Vi siete mai chiesti cosa succede se si fondono insieme i broccoli e un martello? Con il nuovo titolo per VR dedicato a Rick and Morty potrete rispondere a questa ed altre improbabili domande.

Dopo averci divertito in maniera spensierata ma efficace con Job SimulatorOwlchemy Labs stringe una prestigiosa collaborazione con Adult Swing Games e ci regala Rick and Morty: Virtual Rick-ality per PS VR, gioco ufficiale del noto e stralunato show.

In Rick and Morty Virtual Rick-ality, vestiremo i panni nientemeno che di un clone di Morty, il quale per l’occasione, verrà creato da Rick esattamente e letteralmente con le sembianze del tipico avatar da gioco in VR, ovvero un testone gigante (con tanto di visore sugli occhi), e due manine vaganti separate dal resto del corpo che ovviamente, non esiste. Vi ritroverete quindi nel garage di Rick, per scoprire di essere stati creati solo con lo scopo di svolgere le più bieche mansioni, tipo lavare la biancheria sporca. Dopo averci messi al corrente insomma, di quanto sia triste la nostra esistenza, Rick spara un portale gravitazionale e insieme a Morty si lanciano in una delle loro solite avventure interdimensionali, lasciandoci soli a cazzeggiare nel garage, salvo poi ricomparire in momenti chiave del gioco.

La prima cosa che si nota è la grafica del gioco: frizzante, colorata, pulita. Siamo in pratica di fronte ad un’ottima trasposizione tridimensionale di quanto visto nella serie tv. A partire dagli stessi Rick e Morty, presenti in molte scene e perfettamente rimodellati nel gioco. Probabilmente l’unico vero difetto in tal senso, lo si può riscontrare nelle animazioni, che risultano a volte un po’ troppo semplici e leggermente rozze. Fortunatamente, il diretto coinvolgimento di Adult Swing e di tutti i doppiatori originali dello show, hanno permesso di caratterizzare benissimo i personaggi nonostante una espressività grafica un po’ deludente, grazie a dialoghi accattivanti, brillanti e al vetriolo. Gli stessi che ci aspetteremmo di sentire in bocca ai due protagonisti e che trasformano di fatto questo titolo quasi in una sorta di episodio ufficiale della serie, tanto è alto il livello di fedeltà alla materia d’origine. Questo livello si estende in praticamente qualsiasi comparto del gioco. Ogni elemento dell’ambientazione principale (il garage di Rick) anche il più insignificante, viene sfruttata come un’occasione per citare l’universo di Rick e Morty. La prima parte del gioco infatti è praticamente fatta per farvi sguazzare tra gli easter egg e le citazioni. Non è presente una vera e propria progressione narrativa e le situazioni potranno sembrare un po’ estemporanee, ma la comicità di fondo tipica della serie riuscirà comunque  fare da collante in tutte le situazioni, arrivando anche a spiegare le mille contraddizioni del videogioco e dei titoli in vr tramite un Rick sempre pronto a fare del sarcasmo e a sfondare la quarta parte prendendoci in giro quando rimaniamo troppo tempo senza trovare una soluzione, o fornendo una giustificazione “plausibile” al fatto di poterci muovere solo mediante teletrasporto.

Il gameplay sarà immediatamente familiare a chi ha giocato Job Simulator. Parliamo quindi di una serie di incarichi molto veloci e di semplice esecuzione, che per lo più consistono nello sperimentare l’interazione fra i diversi oggetti sullo schermo. Ad esempio, sul tavolo da lavoro di Rick è presente un dispositivo per fondere due oggetti tra loro e crearne un terzo. Inutile dire che vi sarà richiesto di utilizzarlo in maniera diversa più volte. Alcuni di questi puzzle sono molto liberi e la soluzione va interpretata, altre volte invece vi vengono date delle regole più chiare con le quali dovete scendere a patti per risolvere la richiesta di Rick. Nella formula si inseriscono anche brevi sezioni sparatutto finalizzate a vivacizzare un ritmo altrimenti parecchio statico, ma non aggiungono praticamente nulla al gameplay e servono sostanzialmente solo a “fare colore”.

Per quel che riguarda i controlli, il discorso è sempre il medesimo che siamo costretti a fare per tutti i giochi che richiedono di spostarsi nello spazio e usare i move per interagire con l’ambientazione: serve diverso spazio libero e su PS VR, il tracciamento dei movimenti mediante telecamera non è mai troppo preciso, per cui ogni volta che dovete raccogliere roba da terra, o quando darete le spalle alla telecamera, imprecherete perché uscendo dal suo campo visivo non potrete più controllare bene le vostre manine virtuali. Ma portando un po’ di pazienza per queste situazioni, non ci sono altri problemi che rovinano l’esperienza.

Esperienza estremamente breve tra l’altro, visto che un paio d’ore bastano e avanzando per terminare il gioco.

Verdetto

Il titolo di Adult Swing Games è praticamente imprescindibile per tutti i fan di Rick and Morty. Impossibile infatti non sorridere ogni due secondi per qualche riferimento ben contestualizzato nel gameplay e non apprezzare i mille rimandi allo show televisivo. A conti fatti, pur considerando l’estrosa scelta di di fare un gioco su licenza completamente in VR, si tratta di uno dei migliori “prodotti derivati” degli ultimi anni. C’è da dire che poi il gioco in sé è poca cosa. Qualche attività vagamente stimolante c’è pure, soprattutto quando si presenta un enigma ambientale un po’ più complesso, ma senza il “contorno” -diciamoci la verità- sarebbe ben poca cosa. In ogni caso rimane uno dei giochi più simpatici per PS VR degli ultimi mesi.

Davide Salvadori
Cresco e prospero tra pad di ogni tipo, forma e colore, cercando la mia strada. Ho studiato cinema all'università, e sono ormai immerso da diversi anni nel mondo della "critica dell'intrattenimento" a 360 gradi. Amo molto la compagnia di un buon film o fumetto. Stravedo per gli action e apprezzo particolarmente le produzioni nipponiche. Sogno spesso a occhi aperti, e come Godai (Maison Ikkoku), rischio cosi ogni giorno la vita in ridicoli incidenti!