Hasta siempre Compagno Mewtwo

Il nome Mewtwo è noto a tutti voi, signore e signori. Lo conoscete in base a quello che la propaganda degli allenatori vi ha voluto far credere. Un terrorista, un pluriomicida, rapitore e ricercatore genetico non autorizzato. Ma è davvero così? La verità è tuttavia ben diversa.

Il nostro nobile assistito non è altro che un combattente per la libertà. Un rivoluzionario, il cui unico desidero è quello di poter liberare il suo popolo dal giogo degli allenatori. Umani, deboli creature che per riuscire a sconfiggerlo hanno inventato mezzi di detenzione noti come Masterball e che non hanno esitato a costringerlo a combattere contro i suoi simili collaborazionisti.

Ma oggi vi dimostreremo come questo Pokémon sia in realtà il vero volto della sua stirpe, molto più di servi del potere come Pikachu ed Eevee. E come lui stesso ci ordina di dirvi, grazie ai suoi poteri telepatici, oggi è il giorno in cui voi deboli umani comprenderete la verità. Che solo la libertà della superiore razza Pokémon potrà rendere il mondo un posto migliore.

Mewtwo

Il nostro assistito è stato chiamato mostro. La realtà è che egli non è altro che un parto degli esseri umani, una loro creazione destinata a scopi non ancora chiariti nonostante le numerose indagini dell’Interpol e le rogatorie internazionali che hanno coinvolto Kanto e Alola.

Poco si sa degli scopi reali del suo creatore, il misterioso Dr. Fuji, reo di aver realizzato studi di clonazione e di alterazione del DNA per torturare innumerevoli Pokémon innocenti. Ma quello che sappiamo per certo è che i suoi esperimenti furono foraggiati da una nota organizzazione criminale, il Team Rocket. Non ci è dato sapere quali orribili perversioni Mewtwo abbia subito in quel laboratorio. Certo fu che l’esperienza patita dovette essere una delle molle che lo spronarono a utilizzare i suoi metodi, ingiustamente tacciati di “terrorismo”.

E noi qui neghiamo tale accusa. Tutto ciò che fece Mewtwo nel corso dei suoi anni non fu mai rivolto contro i civili, umani o Pokémon che fossero. Il laboratorio fatto esplodere era a chiaro uso militare. Appare ovvio che lo scopo ultimo fosse quello del controllo totale del mondo attraverso i Pokémon. Obiettivo sventato proprio per la ribellione del nostro assistito.

Gli sciocchi e deboli umani devono sono essergli grati per questo!

Mewtwo

Eppure proprio come conseguenza alla distruzione di quel depravato luogo che fu il Laboratorio dell’Isola Cannella, giunse l’accuse più infamante al prode Mewtwo: quella di aver collaborato e sconfitto diversi fratelli Pokémon agli ordini di Giovanni, nota figura di malavitoso.

In realtà siamo in grado di fornire a lorsignori le prove incontrovertibili che il nostro assistito stava agendo sotto copertura. Lo scopo era quello di sfruttare il suddetto criminale per acquisire esperienza e livellare! Una volta raggiunto il livello 70 il nostro condottiero fu un grado di lasciare il suo terribile aguzzino, distruggendo al contempo la sua base.

Che Mewtwo abbia fatto del bene è innegabile. Per ben due volte le sue azioni sono state necessarie per infliggere danni senza pari al Team Rocket. Molto più di quanto l’agente della polizia internazionale Bellocchio possa dire di aver fatto in tanti anni di servizio. Ci sono persone che sostengono che queste organizzazioni non siano poi così pericolose, poiché la loro sconfitta è merito di ragazzini di undici anni. Ma è questo il grosso errore che commettono gli umani, esseri privi della logica dei possenti signori Pokémon. Specie quelli di Tipo Psico. L’organizzazione malavitosa nota come Team Rocket poté subire una grave sconfitta proprio grazie all’intervento del comandante Mewtwo! Le sue azioni prepararono il campo a quelle degli allenatori di Kanto.

