Siete pronti, Samurai?


Dodici anni sono passati dal primo annuncio di Nioh, all’epoca ancora “Oni”, tratto da un’opera incompiuta del maestro Akira Kurosawa. Dopo tutto questo tempo, finalmente abbiamo il gioco tra le mani ed è maledettamente bello e impossibile, come direbbe la Nannini. O forse poi non così impossibile, se si capisce come destreggiarsi in questo infernale roteare di katane?

Quindi, perché non raccogliere qualche prezioso consiglio, sia per chi si approccia per la prima volta al titolo o perfino al genere del “soulslike”, sia per chi ha una buona esperienza e ha solo bisogno di qualche consiglio pratico? Per i novizi scontrarsi contro una grande quantità di nozioni e meccaniche potrebbe risultare frustrante, ma non abbiate paura, verrà tutto con l’esperienza di gioco.
Imbarchiamoci insieme in questo viaggio verso l’oriente occulto.

Che modalità di gioco utilizzare?

Come nei giochi PC, anche Nioh permette di poter scegliere ben 3 tipi di modalità di visualizzazione: la modalità Azione, che porta il gioco a 60 frame al secondo anche se non propriamente fissi, con una risoluzione a 720p; la modalità Cinema che viaggia a 30 frame e dà una risoluzione maggiore di 1080p su PS4 normale e 4k su PS4 Pro. Vi è inoltre una modalità cinema a frame rate variabile, che sconsiglio. I cali di frame rate sono vistosi e possono infastidire. Il mio consiglio è dunque di giocare con il massimo dei frame possibili: essendo un titolo improntato all’azione, la fluidità dei movimenti è necessaria. Dunque la modalità Azione è quella che mi sento di suggerirvi per ottenere di più dai combattimenti.

Quali armi scegliere all’inizio?

Una risposta univoca a questa domanda non esiste. Dipende sostanzialmente da che tipo di gameplay volete seguire per affrontare la lotta agli Yokai. Ogni scelta che verrà fatta porterà un +1 alla caratteristica designata, oltre che la possibilità di iniziare il gioco con le due armi e lo Spirito Guardiano selezionato. Poiché sarà possibile scegliere due armi però, è sempre consigliato prenderle complementari. Ad esempio la scelta Ascia+Lancia è ottima, perché ci consente di avere un’arma lenta, a corto raggio e dal danno elevatissimo come l’ascia, ed un’altra che ci permette di attaccare ad una distanza ragguardevole e in maniera rapida come la lancia. E poi, diciamocelo, la lancia è un’arma incredibilmente utile in Nioh. Ovviamente, sarà possibile trovare anche tutte le altre tipologie di armi durante il gioco, quindi si tratta di una scelta che riguarda le primissime battute.

Utilizzare sempre il Ritmo Ki e le impugnature dell’arma

Sembra banale e, forse, per chi ha già testato il titolo nella beta, sarà superfluo come consiglio. Ma per chi si ritrova per la prima volta, pad alla mano, a combattere uno Yokai, la cosa potrebbe sfuggire. Il Ki è ciò che la stamina rappresenta nella serie Souls, si utilizza per sferrare attacchi, sprintare o parare e deflettere i colpi dei nemici. Insomma, è il fulcro del gameplay e riguarda tutto ciò che di prettamente fisico si può trovare in esso. Ritrovarsi a corto di Ki in Nioh è ancora più pericoloso, poiché lascia il giocatore in un totale stato di vulnerabilità per diversi secondi, tempo che servirà al nostro fidato William per recuperare dal fiatone.

