Da un ninja biondo… Ad un altro

Tempi di transizione, per il mondo di Naruto. Il manga di è concluso ormai ben quattro anni fa, eppure la creatura di Masashi Kishimoto non smette di far parlare di sé. Nell’ultimo periodo è stato al centro di svariate iniziative, adattamenti per il cinema e per la televisione, romanzi, edizioni in formato digitale e videogiochi. In particolare, questo è stato il fronte che l’ha visto più impegnato. Su tutti ha troneggiato ovviamente Ultimate Ninja Storm 4, piccolo capolavoro videoludico che, attraverso DLC e eventi speciali di varia natura, ha di fatto reso meno amara la conclusione dell’epopea celebrandola degnamente in ogni sua parte. In realtà, proprio l’ultimo, Road to Boruto (di cui noi abbiamo parlato), aveva visto concretizzarsi il passaggio di consegne tra genitori e pupilli, ammirato nel 2015 con i film e la serie anime. In quel caso, il cast della Next Generation si era aggiunto al già vastissimo roster per un totale di oltre 100 personaggi giocabili. Sembrava impensabile riuscire a fare di meglio, ma dal Giappone hanno voluto provarci con Shinobi Striker, finalmente arrivato nelle nostre console.

Dicevamo: i giovani virgulti della Foglia, i successori dei grandi eroi di cui abbiamo per quindici anni seguito le gesta da un lato all’altro del globo, i figli di Naruto, Sasuke, Sakura, Shikamaru, Choji, Sai, Ino… Gli eredi di oltre un decennio di incredibili avventure. Finora, bisogna dire che le nuove leve non hanno fatto del loro meglio per onorare il lascito dei loro precursori. Nonostante lo straordinario progetto messo in cantiere per accompagnare la transizione, che vedeva al centro un campionario inimitabile di operazioni editoriali e televisive, questa Next Generation è stato finora molto deludente. Anche perché le proposte uscite non hanno convinto del tutto. Tra il manga, sbarcato in commercio solo dal 2016 e che per ora ha messo insieme pochissimi volumi degni di questo nome, e l’anime, che stenta a distaccarsi dal suo predecessore e a proporre qualcosa che valga la pena di seguire, si ha la sensazione che tanti dei nostri timori iniziali siano stati confermati. Anzi, no, una buona abitudine è rimasta: quella dei filler a pioggia. Si è vista poca sostanza e molta voglia di racimolare moneta, blandi tentativi di dare vita a qualcosa di valido senza mai lasciare la confort zone e un andamento per ora lento, rigido e prevedibile. Dalle promesse iniziali di grandi stravolgimenti al nulla più totale. Al momento, non sembrano esserci dei buoni motivi per continuare a sperare in Boruto. Forse è meglio così, a futura riprova che certe saghe terminate è bene lasciarle dove sono, senza proporre inutili seguiti con i figli al loro posto. Tuttavia, in questo clima sconfortante per ogni appassionato di vecchia data, una tenue speranza sembra arrivare dal lato videoludico. Infatti, il superbo Ultimate Ninja Storm 4 ci aveva dato la sensazione di essere riuscito a rimettere in carreggiata una saga che aveva mostrato qualche segnale di cedimento. E il fatto che questo buon cammino potesse proseguire con altri titoli non poteva che rallegrarci. Dunque eccoci qui, a questo Shinobi Striker che (esattamente come Boruto) si trova a raccogliere un’ingombrante eredità. Ce l’ha fatta?.

Cominciamo subito con qualche coordinata essenziale. Il gioco è ambientato subito dopo il film Boruto: Naruto next generations, quindi non prima come il manga e l’anime. Poi c’è ben poco da aggiungere: la storia è francamente inesistente, la modalità campagna non è stata neanche presa in considerazione e l’unico pretesto che da il via alle danze è l’inizio di una fantomatica competizione tra Shinobi… Una competizione a cui voi giocatori siete richiesti a gran voce, ma prima è necessario che indossiate coprifronte e giubbotto militare ingrossando le fila dell’Esercito Ninja. Sarete dunque chiamati a creare il vostro personaggio, lasciando libera la vostra fantasia. Potete dargli le fattezze dei personaggi che più ammirate (chi non vorrebbe avere i capelli di Kakashi?) oppure progettarvelo di sana pianta, scegliendone il sesso, i dettagli, i costumi e gli occhi, un po’ come potreste fare in un gioco di ruolo diciamo. Una soluzione non particolarmente innovativa ma comunque capace di esercitare un certo fascino, di dare quel tanto che basta di controllo al giocatore per farlo sentire libero. Poi, sempre per rimanere in tema, potete destreggiarvi fra quattro classi diverse in modo da scegliere quella che più si addice al vostro stile di combattimento.  Attacco: perfetto per dare mazzate a destra e a manca come se non ci fosse un domani. A distanza: l’ideale per spammare di tutto da una posizione privilegiata. Difesa: il non plus ultra della resistenza che vi consentirà di dare man forte ai vostri compagni difendendoli, potenziandoli e infliggendo danni agli avversari. 4) Cura: l’intramontabile figura del medico, capace di usare oltre alla arti mediche alcune tecniche di supporto.