Il contatto con gli umani concesse al nostro assistito di comprendere la sua vera vocazione. Aiutare i pokémon, far sì che la loro stirpe superiore potesse finalmente ottenere la libertà dai deboli allenatori. Era il primo seme della rivoluzione. Ma sapete come noi che non esiste rivoluzione senza sangue.

Il mondo si basa sullo sfruttamento dei Pokémon. Non basta che essi producano energia, costituiscano il combustibile fossile come avviene a Galar, siano sfruttati come mezzo di trasporto e di passatempo in quelle ridicole Gare Pokémon. Essi vengono costretti a vivere rinchiusi in quei minuscoli cubicoli noti come Pokéball, con la possibilità di uscire solo per lottare tra loro. Ma ciò che fece davvero infuriare Mewtwo fu la scoperta dei traffici illegali del Team Rocket: code di Slowpoke! Avete capito bene! Degli innocenti Slowpoke mutilati per puro piacere!

Mewtwo

Per questo Mewtwo dovette rapire un’infermiera da un Centro Pokémon, perché fosse il suo contatto con il mondo esterno. Un mondo che nei suoi progetti sarebbe diventato migliore grazie alla sua guida.

Il passo successivo fu quello di chiamare a sé quegli sfruttatori umani noti come allenatori. Il nostro comandante ne selezionò alcuni e riuscì anche a dare la libertà ai Pokémon barbaramente schiavizzati da costoro. Ma niente può far più paura della libertà, portando gli affrancati fratelli di Mewtwo a lottare contro i simili che il nostro condottiero aveva accolto nella sua dimora. Che poi li avesse creati lui, replicando quei crudeli esperimenti a cui era stato sottoposto nella sua infanzia sono dettagli.

Di fronte alla scelta del suo popolo di non essere liberato, il compagno Mewtwo fece l’unica cosa saggia: decise di andarsene e ritirarsi in solitudine. Inizialmente cercò la pace nella Grotta Celeste, ma le continue visite degli allenatori presto lo irritarono. Decise così di andarsene con quanti vollero seguirlo, fondando la propria comunità utopica. E qui avrebbe vissuto a lungo e in pace se non fosse stato per i tentativi del Team Rocket prima e della Polizia Internazionale di catturarlo.

Mewtwo

I successivi attacchi portati dal nostro assistito alle sedi del Team Rocket, inclusi i suoi resort e i suoi casinò, furono solo un gesto di rappresaglia. Come dice sempre la Resistenza Pokémon “Gli umani hanno iniziato la guerra, ma sarà il Compagno Mewtwo a porvi fine”.

Hanno fatto molto discutere le sue azioni nei confronti dei Centri Pokémon. L’incidente accorso al centro di Libecciopoli ha fatto molto discutere, portando l’opinione pubblica contro di lui. Ma vogliamo ricordarvi che in primo luogo la città è nota per essere un centro di scavo minerario e di estrazione di combustibili fossili. Questo fa del suo centro Pokémon, frequentato per lo più da operai umani delle Industrie Minerarie Rafan, un obiettivo statale e, di conseguenza, militare.

Oggi Mewtwo si è dato alla fuga. Il suo scopo è scappare dai numerosi mandati di estradizione che sono stati spiccati su di lui (ben otto, al momento attuale). Negli anni ha ricevuto l’appoggio di molte figure di intellettuali progressisti, come N, a sua volta desideroso di liberare i Pokémon dal giogo umano, e da AZ, che come lui conosce il dolore di essere separato dai propri amici e la follia di certi esperimenti genetici.

Oggi chiediamo a tutti voi di giudicare liberamente l’operato di questo Pokémon. Di togliervi il paraocchi imposto dalle vostre Leghe locali e accettare la realtà. Che il mondo non sarà mai un posto migliore finché a governarlo non ci saranno i migliori. E questo Mewtwo lo sa.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.