Ma non è tutto: ciò che differenzia davvero il gameplay di un Dark Souls o di un Bloodborne da Nioh è la fluidità del sistema di combattimento. In un Souls è necessario attendere tra un attacco e l’altro che la barra della stamina si riempia, prima di ritrovarsi inabili. Questo si traduce in una serie di attacco/pausa per recuperare che rende sì il combat system fortemente improntato verso la tattica, ma ne spezza continuamente il ritmo. In Nioh il tutto viene mitigato dalla meccanica del Ritmo Ki, che consente di recuperare una parte di esso (o stamina per mantenere il parallelismo) premendo il tasto R1, dopo aver attaccato con un tempismo che varia a seconda del tipo di offensiva ed arma utilizzata. L’utilizzo di questa importantissima meccanica è ciò che fa davvero la differenza, soprattutto nel gioco avanzato, poiché permette un costante flusso di attacco e/o possibilità di parata, senza la paura di ritrovarsi a secco di forze dopo un paio di sferzate.
Il Ritmo Ki è davvero una delle due basi su cui poggia il combat system di Nioh, prendetevi tutto il tempo che serve per entrare in confidenza con la meccanica e cercate di utilizzarla sempre, non ve ne pentirete.
La seconda base su cui poggia l’arte del combattimento (e che permette al gioco di discostarsi in maniera netta dalle opere di Hidetaka Miyazaki)  è il sapiente utilizzo delle tre impugnature che ogni arma corpo a corpo possiede, alta media e bassa. Molto importante capirne l’impiego e avere il sangue freddo di combinarle al ritmo Ki. Come potrete notare infatti, esistono particolari abilità che permetteranno un maggiore recupero della barra se si cambia impugnatura mentre si utilizza il Ritmo Ki. Un consiglio tanto semplice a dirsi, quanto così ostico da compiere mentre si è nel pieno del furore della battaglia. Ma è questo che fa davvero la differenza in Nioh. Provare per credere.

Conservare equipaggiamento prima di un Boss ostico

Nioh è un gioco con un sistema di drop RNG (random number generator). Tradotto, significa che ogni volta che un nemico sconfitto lascerà cadere qualche oggetto, il sistema di gioco deciderà casualmente che cosa otterremo. Questo vuol dire una grande moltitudine di chincaglierie, armature ed armi con statistiche basse e totalmente inutili… Oppure no?

Conservate sempre qualche oggetto da offrire in dono all’altare Kodama: con un determinato numero di oggetti offerti all’altare infatti, oltre ad un gruzzolo di Amrita (le classiche anime dei Souls utili a salire di livello), otterremo elisir, rimedi ed antidoti che potranno essere molto utili nello scontro contro il boss. Altri oggetti assai importanti da non sottovalutare nel suddetto duello sono le pietre spirituali, dei consumabili che – una volta utilizzati – rilasciano diverse quantità di Amrita a seconda della loro rarità.
In che modo sono utili in una boss fight? Presto detto.
Ogni Spirito Guardiano, oltre a donare bonus passivi che variano da tipo a tipo, permette al giocatore di entrare in un particolare stato definito come “Arma Vivente”, nel quale è invulnerabile e in grado di sferrare micidiali attacchi elementali. Come si carica la barra dello Spirito Guardiano? Sconfiggendo nemici ed ottenendo Amrita. E siccome durante uno scontro con un boss non sarà possibile trovare ulteriori nemici, l’unico modo per rimpolpare la barra sono appunto le nostre pietre spirituali. Cercate di conservarne sempre il più possibile, piuttosto che utilizzarle per salire di livello.

Le abilità facilitano la vita

Nioh è senza dubbio impegnativo. Quindi perché non alleggerire un po’ il carico mentale con qualche aiutino che il gioco stesso ci offre? Tra le varie abilità ottenibili ve ne sono alcune che possiamo inserire in questo campo. Come la magia Onmyo che ci permette di creare i talismani di divinazione, utilissimi oggetti consumabili che aumentano le percezioni e migliorano la bussola in alto a destra, permettendo di scorgere oggetti e addirittura Kodama (gli esserini che abitano gli altari, ma di questo parliamo tra poco), come se si trattasse di un vero e proprio radar. Altra abilità simile ed altrettanto utile è quella che permette di creare dei talismani di cura; questa necessita di aver sbloccato qualche altra skill prima di poter esser utilizzata, ma è senza dubbio utilissimo avere oggetti di cura che vadano oltre agli elisir.

