10723647_10205230597230908_1650522310_nCiao Jessica! Prima di tutto, benvenuta su Stay Nerd. A proposito della moda dell’autodefinirsi nerd (e spesso sono le persone che si e no sanno cos’è il Trono di Spade), tu preferisci definirti nerd, geek o solo gamer?

Prima di tutto vorrei ringraziarvi di cuore per questa intervista, è un piacere essere tra voi!
Per quanto mi riguarda mi definisco in primis gamer, non ci sono dubbi. C’è sempre stata una grande diatriba sul significato esatto delle parole “nerd”/”geek” e con il passare del tempo sono entrambi diventati termini usati e stra-usati per definire praticamente ogni persona appassionata di fumetti, videogiochi, tecnologia ecc. Sinceramente non me la sento di collocarmi in nessuna delle due categorie.

10484743_10205230597030903_1544234733_nSul tema “donne gamer” si è scritto di tutto. Dall’accusa di essere troppo facilitate, (tanto che in alcuni paesi ci risulta che occorra dimostrare di essere veramente una donna per registrarsi con un avatar femminile in un mmorpg), alle situazioni di becero maschilismo e insulti finto-goliardici. Stando alla tua esperienza, alla fine, ad una ragazza che vuole iniziare a giocare online consiglieresti di registrarsi con un’identità femminile, maschile, o diresti che tanto non cambia nulla?

Registratevi come vi pare! Io ho sempre messo profili/nomi/avatar e via dicendo con identità femminile, ma uno è libero di fare ciò che vuole. Alla fine l’importante è che ci divertiamo noi e che noi stessi sappiamo chi siamo realmente.
Devo essere sincera, il discorso del gaming femminile è un po’ “osannato” in effetti. Semplicemente perché si pensa che non ci siano tante ragazze a giocare ai videogames e soprattutto che non siano forti o brave come gli uomini, quando invece credetemi, ce ne sono tantissime. Bisogna anche ammettere che è vero, a volte siamo facilitate perché veniamo messe su un “piedistallo” solo in quanto donne, ma questo fatto ha i suoi lati positivi così come ne ha di negativi. Io stessa, e questo accade tutt’ora, quando faccio qualche partita online, vengo insultata; oppure ho sentito spesso flame in cui si diceva che ho vinto dei tornei solo perché sono una donna e così via. Sapete cosa vi dico? Who cares! Divertitevi e basta, è questo ciò che conta.

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10721487_10205230607631168_294650493_nRimanendo sul multiplayer online, esiste un qualche tipo di giocatore che ti riesce a guastare il divertimento e se si c’è modo di riconoscerlo prima che sia troppo tardi?

ALLOOORA. Da dove comincio?!
Diciamo che ci sono tanti tipi di giocatori che non sopporto, penso che in pole position ci siano i camper (nabboni che non siete altro). Eddai ditemi che non danno fastidio pure a voi!! Magari anche con lo shotgun e l’invisibilità attiva, nascosti dietro l’angolo ad aspettarvi con tutta la loro mancanza di skill. E ricordate, tra il “camperare” e il mantenere la posizione sulla mappa c’è una bella differenza.
A seguire troviamo i carissimi lagganti, che neanche con 18 headshot muoiono e poi magicamente, quando finiamo le munizioni, gli bastano due spari per ucciderci (e farci bestemmiare ovviamente). Poi ci sono i traditori che iniziano a spararti addosso a caso, i deranker (chi ha giocato ad Halo 3 sa di cosa parlo), i quitter, quelli che cantano e urlano in cuffia e infine quelli che insultano a fine partita inviandoti messaggi privati pieni di rosic e astio.
Solitamente per riconoscerli basta vedere i primi 40 secondi in game! In tal caso, DISTRUGGETELI PESANTEMENTE.

Parlando di cose propriamente femminili, il tuo essere videogiocatrice, ti ha mai precluso una relazione amorosa? Come ben sai, di solito si dice il contrario, che sono le ragazze a limitare le passioni dei ragazzi… Nel mio caso non ci sono stati molti problemi considerando che io e il mio compagno ci siamo scelti anche per la nostra nerdaggine!

A me ha sempre aiutato questa cosa! Oltretutto ho il ragazzo che è un “platinatore” di quelli con la P maiuscola, meglio di così cosa potrei desiderare?
Non sarete tutti d’accordo ma, non potrei avere un compagno che non sia gamer almeno quanto me! Sarò un po’ superficiale forse, ma è una parte troppo importante del mio essere, e la voglio condividere con qualcuno di altrettanto appassionato .

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10726613_10205230597430913_878987340_nUltimamente abbiamo come l’impressione che il cinema ed i videogiochi stiano puntando molto sull’effetto nostalgia o revival. Hanno perfino riesumato il cagnaccio rognoso di Duck Hunt (quanti ricordi ç_ç) Fra l’altro ci risulta che anche tu ami molto alcuni giochi non proprio recentissimi, fra cui Gothic, e che non disdegni di rigiocarli tutt’oggi. Secondo te sono le ragazze ad essere più fedeli ad un gioco (o ad una serie) ed i ragazzi più attratti dalla novità e dalla grafica con prestazioni strepitose o è una questione puramente soggettiva? Io sono affezionatissima a dei giochi, anzi a 3 in croce e da quelli non mi scollo nemmeno con le cannonate! Uno di questi è la saga di Might&Magic ( ti prego non non dirci che non sai cos’è ç__ç).

