Anche quest’anno abbiamo avuto modo di immergerci in uno dei più grandi eventi a tenuta annuale che ci siano nell’industria videoludica, il Tokyo Game Show. Un conglomerato di conferenze in grado di rivaleggiare all’occidentale E3, che quest’anno dimostra come la parte orientale del settore si stia rialzando fieramente dopo un periodo non troppo roseo, con nuove IP, i soliti corsi e ricorsi storici di remaster/remake e soprattutto tanta voglia di approcciarsi allo stile occidentale.

Lo dimostra ad esempio il colosso Sony, con una conferenza esclusivamente dedicata al brand Playstation: tanti annunci di spessore accompagnati da trailer che spaziano tra gusti e culture. Si va dal re dei Musou che va sempre fortissimo in terra di sol levante e continua la saga con Dynasty Warrior 9 in arrivo nel primo quarto del 2018, a veri e propri pilastri del videogame spiccatamente all’occidentale su Playstation, come un nuovo trailer del prossimo God of War completamente localizzato in giapponese (fa un po’ strano sentire Kratos così). Non mancano poi graditissimi ritorni come Final Fantasy 9 su PS4 già disponibile, Zone of the Enders con tanto di supporto VR e l’attesissimo Monster Hunter World, atteso ad inizio del 2018. Per maggiori dettagli vi rimando al recap della conferenza del nostro Fabrizio, qui su Stay Nerd.

Tra le chicche di quest’anno, durante una sessione di domande da parte della stampa, Hideo Kojima che conferma in maniera criptica (come è solito fare) l’uscita di Death Stranding prevista per il 2018, affermando che uscirà prima delle Olimpiadi in Giappone del 2020 e prima del periodo in cui è ambientato il film d’animazione giapponese Akira, ambientato nel 2019. Kojima ha aggiunto inoltre che si unirà al già incredibile cast di attori reali, anche una protagonista femminile. Il resto lo scopriremo solo vivendo, pare.

Un gradito rientro in carreggiata è quello di Sega, che dopo il tonfo del Dreamcast sembra stia ingranando la marcia. Seppur lontana dai fasti in cui dominava il mercato e con un apparato dirigente molto meno propenso alla sperimentazione com’era un tempo (possiamo capirne anche le motivazioni), la casa di Tokyo ne approfitta della cassa di risonanza della conferenza Sony e annuncia (anche se per ora solo in suolo giapponese) la nuova IP riguardante il mitico Kenshiro dal titolo di Hokuto ga Gotoku, peraltro sviluppato dai creatori della saga di “Ryu ga Gotoku”, conosciuto dalle nostre parti come Yakuza. Da ciò che è stato mostrato, si tratta praticamente di uno spinoff della serie principale, poiché ne segue i dettami di gameplay e lo stile spesso al limite dell’assurdo.

E visto che di Yakuza si parla, Sega annuncia anche l’arrivo di Yakuza Kiwami 2, remake del secondo capitolo che segue il recentissimo successo del remake del primo. Vi è inoltre la presentazione di un filmato di gameplay riguardante Yakuza Online, seguito free to play del sesto capitolo con un nuovo protagonista con un particolare gameplay basato su carte in arrivo nel 2018 su console e persino su piattaforma Android.

Una compagnia che sta attraversando un periodo di confusione generale è invece Konami, che si presenta forse in maniera un po’ troppo raffazzonata dopo il duro colpo della dipartita di Hideo Kojima e la decisione di dedicarsi più al florido mercato giapponese dei Pachinko, piuttosto che a quello videoludico. Lo dimostra la poca qualità dell’offerta proposta che passa dal mostrare icone in terra nipponica e non come nuovi contenuti per Super Bomberman R su Switch e un Jikkyou Powerful Pro Baseball Championship 2017 (gioco di baseball anche conosciuto da noi come Power Pro), a palesi passi azzardati come PES 2018 che sembra essere ormai subissato dal rivale FIFA sia dal lato tecnico che da quello di vendita. Ma il passo falso per eccellenza sembra essere Metal Gear Survive, survival horror con zombie che sembra essere discreto nel gameplay, ma vero e proprio caso mediatico che ha tutta l’aria di diventare il gioco più odiato dalla community di videogiocatori in tutta la storia del videogioco, considerata la virata nettissima nello stile di una storica.