L’importanza dei Kodama

I Kodama non sono soltanto dei collezionabili, sono anche e soprattutto una facilitazione che vi permetterà di affrontare i livelli di gioco con maggiore sicurezza.
A parte i talismani di divinazione, un altro modo è quello di trovare equipaggiamenti che possiedono la capacità di segnalare costantemente i Kodama sulla bussola.
Vi sono 25 Kodama sparsi per i livelli di ogni regione di gioco, suddivisi a seconda del loro copricapo, in ben 5 possibili benedizioni selezionabili dagli altari, per un totale di 150 Kodama in tutto. Ogni benedizione offre una certa percentuale bonus che va dal 5% al 25%, a seconda di quanti Kodama di quel tipo abbiamo ottenuto. I bonus ottenibili riguardano: maggiore quantità di Amrita, aumento di possibilità di drop per armi, armature, elisir e materiale utile al crafting di nuove armi. Inoltre ogni 5 Kodama recuperati in una regione, aumenterà il numero dei tre elisir standard che otterremo ogni volta che si prega agli altari. Più Kodama, meno difficoltà.

Saper utilizzare i servizi del fabbro

Terminati il tutorial e la prima missione, sarà possibile usufruire dei servizi del fabbro, uno degli elementi più importanti ed articolati di Nioh. Sono ben 6 i servizi offerti, più un settimo bonus.
I servizi sono i seguenti:

Compravendita, dove è possibile offrire o acquistare equipaggiamento in cambio di oro. Tra le altre cose sarà possibile acquistare per diecimila monete un particolare libro che ci consentirà di fare il respec del nostro personaggio, dai livelli ai punti abilità spesi. Attenzione: per ogni acquisto il prezzo del libro aumenterà in maniera consistente, quindi utilizzatelo con parsimonia.

Forgia, dove si utilizzano i materiali recuperati per forgiare nuove armi ed armature, sbloccabili completando le missioni e portando al fabbro di gioco dei particolari libri contenenti i progetti. Consiglio di tornarci più volte, poiché compariranno spesso novità.

Affinità d’anima, dove è possibile fondere due armi. Si può utilizzare ad esempio per aumentare il livello di una determinata arma, spendendone una seconda di livello più alto, che verrà in seguito distrutta. Oppure è possibile trasferire un determinato effetto da un’arma all’altra, a patto che la familiarità con essa sia massima e che l’effetto sia effettivamente ereditabile (segnalato da un’icona di due rettangolini con una freccia nel mezzo).

Modifica stile, dove è possibile cambiare l’estetica di un’arma o di un’armatura con una della stessa categoria già ottenuta.
Non mi piace l’estetica della mia nuova katana? Spendo un po’ di oro e scelgo come deve apparire. Facile.

Riforgia, dove è possibile modificare gli effetti di stato di un’arma o un’armatura con alcuni nuovi generati casualmente. Gli effetti, così come gli oggetti trovati, hanno una diversa rarità, segnalata tramite colori. Insomma un azzardo, dove si rischia di cancellare un effetto per ottenerne uno peggiore.

Scomponi, dove è possibile per l’appunto scomporre gli oggetti per ottenere materiali, utili a forgiare nuove armi.

Vi è poi un’ultima modalità con cui è possibile personalizzare il nostro William cambiando lo stile di barba e capelli, sbloccabile utilizzando i servizi sopracitati o parlando con il fabbro. Oltre a donarci questa modalità, i punti ottenuti grazie al tempo passato con il fabbro potranno essere utilizzati per ottenere altri bonus, come sconti sui servizi offerti.
Piccolo trucco: per ottenere velocemente questi punti, si può parlare ripetutamente con la nostra ragazza fabbro, ed ogni tanto ci verrà dato un punto in maniera casuale. Basta quindi continuare a farlo fino a che non si è raggiunto il massimo.

Gianluca Boi
Recensore seriale, blogger, giocatore di ruolo decennale, hardcore gamer, groupie di Alan Moore. Amante dei Souls, di Castlevania e di Banjo-Kazooie e fanboy di Jet Set Radio. Ha visto Matrix almeno 42 volte, segue il wrestling ed è fissato con lo studio della musica tutta, con una piccola predilezione per gli Ulver, i Fair To Midland e le OST. Nasconde purtroppo un terribile segreto: non sa proprio come leggere gli orologi con le lancette (non scherzo).