Il nuovo film d’animazione di Makoto Shinkai, Weathering with You (in originale, Tenki no Ko) sarà disponibile al cinema dal 14 al 16 ottobre

Nexodigital porta avanti la stagione di anime al cinema, stavolta proponendoci l’attesissimo nuovo lungometraggio animato del regista di Your Name, che è stato ed è ancora un successo planetario e con cui Makoto Shinkai ha raggiunto il climax della propria filmografia. Il regista, infatti, era noto agli appassionati già per altri film di più breve durata come Il giardino delle parole o 5cm al secondo ma grazie a Your Name è ora acclamato come erede di percorsi registici altrettanto luminosi, come nel caso di Miyazaki. Ora con Weathering with You abbiamo potuto constatare che la sua tecnica non si è esaurita con il suo predecessore, dimostrando ancora una volta di saper intrattenere il pubblico.

weathering with you

Weathering with You: una storia d’amore impervia come il clima di Tokyo

Il film inizia con il nostro protagonista di sedici anni, Hodaka, in viaggio su un traghetto per Tokyo. Capiamo fin da subito che è scappato di casa, poiché è da solo e presto dovrà fare i conti con la dura vita quotidiana nella metropoli, caotica e per nulla clemente con chi non ha un soldo. Fortunatamente, conosce un uomo, Keisuke, che gli offre di lavorare nella piccola redazione di una rivista sull’occultismo, offrendogli vitto e alloggio.

Hodaka viene così presto a conoscenza di numerose leggende metropolitane, spesso legate a fenomeni esoterici o paranormali. Tra questi, quello che più coinvolgerà lui e la redazione K&A sarà il mito della Hare Onna, ovvero una persona capace di controllare il tempo atmosferico, in grado di riportare il sereno. E nel suo girovagare per Tokyo, prima di iniziare questo lavoretto, Hodaka ha già conosciuto una Hare Onna: la giovane Hina, che lo ha sfamato con un panino del fast food dove lavorava, ora ha bisogno di aiuto per potersi prendere cura del suo fratellino Nagi. Così, rivelando i propri poteri a Hodaka, i due decidono di sfruttarli per rendere felici le persone, afflitte dalle numerose giornate di pioggia ininterrotta che si stanno susseguendo nella capitale.

Tuttavia, come in tutte le storie in cui sono coinvolti dei poteri magici, portare il bel tempo per tutti ha un costo e non si tratterà solo di quello che Hodaka e Hina chiederanno alle persone per il loro servizio di tempo sereno.

Weathering with You

Ame Onna e la pioggia nel folklore giapponese

In Weathering with You, come in Your Name, abbiamo un elemento magico inserito nel mondo contemporaneo che funge da forza motrice per le azioni dei personaggi e lo sviluppo della trama. In Your Name, la magia era determinata dal contatto della Terra con un meteorite di enormi proporzioni, tali da creare una sorta di spaccatura spazio-temporale che permetteva a Taki e Mitsuha di comunicare. Insomma, qualcosa di più vicino al genere fantascientifico, che però viene messo da parte a favore del rapporto fra i due protagonisti e la loro lotta contro il destino.

Weathering with You, invece, vede al centro della storia i poteri acquisiti da Hina presso un torii shintoista, attingendo quindi ad una tradizione più autoctona, ricca di leggende sugli spiriti più strani e particolari, in questo caso la Ame Onna (letteralmente “donna della pioggia”).

Nel film, Hina viene identificata come Hare Onna (“donna del cielo sereno”), controparte più positiva della Ame Onna, che un tempo era perfino venerata dai contadini per avere piogge con cui irrigare i campi. Il trattamento riservato a Hina e i suoi poteri, se vogliamo, è pari a quello dei contadini per la Ame Onna: solo grazie alla ragazza, infatti, tanti cittadini di Tokyo possono finalmente godersi alcuni degli eventi estivi più attesi come il Tōrō Nagashi, il Festival delle Lanterne che si tiene ad agosto, che altrimenti sarebbero stati rovinati dalla pioggia incessante.

La Hare Onna, poi, nel film viene fatta risalire ad un’altra figura dell’ambiente shintoista ovvero la miko. Le miko sono sacerdotesse dei santuari che, nell’antichità, ricoprivano anche il ruolo di mediatrici fra il mondo degli esseri umani e quello dei kami, ovvero deità e spiriti divini a cui spesso le tribù autoctone si rivolgevano per ottenerne il favore. Dunque Hina viene identificata come una sorta di sacerdotessa del tempo, perché in grado di comunicare con queste forme spirituali (che nel film assumono la forma di pesci fatti d’acqua).

