Gli archetipi dei segni zodiacali spiegati attraverso i personaggi della letteratura: una rubrica di Diletta Crudeli

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ovesciare gli archetipi zodiacali è un duro lavoro – così come svecchiare la pratica astrologica – ma qualcuna deve pur farlo. Nell’osservare come l’astrologia sta conoscendo un vero e proprio revival negli ultimi anni, possiamo dunque riconoscere una volta per tutte che questa non serve a ottenere delle risposte, ma a farci le giuste domande.
Per questo sradicare gli archetipi diventa ancora più divertente, per quanto talvolta complesso, se questi vanno ricercati nella letteratura fantastica. Quali personaggi possono aiutarci a insinuare nella nostra mente le giuste questioni, quali possono invitarci a seguire un determinato percorso?

Bilancia apre la rubrica, segno settembrino che si colloca come guardiano e osservatore di tutti i compromessi che possiamo incontrare lungo la strada, per non parlare di quelli che riusciamo a creare noi stesse e noi stessi. Bilancia è ordine ma anche benessere, scelta e rigore ma anche sensibilità e decisione di prendersi cura di qualcuna, qualcuno, o qualcosa.

La prima domanda che Bilancia si pone e ci pone è: cosa sto/stiamo facendo per migliorare le cose?
Nell’analisi del segno che ci parla di scelta, criterio e giudizio cominciamo subito con il ricordare comunque che Bilancia è un segno d’aria: l’aria che non vuole incontrare ostacoli. Non perché tende ad aggirarli, ma perché ha già ben chiaro quale sia la sua idea di forma, compromesso; per questo ogni scelta, criterio e giudizio di cui sopra sono patti e regole maturati con cautela. Essendo un segno d’aria, inoltre, il movimento e la ricerca sono insiti nel segno, che si prodiga per cambiare e mutare.
Del resto Bilancia, se vogliamo andare addirittura a pescare una classica simbologia stagionale, corrisponde al momento in cui alla Terra viene chiesto di scegliere come e dove far nascere il nuovo germoglio: possibilità e nuovo inizio.
Del resto, sappiamo tutte e tutti che il vero inizio dell’anno avviene adesso, e non a gennaio.

I due personaggi da me scelti che rappresentano idealmente alla Bilancia sono entrambi creazioni di due autori inglesi che ben sapevano come manipolare fantastico per parlare di quanto la vita sia incredibilmente assurda. Assurda, ma con rigorose Bilance a far da guardia, personaggi che prendono in carico le proprie responsabilità, che stabiliscono patti certi con l’esistenza.
Se Bilancia è giustizia questa non è, come l’astrologia classica e stantia ci ha inculcato, una giustizia severa, ma è una giustizia che parla di compromessi, di parole, percorsi e intenti che portano a creare qualcosa di nuovo.

Il detective olistico Dirk Gently è il protagonista dell’omonima saga ideata dall’autore inglese Douglas Neil Adams, ben noto per la sua Guida Galattica per gli autostoppisti.
La gustosa e letale trilogia che narra le avventure del detective viene inaugurata da Dirk Gently. Agenzia di investigazione olistica, a cui seguono La lunga e oscura pausa caffè dell’anima e Il Salmone del dubbio, tutti editi da Mondadori.
Come la Guida, anche la serie dell’investigatore olistico unisce fantastico e umorismo, ideando scenari assurdi, avventure nonsense, che tuttavia acquistano un senso assoluto una volta terminata la lettura. Un percorso di nodi impossibili che tuttavia, tirando un filo ben preciso, si scioglie con estrema esattezza.
Dirk Gently è – come ci tiene spesso a precisare all’esasperato ex compagno di college Richard McDuff, o a chiunque incontri – un investigatore olistico e questo fa di lui il perfetto scioglitore di nodi di cui sopra, nonché un’ideale Bilancia con un valido senso di giustizia. L’interconnessione tra tutte le cose del resto è ciò su cui si basa l’investigazione olistica, branca che ovviamente va a incappare in storie che riguardano viaggi nel tempo, monaci elettrici, divinità temporaneamente fuori luogo, gatti scomparsi.
La ricerca e il metodo olistico sono già metodi essenzialmente Bilancia. L’equilibrio, apparente o reale tra ogni azione e conseguenza è lo stimolo che porta Bilancia a prodigarsi per se stessa, il prossimo, il pianeta e l’intera galassia. Come Bilancia, Dirk ha difficoltà con ciò che non quadra, che non porta ragione e giustizia: la stortura e il senso mancato mandano in tilt il segno (e questo aspetto del personaggio è ben visibile nella serie televisiva del 2016 per BBC America, con Samuel Barnett come interprete di Dirk).
Ma è anche l’interesse che in Dirk Gently suscita ogni aspetto della vita a renderlo essenzialmente una creatura di Venere e di Saturno, i due pianeti rispettivamente in domicilio e in esaltazione per quanto riguarda Bilancia (ovvero il pianeta che occupa i primi dieci gradi del segno e laddove esprime le proprie massime caratteristiche).
Venere in Bilancia è gusto, stimolo, ricerca essenziali. Saturno è rigore ma anche speculazione.
Struttura e bellezza insomma, che – come ci tiene a ricordare il personaggio stesso – possono essere trovati anche nelle più minuscole invenzioni umane, come la gattaiola: “una porta nella porta.”

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L’altra Bilancia che si rispetti è un personaggio abbastanza peculiare di un altro autore inglese che si è occupato di unire mondo fantastico e umorismo. In questo caso, direi che dai territori prettamente sci-fi di Adams ci spostiamo verso il fantasy.
L’autore in questione è Terry Pratchett, l’ideatore della saga di romanzi ambientati nel Mondo Disco. La saga è composta da quarantuno romanzi, divisi in diversi cicli (esistono molti consigli su come alternare la lettura ma non è questo il momento, stiamo parlando di Bilancia e quindi anche di benessere, non crucciamoci troppo).
Il personaggio Bilancia che appartiene all’universo in questione è Morte. Proprio lui, il Tristo Mietitore. Scheletro, falce e cavallo annesso, incaricato di mettere fine alla vita dei viventi.

Morte è uno dei personaggi più divertenti della saga ma anche uno dei più complessi.
Come un vero compromesso della Bilancia, Morte vive consapevole di ogni suo aspetto e di ogni meccanica che riguarda il mondo. Infatti tra le altre cose, malgrado ciò che si possa pensare, Morte non è invisibile. Semplicemente, la maggior parte della gente finge di non vederlo, e quindi non lo vede. Morte, al contrario, è ben consapevole del suo ruolo ma se anche incontra un ostacolo tende a lavorarci sopra, meticolosamente, per arrivare a un cambiamento. Il ciclo di Morte, uno dei cicli che appunto compongono la saga di Mondo Disco, parla soprattutto di famiglia, consapevolezza e sì, giustizia ovviamente. Una giustizia che, per assurdo, non è falce o ghigliottina, ma lenta comprensione: un patto, che si stipula in più parti.

Infine, dettaglio da non sottovalutare, nel secondo romanzo in ordine cronologico della saga, La luce fantastica, quando Morte viene convocato da un gruppo di maghi, si presenta con un drink in mano. Era a un party ed è stato disturbato soltanto per parlare di incantesimi e apocalissi.
Solo uno spirito Bilancia può essere in grado di vivere in questo modo il benessere.

Articolo scritto da Diletta Crudeli, editrix, curatrice e scrittrice, autrice dell’oroscopo letterario di onlyapapermoonblog.