Questa scelta si sposa bene con le caratteristiche del mondo di Naruto, dove ogni ninja all’interno delle varie squadre dispone di un ruolo preciso. Va detto che questa decisione non è definitiva, dato che il giocatore può cambiare classe in ogni momento e perfino all’interno del match tra un respawn e l’altro. Inoltre, avrete la possibilità di avanzare di livello ottenendo i famigerati Punti Esperienza. Tuttavia, l’avanzamento non comporterà un aumento dei parametri ma solo l’apprendimento di nuove tecniche e regali adatti a migliorare il look del vostro personaggio. Una formula che ricorda molto, per certi versi, Dragonball Xenoverse, con la differenza che qui non esiste una trama da seguire. Una volta completata questa fase e aver scelto un nome in grado di incutere paura nei nemici (siate creativi) ecco che potete iniziare. Per prima cosa, venite portati nella piazza centrale del Villaggio della Foglia, che altri non è che un grande spazio in interazione online dove potrete interagire con altri giocatori, invitarli a seguirvi nelle imprese più disparate, scambiare due chiacchiere e perfino insultarli, se volete (no, questo no, ma non sarebbe stato male). Non si tratta solo di uno stratagemma per consentire una maggior interazione tra gli utenti: Shinobi Striker è infatti pensato per il gioco di squadra e la maggior parte delle missioni deve essere svolta in modalità cooperativa. In tal senso, vi esortiamo a munirvi di una connessione decente, altrimenti la vostra vita all’interno di questo spazio virtuale potrebbe diventare assai frustrante. Un requisito fondamentale, anche perché la cara vecchia Konoha sarà spesso affollata in ognuno dei 5 luoghi d’interesse che dovrete visitare nel corso della vostra sessione.

Il primo è l‘Arena VR: qui troverete a farvi da Cicerone niente meno che Kakashi Hatake. Il Sesto Hokage vi racconterà i pregi di questa sala in cui potrete allenarvi in una simulazione virtuale estremamente realistica. Inoltre, nel database sono presenti le silhouette di famosi ninja deceduti che potrebbero mettervi i bastoni tra le ruote. Affronterete missioni e ardue battaglie al termine delle quali guadagnerete dei meritatissimi Punti Esperienza, denaro, oggetti e pergamene. Ma non preoccupatevi: non sarete soli. A farvi compagnia avrete un Maestro, un IA solidale e sempre pronta a venire in vostro soccorso che potrete scegliere nella Biblioteca. Qui ad accogliervi c’è Sasuke Uchiha (il GRANDE Sasuke Uchiha) che vi permetterà di decidere il Maestro che vorrete come supporto nel vostro peregrinare. Questi Maestri possono essere sbloccati completando varie quest e sono tutti personaggi storici di Naruto. Se passerete molto tempo con loro, vi daranno in regalo le loro tecniche ma ATTENZIONE: siccome anche loro appartengono alle Classi, scegliete quello che più si sposa allo vostro personale modo di combattere.

Non dimenticatevi poi di visitare il Negozio di attrezzi ninja: gestito da Tenten, esattamente come nel capitolo conclusivo del manga. Qui potrete acquistare armi in cambio di Ryo (il vil denaro), venderle e farvi valutare le pergamene raccolte in giro. Se volete fermarvi un attimo a riposare, l’ideale è la Taverna: davanti sosta Sakura Uchiha e all’interno di questo edificio avrete la facoltà di modificare le Classi, l’aspetto del vostro avatar e di equipaggiarlo. Quando vi sentirete pronti per sfidare gli altri giocatori, recatevi alla Magione dell’Hokage. Forse il luogo più importante, dove potrete partecipare al Campionato Mondiale dei Ninja e prendere parti a scontri online all’ultimo sangue per scalare la classifica mondiale, una sorta di modalità competitiva che mette a confronto i Ninja di tutto il globo. Oppure, in alternativa, fare delle partite semplici, sempre in compagnia di altri utenti in giro per il mondo. Tutto questo in una grande varietà di stage che vi porteranno nelle ambientazioni classiche di Naruto, come La foresta della morte, Il Villaggio della Sabbia, Il Villaggio della Pioggia e Il Villaggio della Nuvola. Inoltre, avrete la possibilità di passeggiare per Konoha e chiacchierare con i personaggi presenti, la cui maggior parte avrà in test un bel punto esclamativo (!) per indicarvi che hanno una quest da assegnarvi nell’Arena VR.

