L’eroe dispettoso e audace che ha affascinato intere generazioni di piccoli lettori

Tratto dai racconti dell’illustratrice inglese Beatrix Potter, arriva nelle sale il 22 Marzo, grazie a Warner Bros. (che si prende l’incarico della distribuzione), il coniglio inglese con la più famosa giacca blu dei libri: Peter Rabbit.
Diretta da Will Gluck (già famoso per Easy Girl e, soprattutto, Amici di Letto), la pellicola realizzata in tecnica mista (unione di personaggi live action e cartoni animati) è la giusta miscela di umorismo, spensieratezza ed amore, capace di far divertire grandi e piccoli.

Peter, realizzato interamente in CGI, come tutti gli altri animali presenti sullo schermo, è un coniglio pieno di sé ed alla ricerca di avventura, dedito al furto delle verdure dall’orto dell’anziano Thomas McGregor (Sam Neill).
Presto però i sogni di gloria di Peter e dei suoi pelosi amici si complicheranno a causa del nipote del proprietario dell’orto, interpretato dall’irlandese Domhnall Gleeson, il quale inizierà a dare battaglia ai coniglietti, sia per avere il predominio del terreno, sia per conquistare il cuore della pittrice Bea (Rose Byrne), vicina di casa di Thomas e protettrice dei piccoli leporidi.

Una storia che, dall’inizio alla fine, procede a spron battuto, catapultando gli spettatori in sala in un coloratissimo mondo immerso nelle quieti campagne inglesi.
Un ritmo quindi coadiuvato dal perfetto minutaggio di 90 minuti, volto a tenere sempre alto l’interesse e la concentrazione del pubblico, che si ritroverà a godere di uno spettacolo leggero, divertente ed equilibrato.
L’umorismo che permea tutte le azioni di Peter ed i vari dialoghi tra animali è esageratamente contagioso, mai forzato, e sempre teso a strappare un sorriso genuino sulle nostre facce.
Peccato per l’esagerazione presente in alcune scene, dove l’aver voluto ricalcare troppo eventi comici realizzati dagli animali, sembra andare oltre le necessità di plot, ma alla fine stiamo pur sempre parlando di animali con il dono della parola.

Decisamente efficace la CGI adoperata per animare le varie creature che compongono la fauna della campagna londinese, che appaiono realistiche più che mai e perfette per poter affiancare i vari attori in carne ed ossa.
Questi ultimi riescono ottimamente ad integrarsi con l’ambiente circostante, mettendo in scena una performance naturale e spigliata; in primis Gleeson, il quale diventa, ad un certo punto, “one man show” dello spettacolo, provando a rubare la scena, o comunque a condividerla, con il suo vicino dalle orecchie lunghe.

La produzione, affidata a Sony Pictures, ha oltretutto aggiunto elementi di prestigio, non solo per il cast (tra i quali spicca Neill), ma anche per i doppiatori dei piccoli quadrupedi. Infatti troviamo a prestare la voce (nella versione originale) a Peter e co. attori del calibro di Daisy Ridley e Margot Robbie, o personaggi famosi come la cantante Sia o il presentatore britannico James Corden (che è la voce del protagonista).
Peccato per l’adattamento italiano, affidato al noto conduttore Nicola Savino, che non riesce ad impersonare alla perfezione l’animo del pestifero coniglio, e che quindi promuoviamo solo a metà.

Un cast originale, quindi, di tutto rispetto, per una produzione di altrettanto valore, impreziosita, senza ombra di dubbio, dal binomio campagna-città, visto che le location, che evidenziano perfettamente il dualismo presente nell’animo di Thomas, sono una piccola chicca della pellicola.
L’alternarsi tra le strade principali di Londra, Harrods, e le varie campagne limitrofe, pregne di vita e semplicità, sono un vero piacere per gli occhi, e senza ombra di dubbio risulteranno perfette per catturare l’attenzione dei più piccoli, i quali si innamoreranno di tutta questa incontaminata natura.

Ambientazioni che sarebbero senz’altro piaciute fortemente alla Potter, “madre” di Peter illustratrice e naturalista, dedita a realizzare i propri lavori proprio per sensibilizzare maggiormente l’interesse dei più piccini verso il rispetto e l’amore per la fauna e la flora.

peter rabbit recensione

Verdetto


Roger Rabbit è una commedia nata tra la fusione di componenti d’animazione e reali, volta ad appassionare il pubblico dei più piccini, ma anche dei più grandi, nonostante le evidenti differenze con le opere originali.
L’humour dei piccoli protagonisti intrattiene alla perfezione, durante l’intera proiezione, il pubblico in sana con gag genuine, seppur intervallate da alcune scene un po’ troppo marcate.
Ottimi Gleeson e Byrne, i quali formano uno splendido e dolcissimo duo comico, capace di vivere nel migliore dei modi l’ambiente circostante e la fauna che qui la fa da padrona, finendo per appassionare tutti gli spettatori.

Leonardo Diofebo
Classe '95, nato a Roma dove si laurea in scienze della comunicazione. Cresciuto tra le pellicole di Tim Burton e Martin Scorsese, passa la vita recensendo serie TV e film, sia sul web che dietro un microfono. Dopo la magistrale in giornalismo proverà a evocare un Grande Antico per incontrare uno dei suoi idoli: H. P. Lovecraft.