Penso assolutamente che sia soggettivo. Dipende molto dal tipo di videogiocatore! Io sono molto nostalgica, adoro rigiocare ai vecchi titoli che mi hanno segnato l’infanzia. Vedi Monkey Island, Doom, Indiana Jones, Grim Fandango, Syberia e naturalmente, come tu hai detto, Gothic. Mi scende una lacrima solo a pensare a tutte le emozioni che mi hanno dato, sono parte della mia vita, del mio cuore, e mai ne usciranno. E ogni volta che li rigioco mi emozionano sempre allo stesso modo. Se un videogame non ha una storia coinvolgente, mi dispiace, ma non c’è grafica uberfiga che regga. Il rivivere l’infanzia, i più bei ricordi legati al passato, le risate e i pianti che tutti ci siamo fatti non potranno mai essere rimpiazzati con una grafica eccelsa.

Non mi picchiate, ma Might&Magic non lo conosco!! Dai, apprezzate la sincerità ahahah!

Dato il tuo folle amore per Borderlands, parliamo del protagonista più sexy del titolo. Claptrap: adorabile canaglia o essere che avresti voluto fare in mille pezzi se solo il gioco l’avesse permesso? Sai mi è capitato di regalare ad un amico una torta a forma di Claptrap per permettergli di pugnalarlo come aveva sempre desiderato, ma da allora ho sentito pareri contrastanti.

“SCALE?! NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!” cit. Claptrap. Ragazzi io lo ADORO. Già di suo Borderlands è un capolavoro, ma con Clap lo è ancora di più!
Ai tempi ero molto indecisa tra il tatuarmi Claptrap o il logo del gioco, alla fine optai per l’ultima ma è stata una scelta diffcile!
Penso non ci sia altro da aggiungere se non…VENITEMI A VEDERE!! STO BALLANDO, STO DANZANDOOO!

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Ora tocca al tuo lato da Cosplay: ai più importanti eventi italiani dedicati al videogame, come Lucca Comics&Games, Games Week, etc, si radunano milioni di appassionati, e ogni anno sempre di più con altrettanti cosplay. Parlaci della tua esperienza da cosplayer. Da cosa è partita? E che effetto ti fa incontrare i cosplay dei tuoi personaggi preferiti?

Lo ripeterò sempre all’infinito, io sono 80% gamer e 20% cosplayer. Si, mi piace tantissimo, mi diverto un mondo e credo sia una delle più belle forme d’arte mai esistite, ma preferisco giocare.
Questa passione è nata grazie ad una mia carissima amica, Paoletta. Ci siamo conosciute durante un torneo di Halo, nel 2009, e ogni tanto spizzicavo sul suo profilo facebook e vedevo queste sue bellissime foto in veste di personaggi di Star Wars, Star Trek, Resident Evil e così via. Mi aveva colpito tantissimo e così al Cartoomics 2013 ho fatto con lei il mio primo cosplay! Ho amato quell’esperienza e scoprire quel mondo in cui potevi “diventare” uno dei tuoi personaggi preferiti di sempre,be, priceless!
Cerco sempre di fare del mio meglio e ora che ho accanto Leon, che già conoscete bene, so di poter fare ancora di più!

10429004_10205230596150881_2002896998_nUn’aspirante videogiocatrice ti chiede un consiglio su come scegliere un videogame adatto a lei: cosa le rispondi?

Dipende dal suo carattere! Io, dato che sono cresciuta con Doom, preferirei partire con uno shooter bello violento, tipo Gears of War. Se per caso non fosse adatto a lei proporrei Fable. Mi sa proprio di gioco “da inizio”, non fraintendetemi, con questo intendo che è un gioco semplice, scorrevole, appassionante, divertente e un fottuto capolavoro. Lasciatemelo dire!!

Insomma,diciamo che prima vorrei capire che tipo di ragazza è, e poi darle dei buoni consigli.

C’è qualche opera artistica (fumetto, quadro, poesia, scultura etc), oltre i videogiochi, che ti ha colpito profondamente? Se si ti piacerebbe ritrovarla in un videogame?

In realtà è già successo. Sono sempre stata un’amante della storia dell’arte! E con Assassin’s Creed (il 2 e Brotherhood più che altro) mi sono ritrovata a visitare tutto ciò che avevo studiato e che mi aveva appassionato quando andavo a scuola! Arrampicarsi sulla cupola del Duomo a Firenze oppure ammirare gli affreschi e i dipinti dentro alle basiliche è stato davvero magnifico. Uno dei motivi per cui apprezzo questo titolo.

Chiudiamo con una domanda un po’ stronza: Sei una bella ragazza e si sa che questo basta e avanza per accusare qualcuna di avere successo solo per questo motivo. Ma secondo te, sinceramente, il tuo aspetto ti ha mai favorito (o penalizzato) in qualche attività? Oppure ritieni che ti sarebbe andato tutto allo stesso modo anche se fossi stata alta 1.20 per 140kg, con un grosso porro peloso sul naso e l’alopecia? 

Si, sicuramente il mio aspetto mi ha aiutata in certe occasioni, sarebbe da ipocriti negarlo. Ricordate però una cosa: la bellezza può darti una spinta verso i tuoi obiettivi, se poi però hai solo quella e di concreto nient’altro allora tanto lontano non si va, o almeno, diciamo che io la penso così!

A cura di Stefania Pizzolante e Giulia Pedata.

Stefania Pizzolante
Architetto quando ci riesce, geek a tempo pieno (e da ben prima che si conoscesse questo termine), figlia di dungeon keeper (è bello essere cattivi), super mario bros, della mitica "scatola rossa" e del grv fatto ancora con le spade in materassino, il tutto con l'aggiunta delle conseguenze nefaste dell'incontro con il dolce forno in tenera età. Il risultato è che oltre a progettare dungeon architetta nuovi modi per far ingrassare amici e conoscenti e sfidare le leggi della fisica con qualche nuova creazione.