Botte da orbi 

Conclusa la parte introduttiva, eccoci dunque arrivati al succo della questione: i combattimenti. Nelle intenzioni, Shinobi Striker si discosta parecchio da Storm 4: le battaglie uno contro uno sono state sostituite da frenetiche modalità quattro contro quattro che metteranno a dura prova la vostra forza. Infatti, avrete la possibilità di muovervi liberamente negli spazi, arrampicarvi, scattare, saltare da un tetto all’altro e spostare la telecamera, manualmente o con la funzione del puntatore. Cosa questa che potrebbe creare diversi scompensi perché, spesso, l’inquadratura tende ad andare per conto suo e fermarsi contro un muro. Probabilmente per imparare a sposarsi al meglio ci vorrà un po’ di tempo e vi invitiamo a mantenere la calma. Una volta imparato, la modalità scontro vi permetterà di combattere a testa bassa attraverso quattro tipologie diverse: Tutti contro Tutti, Rubabandiera, Attack and Defend e Conquista l’area. Le battaglie si sviluppano sempre in sessioni composte da due squadre di quattro membri ciascuno. Queste novità assolutamente insolite vivacizzano le partite al punto giusto, permettendo un’ampia varietà e freschezza alle partite. Tuttavia, il rovescio della medaglia è quello di vivere situazioni parecchio confusionarie, dove si fatica molto a comprendere cosa sta succedendo, anche perché spesso vi troverete a subite attacchi in contemporanea da diversi nemici senza avere il tempo di reagire. Inoltre, tante casistiche sono di fatto risolvibili con la sola pressione di un tasto a forza di spam e controspam. La sensazione è che, esattamente come per il movimento, ci vogliano svariate ore di gioco (forse troppe) per imparare a stare dietro a tutto. Un particolare, questo, che potrebbe soddisfare i giocatori più pazienti ma spingere all’abbandono quelli meno indulgenti.

Anche perché la grafica non appare perfetta nei momenti più concitati. Per quanto ottima nel mostrare le animazioni, gli effetti speciali e le ambientazioni (nel solito trionfo di colori)  i difetti saltano fuori quando le battaglie si intensificano e diventa difficile seguire l’intero svolgimento. L’azione frenetica, capace di trascinarvi dentro le zuffe con assoluta efficacia, mitiga questi errori ma un occhio esperto faticherebbe a digerirli. Strettamente collegato al gameplay è l’aspetto della personalizzazione. Come abbiamo detto, in Shinobi Striker la componente della personalizzazione la fa da padrona e equipaggiare al meglio il proprio avatar è fondamentale. In questo, è ragguardevole l’ampiezza degli stili combattimento disponibili, che replicano in ogni dettaglio la vasta opera di Kishimoto. Sia che vogliate imitare i vostri beniamini come Naruto, Sasuke e degli altri personaggi oppure progettare il vostro stile da zero, con un po’ di pazienza imparerete ad esprimere tutta la vostra fantasia. Anche perché le armi, le tecniche e gli equipaggiamenti sono gli stessi del manga e permettono degli accostamenti praticamente infiniti. Quanti hanno desiderato di poter sferrare Rasengan a più non posso? Di sfrecciare col Mille Falchi?Adesso tutto questo è possibile.

Verdetto

Naruto to Boruto: Shinobi Striker è tutt’altro che un gioco perfetto. Bissare il successo di Ultimate Ninja Storm 4 era francamente impossibile e il franchise non ci prova neanche, imboccando una svolta “ruolistica” che cerca di offrire ai fan qualcosa di diverso. Nonostante i difetti non esattamente invisibili e qualche limite di troppo, il nuovo impianto di gioco ha dei meriti che non vanno sottovaluti e la sensazione è che a lungo andare possa dare grosse soddisfazioni. Non ci resta dunque di sperare che si spinga ulteriormente in questa direzione.

Stay Nerd consiglia…

Visto che ne abbiamo parlato, se non l’avete fatto recuperatevi Ninja Storm 4. Non ve ne pentirete. Se invece vi intriga qualcosa di simile, Dragon Ball Xenoverse 2 è quello che fa per voi.

 

 

 

 

Elia Munaò
Elia Munaò, nato (ahilui) in un paesino sconosciuto della periferia fiorentina, scrive per indole e maledizione dall'età di dodici anni, ossia dal giorno in cui ha scoperto che le penne non servono solo per grattarsi il naso. Lettore consumato di Topolino dalla prima giovinezza, cresciuto a pane e Pikappa, si autoproclama letterato di professione in mancanza di qualcosa di redditizio. Coltiva il sogno di sfondare nel mondo della parola stampata, ma per ora si limita a quella della carta igienica. Assiduo frequentatore di beceri luoghi come librerie e fumetterie, prega ogni giorno le divinità olimpiche di arrivare a fine giornata senza combinare disastri. Dottore in Lettere Moderne senza poter effettuare delle vere visite a domicilio, ondeggia tra uno stato esistenziale e l'altro manco fosse il gatto di Schrödinger. NIENTE PANICO!