Tra alti e bassi, il conglomerato padre del buon vecchio Pacman, Bandai Namco, si destreggia egregiamente invece tra seguiti di IP rinomate e seguitissime come .hack//G.U. e Sword Art Online e IP picchiaduro basate quasi esclusivamente su anime famosi di successo come Gintama Rumble, Naruto to Boruto: Shinobi Striker, The Seven Deadly Sins: Knights of Britannia, One Piece: Unlimited World Red Deluxe Edition e Dragon Ball Xenoverse 2  per Switch, ma soprattutto per il lavoro dei ragazzi dietro alla serie di uno dei capolavori del picchiaduro 2D Guilty Gear, alle prese con il mondo di Toriyama in Dragon Ball FighterZ, un curatissimo e coloratissimo picchiaduro a squadre che segue una trama inedita nel mondo di Dragon Ball. Da tenere d’occhio.

C’è spazio anche alla sperimentazione con una nuova IP prodotta da Daisuke Uchiyama, l’uomo che decise di produrre la serie Dark Souls, è quella di City Shrouded in Shadow, di cui sappiamo ancora poco in termini di gameplay, ma che abbiamo potuto osservare in azione con un trailer. In sostanza il gioco ci mette nei panni di un normalissimo essere umano che si trova coinvolto nei combattimenti di icone cinematografiche giapponesi come Godzilla o Ultraman tra i palazzi della cittadina in cui abita. Coraggiosissimo tentativo del quale attendiamo maggiori informazioni.

Da non dimenticare poi gli aggiornamenti costanti per titoli già usciti come Gundam Next o Tekken 7.

Capcom invece si trattiene, evidentemente per focalizzare l’attenzione sul prossimo Monster Hunter World, che ha tutta l’aria di essere l’IP su cui la casa punterà il tutto per tutto, limitandosi ad annunciare Resident Evil Revelation 1 e 2 per Switch, nuovi contenuti gratuiti per Resident Evil 7 più improntati all’azione FPS e con la piccola sorpresa di EDF: Earth Defence Force 5, sparatutto fantascientifico in terza persona nel quale si prende parte alla difesa della terra da parte di un’invasione aliena. Interessante lo stile demenziale spiccatamente giappo ma soprattutto la quantità di personaggi su schermo in contemporanea, che ricorda quella di un musou per numero.

Square Enix invece decide di puntare prepotentemente su IP dal gusto occidentale come l’horror The Evil Within 2, seguito della nuova IP ideata dal creatore di Resident Evil Shinji Mikami, o Agents of Mayhem, spinoff della serie di Saints Row. Il tutto senza dimenticare gli aficionados della serie Final Fantasy, presentando durante la conferenza Sony tanto materiale aggiuntivo su Final Fantasy XV, nuovi spinoff per il mercato mobile, una versione per Switch e due nuovi titoli Dissidia, uno per il mercato mobile e il Dissidia Final Fantasy NT esclusiva PS4, con tanto di annuncio ufficiale di Noctis, protagonista di FFXV, a prender parte al roster mazzuolatorio. Da non dimenticare Dragon Quest X, Lost Sphear  e Secret of Mana a chiudere l’offerta di JRPG. Inoltre è stato presentato tramite un trailer, un nuovo gioco survival action shooter  chiamato Left Alive.

Per concludere il nostro viaggio in questo TGS 2017 un bel colpo di scena. L’incredibile conquista della piattaforma PC nel settore videogaming porta anche a un occhio di riguardo per quanto riguarda il mercato hardware con una sorpresa a dir poco inaspettata: il panel di MSI infatti ha presentato in anteprima la prossima versione della scheda video top level di Nvidia, la GeForce GTX 1080 Ti Gaming X Trio, una gigantesca scheda a tripla ventola con un clock di 1,568MHz che raggiunge in boost i 1,683MHz, alimentata da un connettore in dual 8 pin PCIe, con due ingressi HDMI, due Displayport e una porta DVI-D. La scheda è rinforzata da un supporto in metallo satinato decisamente elegante. MSI ha annunciato che il modello Gaming X Trio sarà disponibile all’acquisto dal prossimo 12 Ottobre, garantendo maggiori informazioni sui prezzi.

Gianluca Boi
Recensore seriale, blogger, giocatore di ruolo decennale, hardcore gamer, groupie di Alan Moore. Amante dei Souls, di Castlevania e di Banjo-Kazooie e fanboy di Jet Set Radio. Ha visto Matrix almeno 42 volte, segue il wrestling ed è fissato con lo studio della musica tutta, con una piccola predilezione per gli Ulver, i Fair To Midland e le OST. Nasconde purtroppo un terribile segreto: non sa proprio come leggere gli orologi con le lancette (non scherzo).