Finalmente approda su Netflix My Hero Academia: Hero Rising, l’attesissimo secondo film dell’incredibile opera di Kohei Horikoshi

Arriva finalmente in Italia, il tanto atteso film con protagonisti gli Heroes più famosi degli anime. Dopo un anno complicatissimo che ha visto il ritiro del Hero numero All Might, i giovani studenti del liceo Yuuei, alle prese con una nuova iniziativa scolastica, dovranno prendere decisioni estreme per salvare la situazione contro villain spietati: My Hero Academia: Hero Rising (su Netflix dal 24 Dicembre).

Il film parte subito su una piccolissima isola abitata da poco più di 1000 anime. I ragazzi della 1-A, stanziati lì durante le vacanze scolastiche, hanno messo in piedi, per via di una iniziativa scolastica, una piccola agenzia supereroistica per aiutare la popolazione locale. Le giornate sono tranquille, e la vita scorrere placida calma. Nulla può realmente impensierire Deku e i suoi compagni.
Tutto cambierà, ovviamente, con l’arrivo di un gruppo di pericolosissimi villain desiderosi di mettere in atto un piano diabolico.

La narrazione di Hero Rising è spedita, dinamica, e, contrariamente al primo film, segue un evoluzione costante e ben gestita durante lo sviluppo dello script. I ragazzi dello Yuuei sono tutti quanti messi in mostra e, nonostante alcuni, com’è giusto che sia, risaltino più di altri, tutti sono degnati di un minutaggio interessante.

L’opera di Horikoshi, infatti, è sempre stata caratterizzata dalla capacità di non essere Midoriya-centrica, ma in grado di dare il giusto risalto agli altri eroi della sua classe. In Heroes Rising accade proprio questo. Tutti i  ragazzi sono fondamentali, ognuno riesce a dare il proprio contributo e donando ampio respiro ad una narrazione che diventa sempre più incandescente frame dopo frame.

Ovviamente, come ogni opera che si rispetti, gli eroi devono essere fronteggiati dalle nemesi giuste e all’altezza delle aspettative. Nine (l’antagonista dell’opera) e i suoi scagnozzi, fortunatamente, rispettano questi standard, confermando quanto di buono fatto dal maestro Horikoshi con l’Unione dei Villain. I nemici di questo film sono tutti caratterizzati degnamente, con un character desing di primissimo ordine. Chimera (suo lacchè) ruba la scena un po’ a tutti, ma il leader dell’organizzazione mantiene comunque la sua fascinazione.

Nine è un nemico diverso da quelli visti sino ad ora (nonostante alcuni cliché, ma accettabili). È calmo, pacato, sociopatico quanto basta e dai modi distaccati e freddi. Gli piace studiare il proprio avversario e, salvo rari casi, non arriva mai al punto di rottura. Per molti aspetti ricorda una forma embrionale di All for One (ma con meno eleganza e voglia di genocidio), e senza dubbio i rimandi sono numerosi e voluti e anche se il tutto avviene sotto il sole, riesce ad arrivare al cuore dello spettatore, finendo per ottenere un’ovazione generale.

my hero netlifx

Netflix, conscia del fenomeno My Hero Academia, ha deciso saggiamente di portare sulla propria piattaforma questa produzione e, nonostante l’anno di ritardo, per tutti i fan dell’anime e del manga sembrerà non essere passato nemmeno un singolo minuto dall’ultimo scontro con Overhaul.
Con Heroes Rising, anche le  tavole realizzate dai collaboratori di Horikoshi sono di pregevole fattura, il tratto del mangaka resta inalterato e lo studio di animazione Bones mantiene un livello qualitativo fuori da ogni criterio logico.
Le animazioni di Heroes Rising sono eccezionali, pulite e mai confusionarie, nonostante alcune dinamiche della trama ci portino ad avere numerosi elementi sullo schermo. I combattimenti sono tutti di prim’ordine e, la risoluzione finale, mantiene intatto il livello visto sino a quel momento.

Piccola nota a margine, evitando qualsiasi spoiler, fate particolare attenzione alla colonna sonora dello scontro finale, non saremo responsabili delle lacrime che incorniceranno il vostro viso.

Netflix cala l’asso con My Hero Academia: Heroes Rising, facendoci un regalo memorabile per Natale. Il secondo film tratto dall’opera di Kohei Horikoshi resta sullo stesso livello dell’anime visto fino ad ora, mostrandoci i ragazzi del liceo Yuuei in grande spolvero. Lo sviluppo dello storyboard è coerente e incalzante, nonostante alcune motivazioni del main villain siano rivedibili. Gli antagonisti sono affascinanti e riescono a giocarsela ad armi pari con i ragazzi della 1-A che abbiamo tanto amato in questi anni. Bones, come al solito, si rivela essere uno degli studi più importanti del mondo e, con il combattimento finale, ci dona gli ennesimi attimi da pelle d’oca provati durante gli ultimi archi narrativi.
Cercavate il regalo perfetto per Natale? Netflix, con My Hero Academia: Heroes Rising, è riuscita nell’impresa, donandoci una piccola perla dell’animazione contemporanea.
PLUS ULTRA!

Leonardo Diofebo
Classe '95, nato a Roma dove si laurea in scienze della comunicazione. Cresciuto tra le pellicole di Tim Burton e Martin Scorsese, passa la vita recensendo serie TV e film, sia sul web che dietro un microfono. Dopo la magistrale in giornalismo proverà a evocare un Grande Antico per incontrare uno dei suoi idoli: H. P. Lovecraft.