Durante un’intervista a Giant Bomb, il capo della divisione Xbox Phil Spencer ha spiegato le ragioni che hanno spinto la casa di Redmond a supportare la retrocompatibilità con Xbox 360 e, come visto alla conferenza E3, della prima Xbox.

Spencer ha affermato: “Una delle cose che mi preoccupano, e ne ho già parlato in passato, sono i giochi single-player story-driven. É difficile che questi titoli emergano quando gran parte delle partite giocate sono fatte su titoli service-based, quindi lunghe e articolate. Come si fa a trovare un pubblico a questi giochi?

Spencer parla della disputa tra titoli esclusivamente per giocatore singolo e titoli multiplayer online dalla lunga durata già avvenuta qualche mese fa e che sembra uno dei motivi principali dietro la retrocompatibilità: “La ragione principale dietro la retrocompatibilità è che alcuni di quei giochi meritano di essere giocati ancora oggi. Ci sono persone che non vogliono spendere 60 dollari per un gioco che ha un inizio e una fine distinti ma preferiscono esperienze a lungo termine come Destiny o The Division. Spero che non si arrivi mai al punto di non ritorno ma sono in molti ad avere questa mentalità“.

(Fonte: GamesRadar)