucate ed ogni 100 monete sento l’impulso irrefrenabile di acquistare bustine. Un pro, un vero pro, magari li accumula in una settimana ma i niubbi, i newcomer, i giocatori genuinamente occasionali che con Hearthstone comunque si divertono, e che forse sono il più della community (almeno la sua parte silenziosa e lontana dai forum), quella cifra non la vedrà mai e, onde non sentirsi il bambino sfigato dell’ora di pausa a scuola, dovrà sborsare. Che poi, a ben vedere, delle carte ottenute, probabilmente non se ne faranno quasi un cazzo… Ciò detto una nota a margine: Blizzard ma non pensi sia ora di darci qualcosa in più? La community ti ha già dato mille idee su come farci saltare dalla sedia e se possiamo permetterci te ne ricordiamo un paio: in primis basta con i dorsi delle carte a stagione finita. Per carità bellissimi ma penso che dopo un mese di bestemmie online potresti anche premiarmi con qualcosa in più. In secundis… ma una bella classe nuova?