A chi non è mai capitato di navigare incautamente su Facebook o Pinterest e imbattersi nella paradisiaca visione di una Morte Nera di fondente ripieno o un bel Millennium Falcon grondante crema di cioccolato?

E magari vi siete anche detto “accidenti perché non vendono queste cose fighissime anche da noi?

Bene qui abbiamo una buona notizia: in realtà si tratta di prodotti artigianali realizzabili nella cucina di casa. Infatti gli stampi utilizzati per queste creazioni sono tutt’altro che per soli professionisti. Imitazioni a parte (se ne vede qualcuna in giro ma si riconosco abbastanza facilmente) sono stati creati dalla Kotobukiya come merchandising ufficiale di StarWars. Oltre alle celebri astronavi ci sono anche R2-D2, gli X-Wing Fighter, Han Solo nella carbonite e le maschere di Darth Vader e da Stormtrooper più altri meno comuni da trovare come quelli di Boba Fett.

Insomma un bel bottino, ma dal costo non irrilevante, calcolando anche che il punto di produzione è il Giappone e da lì parte la catena di spedizioni e rivenditori.

Pro e contro:
poco ingombro e pochi cioccolatini

Come potrete vedere dalla foto (si ci sono anche gli stampi di Alien e tante altre cosucce carine) si tratta di pezzi piuttosto piccoli e si possono produrre pochi cioccolatini alla volta (da una Death Star ad un massimo di 6 mezze capocce di xenomorfo).

Quindi la prima cattiva notizia è che occorre un bel po’ di pazienza o puntare a pezzi unici.

Stampi_star_wars

Qualità e facilità

starwars_chocolate_mistakePassiamo oltre: gli stampi sono estremamente particolareggiati quindi il risultato è veramente strepitoso ma ripulire eventuali residui di cioccolato è un inferno.
Inoltre scastrare i piedini di R2-D2 senza romperli è tutt’altro che semplice e conviene avvalersi anche dell’aiuto di un distaccante per teglie (suona malissimo a sentirlo ma si tratta di olii vegetali passati come spray. Ne basta pochissimo e poi asciugare con un pezzetto di carta da cucina la superficie per avere quel minimo di scivolosità che aiuta a sformare il nostro pezzo sano). 
Un discorso a parte deve essere fatto per la bellissima Morte Nera che è un autentico inferno da aprire (no so se riuscite a vedere le rientranze intorno al diametro dell’astronave che formano una specie di gancio inamovibile con lo stampo) e per sformare il pezzo.

Attrezzatura

death_stars_chocolate_workinprogressMediamente con il cioccolato ci si può arrangiare. Una volta comperato un buon cioccolato da fondere (non una tavoletta, uno da pasticceria in pezzi) si può ricorrere al forno a microonde o a due pentolini con il bagnomaria per sciogliere dolcemente il cioccolato e usare un cucchiaino per riempire gli stampi. Questo procedimento però è lungo, lascia un sacco di sprechi e comunque per lo stampo Morte Nera occorre almeno un conetto di carta se non una siringa.
Se si pensa di fare più di un pezzo occorrerà avere almeno una sac à poche e spatolina di silicone per recuperare tutto il cioccolato della coppa, meglio ancora un contenitore apposito per il cioccolato ed un termometro da cucina.

Tempo

Considerando di tenere gli stampi in freezer almeno 15 minuti prima dell’utilizzo e di sfruttare lo stesso mezzo per far solidificare il cioccolato ogni cioccolatino richiede circa 15 minuti (per i pezzi più grandi). Il che non è molto, ma ridendo e scherzando ci si impiega un’oretta per una serie di cioccolatini considerando anche il lavaggio dell’attrezzatura in più dovendo aspettare fra una colata e l’altra il cioccolato si raffredda, non riempie bene gli stampi va fuso di nuovo… (vedete cosa è successo quando mi sono interrotta causa rottura del conetto di carta?)

Difficoltà? Facile a patto di essere precisi

Usare questi stampi non è affatto difficile specie se si usa il microonde per fondere il cioccolato. Però bisogna seguire passo passo il tutto e le prime volte è facile trovarsi il tavolo, le mani e se non si sta attenti anche il cellulare coperti di cioccolato (vi risparmio la descrizione della povera macchina fotografica dopo queste foto)

r2-d2-chocolate-mistake

Inoltre considerando che non parliamo di pezzi piccoli (la morte nera sono circa 130g di cioccolato) è consigliabile prevedere un ripieno quindi di versare un po’ del cioccolato fuso, rigirarlo ben bene sui lati dello stampo (bello freddo così si fa subito uno strato laterale di spessore utile) far solidificare, poi aggiungere il ripieno (in questo caso potete vedere i pistacchi non salati e le nocciole avvolte nella nutella, ma si può usare anche la pasta di mandorle o del riso soffiato lavorato con miele nutella)
Il che è relativamente facile con stampi come il Millennium Falcon (basta fare uno strato molto sottile) mentre per la Death Star occorre tenersi almeno a 6-7mm dal bordo ed avere qualcosa che non si sciolga durante la colata del cioccolato fuso.
Nel mio caso ho usato una pallina di nutella e nocciole fatta congelate in freezer dentro uno stampo da cake pops. Laborioso ma godurioso.

Decorazione?

Salvo non agire direttamente sullo stampo con decori in cioccolato l’unica possibilità è ricorrere ai coloranti alimentari in soluzione alcolica. In questo caso si tratta di uno spray alimentare dorato, spruzzato nella teglia per un effetto più leggero (vedi la Morte Nera) o direttamente sui dolcetti per una resa fortemente metallizzata. Svantaggi? Costa intorno ai 30 euro a bomboletta. L’alternativa sono i coloranti metallici alimentari in polvere e scioglierli con alcool puro/grappa/vodka e poi lavorare di pennello e santa pazienza (considerando che i pezzi non possono essere maneggiati direttamente).

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Conclusione: Sono stata soddisfatta dell’acquisto?

Da morire, ho già usato le mie creazioni come nerd-regali per pasqua, per amici in pazienza e per un compleanno di cui non sapevo nulla (l’ho scoperto la sera prima alle 10 ed il giorno dopo era festivo) e conto di continuare a farlo.
Non mi sento però di consigliarli a chi non ha la passione per la cucina, non ha attrezzatura né pazienza, a meno che non gli interessi avere di
cubetti di ghiaccio esclusivi perchè rischia di usare gli stampi 3 volte e poi rimandare tutto a tempi migliori (a quando troverà una lei/un lui disposti a usarli al posto suo).

Stefania Pizzolante
Architetto quando ci riesce, geek a tempo pieno (e da ben prima che si conoscesse questo termine), figlia di dungeon keeper (è bello essere cattivi), super mario bros, della mitica "scatola rossa" e del grv fatto ancora con le spade in materassino, il tutto con l'aggiunta delle conseguenze nefaste dell'incontro con il dolce forno in tenera età. Il risultato è che oltre a progettare dungeon architetta nuovi modi per far ingrassare amici e conoscenti e sfidare le leggi della fisica con qualche nuova creazione.