Il ritorno di un gigante

Starcraft è un pezzo di storia del videogioco. È un dato di fatto. Il titolo Blizzard infatti non si è solamente imposto come una delle migliori rappresentazioni del genere strategico mai concepite ma è anche stato uno dei capostipiti degli e-sport, lanciando direttamente la scena degli strategici competitivi e indirettamente, con la mappa Aeon of Strife, contribuendo alla nascita dei MOBA. Starcraft è quindi un titolo che almeno una volta nella vita tutti gli appassionati di videogiochi dovrebbero provare e mamma Blizzard ha pensato bene di togliere un po’ di ruggine da questo meraviglioso meccanismo per permettere a tutti di apprezzarlo. Un avvertimento, però: se vi aspettate radicali cambiamenti all’esperienza di gioco, smettete di leggere ora.

Questa Remastered è una pura operazione nostalgia che rispolvera questo titolo per allineare la realtà del gioco con il processo d’abbellimento che spesso i piacevoli ricordi fanno sulle cose che abbiamo amato. Bando alle ciance e lanciamoci in questa nuova giovinezza di Terran, Protoss e Zerg (che nonostante il make-up sono sempre assai brutti).

Sin dalla schermata introduttiva la nuova veste presenta delle piacevoli sorprese: il menu iniziale è infatti stato “rinfrescato” con maggiore contrasto e dettaglio che rendono le opzioni più leggibili. Questa sensazione è maggiormente accentuata in gioco dopo il re-design delle strutture, mappe e unità permette di distinguere meglio gli elementi d’interesse da quelli puramente di contorno e rendendo meno caotiche le fasi più concitate della battaglia. Proprio in questi casi la remastered dà il meglio di sé, con effetti particellari che aggiungono una vena decisamente più drammatica agli scontri.

Vedere gli Zerg esplodere sotto i colpi battenti delle nostre unità Terran è stato un piacere che ci ha riportato indietro di quasi vent’anni. Purtroppo lo stesso si può dire del path finding, che non è stato migliorato affatto: avevamo completamente (e con piacere) dimenticato quanto facile fosse impartire degli ordini alle unità per poi vederle scegliere un percorso completamente senza senso, ficcandosi nella stretta mortale del nemico per una fine tristemente dolorosa. Piacevole, invece, la piccola sorpresa dello zoom sulla mappa che può aiutare nella selezione e dare qualche vantaggio tattico.

Immutata infine anche la storia per quanto riguarda la campagna originale e l’espansione Brood War: Starcraft ci permette di prendere parte nella guerra tra tre razze che si danno battaglia per ragioni diverse. Per chi ne fosse ancora totalmente digiuno, da un lato i già citati Terran, la fazione umana alla ricerca di una nuova Terra da colonizzare, dall’altro i Protoss, alieni psionici disposti a distruggere qualsiasi cosa pur di eliminare la minaccia Zerg, brutali alieni insettoidi che si annidano nelle colonie. Per gli amanti della narrazione, comunque, questa remastered presenta, all’inizio di ogni missione, ritratti in 3D parlanti che aggiungono maggiore vita al racconto e ci permettono di seguire con maggiore trasporto l’intrigo tra parti in causa.

Verdetto:

In conclusione questa remastered è un piccolo capolavoro che toglie quel poco di ruggine che s’era annidata su uno dei capisaldi del genere RTS: la narrazione in 3D, la splendida rivisitazione di tutta l’arte in-game, dagli edifici ai terreni alle unità, fino al multiplayer con ELO degli avversari finalmente visibile, contribuiscono a tirare a lucido un prodotto che, nonostante gli anni, era riuscito a mantenere un’eccellente qualità. In una parola: consigliatissimo, sia ai puristi del genere sia ai meno avvezzi ma più curiosi nei confronti di quest’ultimo.