Il mondo dei programmi di video editing è vastissimo, e spesso ci si trova a dover combattere con programmi molto complicati e pesanti (e spesso costosi) per fare operazioni semplici, come aggiungere poche righe di testo, qualche animazione e una musica di sottofondo. In queste situazioni quotidiane si inserisce il lavoro di Movavi, sviluppatore specializzato nella creazione di soluzioni economiche e user friendly (qui la pagina ufficiale), ma non necessariamente di qualità inferiore visti i risultati, per un pubblico vasto e non specializzato.

Movavi Video Editor, disponibile sia in versione base che Pro si propone come uno strumento semplice per montare video, un po’ come iMovie di Apple, al quale assomiglia anche per quanto riguarda l’interfaccia: in basso troviamo la timeline con i vari elementi del video separati tra i diversi tipi di contenuto, siano essi testuali, musicali, o semplicemente clip video. In alto a sinistra troviamo la preview, mentre a destra ci sono le varie funzioni del software, come gli effetti di transizione, le diverse tipologie di testo da utilizzare e i filtri. L’interazione principale tra gli elementi del video e le operazioni che su questi si possono compiere è un comodo drag and drop: gli elementi possono essere spostati dal menu alla timeline, o all’interno della stessa, in modo decisamente intuitivo. Certo, il contraltare è un controllo molto limitato sui risultati ottenibili, ma i vari preset messi a disposizione dagli sviluppatori offrono un accettabile compromesso per chi ha necessità di montare in pochi click un video ottenendo buoni risultati.

Il software oltretutto offre inoltre un comodo sistema guidato per creare un video in maniera automatizzata: si scelgono uno o più file video e una o più tracce musicali (o si possono utilizzare quelle preimpostate). Poi il software automaticamente mostra una preview e due slider, grazie ai quali è possibile bilanciare i volumi ed adattare la musica al filmato. In caso non abbiate buon orecchio, Movavi adatta l’audio al video da solo, e si passa all’esportazione del progetto. Altrimenti, è possibile andare all’interfaccia classica e aggiungere testi, effetti e transizioni, avendo già video e musiche in-sync. Una funzione molto apprezzabile, tra le altre, è la capacità del software di riconoscere i cambi di scena e dividere quindi un video in diverse clip, risparmiandoci la fatica di muoverci frame dopo frame per tagliare le varie scene.

Per quanto riguarda le possibilità di esportazione, Movavi Video Editor offre un’ampia gamma di possibilità: il video è esportabile con risoluzione fino a 4K, con audio 5.1 e utilizzando una grande quantità di codec. Quello che è interessante, ancora una volta, sono le possibilità offerte da diversi set di impostazioni, evidentemente rivolti all’utenza meno smaliziata: così è possibile scegliere tra vari modelli di televisione o smartphone, ottenendo un risultato ottimizzato per la piattaforma sulla quale si vorrà riprodurre il video, senza doversi preoccupare di scegliere le impostazioni migliori. È inoltre tra le opzioni di esportazione del progetto la possibilità di caricare direttamente il video su Youtube, impostando direttamente dal software la descrizione del video, i tag e il livello di privacy.

Per quanto riguarda le prestazioni, abbiamo provato Movavi Video Editor su un Ultrabook con qualche annetto sulle spalle, con i5, grafica Intel HD 4000 e 4GB di RAM, riscontrando ottime prestazioni. Il programma è davvero molto leggero, non rallenta né si blocca, ed è piuttosto rapido anche nelle operazioni più gravose, come la codifica di un video.

Insomma, Movavi Video Editor è una soluzione economica, leggera ed estremamente user friendly per chiunque voglia montare il filmino delle vacanze, o voglia iniziare la sua carriera nel mondo di Youtube senza prima dover imparare Adobe Premiere. Certo, ha dei limiti, che compensa con un’elevata semplicità di utilizzo, impreziosita da una gran quantità di filtri ed effetti in grado di far apparire i vostri video un po’ meno “fatti in casa”.

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Movavi.

Luca Marinelli Brambilla
Nato a Roma nel 1989, dal 2018 riveste la carica di Direttore Editoriale di Stay Nerd. Laureato in Editoria e Scrittura dopo la triennale in Relazioni Internazionali, decide di preferire i videogiochi e gli anime alla politica. Da questa strana unione nasce il suo interesse per l'analisi di questo tipo di opere in una prospettiva storico-politica. Tra i suoi interessi principali, oltre a quelli già citati, si possono trovare i Gunpla, il tech, la musica progressive, gli orsi e le lontre. Forse gli orsi sono effettivamente il suo interesse principale.