Rockstar Games all’ennesima potenza

Dopo un’attesa che sembrava infinita, Rockstar rilascia finalmente il primo trailer del gameplay di Red Dead Redemption 2 che si mostra in tutta la sua potenza lasciando tutti a bocca aperta. Dopotutto si sa che la Rockstar tiene ai suoi giochi, basta guardare i cinque anni che sono passati dal rilascio di GTA V e il percorso che ha fatto e che continua a fare per esserne certi, e il lavoro che sta facendo su RDR2 è qualcosa che sembra avere quella marcia in più che potrebbe portarlo nell’olimpo dei videogiochi. Ovviamente qui si parla solo di trailer, ma le premesse ci sono tutte e andremo ora ad analizzarle.

Il nuovo trailer si apre con Arthur Morgan, il protagonista, che viene fatto evadere di prigione, seguito da una panoramica del contesto storico in cui questo prequel di Red Dead Redemption è ambientato. Siamo nel 1899, nel pieno della civilizzazione americana. Tutto ciò che viene mostrato sembra essere il solito video di presentazione, editato per far sembrare tutto il più bello possibile, ma quando la telecamera gira intorno ad Arthur e si pone alle sue spalle, ci rendiamo conto che tutto ciò che abbiamo visto in questi primi 30 secondi scarsi di filmato non era altro che la grafica di gioco, e il resto del trailer non fa altro che lasciarci meravigliati davanti ai suoi scorci di paesaggi meravigliosi.

Ma nonostante l’impatto visivo sia qualcosa di strabiliante, da bravi videogiocatori sappiamo che la grafica non è tutto, e per fortuna questo lo sa anche la Rockstar. Ci ritroviamo buttati quindi in mezzo a scene d’azione, con Arthur che vola via da una finestra, cade in una pozza di fango, e si sporca i vestiti esattamente nei punti che hanno toccato terra. Nel frattempo, la voce narrante ci dice che il mondo di RDR2 non è un open world come tutti gli altri, ma un mondo vivo, profondo e interattivo.

Ed è qui che esce il logo, per sottintendere beffardamente che ciò che abbiamo visto era solo un assaggio.

Ciò che si apre davanti ai nostri occhi è immenso, maestoso, un mondo ricco di qualsiasi dettaglio naturale, di un’enorme varietà di paesaggi. Si passa da aridi deserti a fitte foreste, da paludi dove la fanghiglia rallenta i movimenti a montagne innevate , da villaggi rurali a città più modernizzate, e tutto l’ambiente di gioco è vivo e reagisce costantemente alle azioni del giocatore, gli animali si dileguano al passaggio di Arthur, gli uccelli volano via quando vengono esplosi colpi di arma da fuoco, la neve ha una sua fisica e si sposta sotto i pesanti passi dei cavalli fino agli NPC che interagiranno con noi mentre gli passiamo semplicemente accanto.

Come vedremo anche più avanti, la Rockstar ha puntato tutto sul realismo, per garantire ai giocatori un’immersività totale nel mondo di Red Dead Redemption 2, e sulla carta, o sul video in questo caso, il risultato è davvero notevole.

Un mondo vivo, profondo e interattivo

Arthur e la gang di Van Der Linde saranno sempre in fuga, spostandosi di zona in zona e mettendo su accampamenti. L’accampamento è un rifugio tanto per il protagonista quanto per il giocatore, da qui partiranno le missioni che riguardano la storia principale e l’ampio ventaglio di attività al suo interno ci farà passare molto tempo seduti attorno al fuoco. L’accampamento non sarà gestito da una classica meccanica gestionale, ma ogni NPC sarà impegnato nelle sue attività per tenere in piedi la baracca, e anche noi giocatori saremo chiamati a fare la nostra parte nel processo di mantenimento, riportando a casa i frutti delle nostre battute di caccia che andranno ad aumentare il morale del campo. I membri della gang sono una vera e propria famiglia per Arthur, e passando del tempo con loro e portando avanti il legame con i singoli membri, sbloccheremo attività, segreti e nuovi colpi. Non dimentichiamoci poi che potremo svolgere varie attività ricreative come il poker.

Le interazioni con gli NPC però non si limitano ai confini dell’accampamento, ma ogni personaggio che incontreremo avrà da dire la sua e in Red Dead Redemption 2 potremmo interagire con loro in maniera diretta, senza dover attendere l’apertura di finestre di dialogo, ma semplicemente volgendo loro la nostra attenzione. Non ci saranno infatti dialoghi da scegliere, ma il confronto verbale sarà gestito da un sistema di atteggiamenti. Tramite una selezione che appare in basso a destra sullo schermo, toccherà a noi scegliere il modo in cui Arthur si pone rispetto all’NPC di turno, dovremmo quindi interpretare lo stato d’animo del personaggio per poter rispondere in modo adeguato, e il gioco porterà avanti il dialogo facendoci scegliere di volta in volta il nostro modo di porci rispetto a ciò che ci viene detto. I modi di usare questo sistema sono veramente ampi, potremmo evitare uno scontro a fuoco col giusto atteggiamento, così come potremmo intimidire o provocare, potremmo anche ignorare chi abbiamo davanti o sdrammatizzare una situazione per tranquillizzare un personaggio e chissà quale altro potenziale nasconde questo sistema che punta molto più di altri giochi sul mantenere un realismo e una coerenza narrativa rispetto all’ambiente in cui ci si viene a trovare.

