In occasione della fiera cosentina Le Strade del Paesaggio, abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con Marco Rincione e Francesco Chiappara in arte “Prenzy”, autori di #Like4Like, graphic novel edita da Shockdom che esplora il mondo dei social e, appunto, dei like.
I due artisti hanno risposto con grande cordialità a tutte le nostre domande.

Vi facciamo i complimenti per #Like4Like, che noi abbiamo anche recensito. Presentatecelo un po’ voi.

Rincione: #Like4Like è un’opera assai difficile da presentare. Parla molto di noi da vicino, cerca di analizzare il mondo social che viviamo oggi ponendosi un’ipotesi: cosa accadrebbe se i nostri like, i nostri post, fossero giorni della nostra vita, giorni che guadagniamo o che diamo via e se questi stessi like fossero i nostri stessi soldi? Se la ricchezza e il tempo della nostra vita fosse misurabile in like? A queste domande non diamo una risposta, ma abbiamo cercato di immaginare tre storie diverse, di personaggi calati in questo contesto e quindi è venuto fuori un racconto molto simile a situazioni che viviamo noi stessi nel presente, che ci sembra appartenere a un futuro distopico ma che in realtà non è così lontano.

E per quanto riguarda la realizzazione grafica di questo progetto?

Prenzy: Con Shockdom ho la fortuna di essere molto libero, e cerco di sfruttare questa libertà che mi viene data. In questo caso ho ripreso la sperimentazione artistica che avevo iniziato in 666 ponendo lo stile al servizio della storia; ho cercato di fondere testo e immagine. Lavoro che ho fatto a stretto contatto con Marco. Ho usato anche tecniche miste, sia tradizionali che digitali.

Questa è una storia fortemente ripresa dall’attualità. Come autori voi guardate molto alla realtà come fonte di ispirazione, fonte di storie o di referenze grafiche?

Rincione: In particolare questo fumetto è molto ispirato al contenuto social che ci bombarda ogni giorno, e questa è stata la bibliografia principale alla quale ci siamo ispirati per la realizzazione. Io ho pensato di rivolgermi a Prenzy perché ha un occhio particolare per questo tipo di contenuti e magari conosce aspetti del mondo di internet che a me sfuggono. Infatti mi ha dato anche una mano nel proporre i contenuti nel modo giusto.

Quindi più che la realtà, l’ispirazione viene da questa nuova forma di realtà che è costituita dai social?

Rincione: Sì, è un livello un po’ parallelo, non una realtà virtuale ma un altro piano della realtà, in cui noi siamo un po’ diversi da quelli che siamo in carne e ossa.

Marco, tu ci raccontavi che voi l’avete concepita parecchio tempo fa, ma nel frattempo che è stata realizzata è diventata molto più attuale.

Rincione: Sì, perché la prima versione era un racconto in prosa che avevo scritto nel 2015. Poi avendo cominciato a fare fumetti con Giulio (Rincione, n.d.r.) e dopo la collaborazione con Prenzy su Noumeno #3 ho pensato di trasformare questo racconto in un fumetto. Nel frattempo è uscita tanta roba e abbiamo dovuto cambiare alcune cose per renderlo attuale, perché il mondo di Internet si trasforma velocemente.

Quindi le referenze grafiche sono proprio dinamiche social. Come funziona questo tipo di referenza, anche a livello grafico?

Prenzy: A livello grafico io ho guardato un po’ di tutto, qualsiasi tipo di forma artistica anche roba che non c’entrava niente. Per questo tipo di fumetto volevo cercare delle immagini che fossero più crude e nette. Ho sperimentato inizialmente un tipo di colorazione che non era nelle mie corde, quindi ho studiato molto, ho guardato un sacco di pittori contemporanei, e questa era una cosa che prima non mi affascinava particolarmente, ma poi ho scoperto un tipo di approccio differente che è anche fotografico. Pur senza abbandonare il mio stile grottesco e morbido, ho cercato di fonderli in qualche modo. In alcune scene lasciavo prevalere il lato grottesco e caricaturale.

Quanto è importante la filosofia di una storia per l’autore e per il disegnatore?

Rincione: Non so quanta filosofia ci sia dietro #Like4Like. Penso che sia importante una buona osservazione della realtà che ci circonda e cercare di cambiare continuamente il punto di vista, di vederla da altre prospettive e ho provato a farlo attraverso #Like4Like, con gli occhi di Withney che è la protagonista del primo racconto e con gli altri protagonisti che si trovano in situazioni molto diverse e che non rispecchiano il mio, cercando di capire che ognuno di noi ha le sue esigenze e persegue il proprio obiettivo in un modo o nell’altro. E nel caso del fumetto è ottenere like.

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Quanto c’è di provocatorio? Avete cercato di scuotere il pubblico?

Rincione: Io non voglio dire che la vita sui social sia sbagliata o che prendere un like sia moralmente offensivo. Più che scuotere c’è la voglia di osservare e di comprendere meglio che cosa ci sta succedendo oggi, e dare un senso al nostro comportamento social di questi tempi.
Sembra un po’ un argomento tabù. Il famoso “non lo faccio per i like, non li voglio”. In realtà, io e Prenzy lo vogliamo mettere in chiaro: lo facciamo per i like; io e lui vi vogliamo per i like.

Prenzy: Sembra quasi che dei like non se ne parli, come se fosse un argomento imbarazzante, ma in realtà fa parte della nostra vita, quindi perché non parlarne? Mi è capitato di leggere qualche recensione sul fumetto, e molti volevano sottolineare questo fatto dell’importanza del like nella vita quotidiana.

Progetti futuri in uscita?

Prenzy: In uscita per me c’è Battaglia, Lo Stalliere per l’editoriale Cosmo, poi a Lucca l’antologia di una storia raccolta in volumi per Bugs Comics, che sarà una piccola storia di Gangster.

Rincione: Io ho Groucho con Giulio, ed a ottobre esce Vite di Carta sempre con Giulio. A Lucca esce il Caso delle Onde sempre nella collana Prima, disegnato da Jessica Cioffi.