Infine, un altro elemento tradizionale e, in questo caso, più semplicemente scaramantico sono i teru teru bozu, bamboline che sembrano fantasmini, fatte a mano, che vengono appese di solito alla finestra nella speranza di scacciare il brutto tempo.

La ricetta Shinkai

Come per le opere di Miyazaki, anche quelle di Shinkai possiedono tratti distintivi che le rendono uniche. Primo fra tutti la grande attenzione per i giochi di luce e i colori del cielo, che sia in Your Name che in Weathering with You la fanno da padroni. Non si può che rimanere senza fiato ammirando le vaste panoramiche che il regista regala agli spettatori della città di Tokyo, immersa nei colori del sole che finalmente riemerge in mezzo alle nuvole.

Insieme agli effetti visivi, si vanno a sommare i protagonisti, che alla fine nascono sempre dagli stessi archetipi: un ragazzo e una ragazza di giovane età, che si innamoreranno quasi per caso, legati dal filo del destino (altro elemento significativo che i giapponesi hanno a cuore) rappresentato fisicamente, come nel caso di Mitsuha e Taki, o meno. Un destino perlopiù tragico, come ormai siamo abituati non solo dalle vicende di Your Name ma anche da altri film d’animazione giunti di recente da noi, tipo Voglio mangiare il tuo pancreas; ovviamente non può mancare il perfetto accompagnamento musicale, anche in questo caso affidato ai RADWIMPS, che stavolta propongono anche dei featuring con Toko Miura, riuscendo a mettere a segno qualche ottima traccia come il tema del film, Ai ni dekiru koto wa mada aru kai (“c’è ancora qualcosa che l’amore possa fare?”

Insomma, sembrerebbe tutto ben architettato. Anche troppo, risultando alla fine poco espressivo rispetto a Your Name. Purtroppo, il paragone è inevitabile, tanto più se in questo nuovo film tutto ha un sentore di “già visto”. La storia è quasi identica, ci si può accorgere subito delle somiglianze fra i due film.

Tuttavia, se considerato come opera a sé stante, c’è tutta una simbologia duale da scoprire: la Tokyo metropoli ricca e caotica e la Tokyo più povera e dimenticata; il continuo alternarsi di un cielo piovoso e uno soleggiato, che in Your Name corrisponde invece al ciclo notte-giorno; perfino nella scelta di inserire particolari tradizionali giapponesi possiamo constatare che, di fatto, Weathering with You è il seguito ideale di Your Name (insieme ad una piccola chicca che non vi sveleremo).

Per finire senza farci mancare niente, possiamo anche osservare come Weathering with You si rivolga direttamente al futuro, invece che al passato come Your Name, e tale futuro potrebbe non essere roseo come il cielo che Shinkai ci mostra durante le varie attività di Hina come Hare Onna. Una constatazione, quella del regista e quindi dello spettatore, dalla vena vagamente ecologista che ben si sposa con gli avvenimenti recenti e che non è da escludere possa avere ispirato Shinkai.

Per concludere, Weathering with You non raggiunge le vette di Your Name, nonostante ci provi ardentemente, tuttavia può risultare lo stesso molto godibile e al di sopra della media, grazie alla fama del proprio regista e all’enorme lavoro di stile e simbolismo che c’è dietro, ma soltanto se per un’ora e tre quarti vi dimenticherete del predecessore. È così che dovrà ragionare anche la Academy, in quanto il film è uno dei candidati per il premio come Miglior Film Straniero. In Giappone Weathering with You ha scatenato commozione e grandi apprezzamenti, non è improbabile che riesca a fare altrettanto in Occidente, grazie al percorso di formazione di due ragazzi che incarnano il futuro come i giovani di oggi.

Alessia Trombini
Torinese, classe '94, vive dal 2014 a Treviso e si è laureata all'università Ca' Foscari di Venezia in lingua e cultura giapponese, con la fatica e il sudore degni di un samurai. Entra in Stay Nerd nel luglio 2018 e dal 2019 è anche host del podcast di Stay Nerd "Japan Wildlife". Spende e spande nella sua fumetteria di fiducia ed è appassionata di giochi da tavolo, tra i quali non manca di provare anche quelli a tema Giappone.