Da non sottovalutare poi il fatto che ogni nostra azione avrà delle conseguenze, che a quanto pare riguardano soprattutto la morale di Arthur Morgan, ma purtroppo non ci è dato ancora sapere come questo influenzare il mondo di gioco.

Realismo e immersività nella frontiera americana

Il combat system è stato interamente revisionato, i combattimenti corpo a corpo si presentano più realistici, dinamici e con una maggiore profondità, tra schivate, parate, prese e la possibilità di combattere a terra. Sarebbe stato bello conoscere la presenza o meno di interattività con l’ambiente durante il combattimento, giusto per sapere se possiamo spaccare una sedia contro la schiena dell’avversario come in una vera rissa da saloon. Anche le armi da fuoco sono state revisionate, ora ogni arma avrà delle caratteristiche uniche, e i tempi di ricarica e il rinculo sono basati su quelli reali, sempre per amor dell’immersione. Avremo comunque più informazioni sul combat system con il prossimo trailer, così come sul ritorno del Dead Eye.

Per percorrere le sconfinate lande che abbiamo visto nel trailer avremmo bisogno di un cavallo, e come nel primo Red Dead Redemption, anche qui dovremmo anche assicurarci di aver instaurato con lui un buon legame per essere sicuri che risponda correttamente ai nostri comandi. Dovremmo quindi trattare bene la nostra cavalcatura a partire dalla scelta della razza più adeguata al compito che deve svolgere. Tra una carezza e una spazzolata saremo quindi pronti a cavalcare, ma non prima di aver equipaggiato con sella e bisacce il nostro cavallo. Lo spazio nell’inventario sarà limitato, e con noi potremmo portare soltanto due tipi di armi, ma sul cavallo potremmo mettere tutto ciò che vogliamo, trasformandolo da semplice mezzo di trasporto a vero elemento essenziale di gameplay.

Il cavallo sarà particolarmente importante anche dopo le nostre battute di caccia, perché la Rockstar fa le cose per bene, e quindi, sempre per amor di realismo e immersione, non potremmo scuoiare gli animali sul posto facendo sparire magicamente la carcassa, ma dovremmo caricarceli in spalla o sul cavallo e portarli a chi di dovere, che ovviamente ci ricompenserà con del denaro con cui acquistare armi e materiali, o per giocarcelo tutto al poker.

Come abbiamo visto il sistema di caccia farà uso dell’arco e della più classica meccanica stealth. Dopo aver colpito l’animale, dovremmo seguire le sue tracce finché non troviamo la carcassa da caricarci in spalla, tutto questo ovviamente per limitare il più possibile i danni alla pelliccia e alla carne. Nessuno vuole un alce mezzo bruciato. Una nota va anche sull’ecosistema e sulla selvaggina che andremo a cacciare, che come tutto il resto dell’ambientazione è vario e vivo. Si passa quindi da orsi ad aquile, fino ai coccodrilli, e ogni animale avrà interazioni con l’ambiente che lo circonda, sarà quindi nostra premura non trasformarci improvvisamente da predatori a prede.

Il trailer gameplay finisce qui, ma la Rockstar ha in serbo per noi un secondo trailer, che verrà rilasciato prossimamente, incentrato sulle missioni, le attività, le bande rivali, le rapine e il combattimento. Non ci resta che attendere quindi e sperare di rimanere ancora meravigliati davanti ad un nuovo spettacolare trailer e nel frattempo vi ricordiamo che Red Dead Redemption 2 sarà disponibile dal 26 ottobre per PlayStation 4 e Xbox One.  

Mattia Alfani
Nato a Pescara nel'94 e diplomato in sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics, dice di essere un grande appassionato di fumetti, videogiochi, cinema e serie tv, ma in realtà adora tutto ciò che è in grado di raccontare una storia, anche un semplice sasso. Ancora meglio poi se queste storie sono fantasy, horror o supereroistiche. Attualmente è alla ricerca della sua strada, saltando tra un università e l'altra, e nel frattempo da sfogo alle sue passioni scrivendone e condividendole su internet. Il suo modello di riferimento è il Dottore. Critico di natura ma non di professione, vorrebbe un mondo tutto suo, ma per ora si accontenta di quelli nei fumetti.