Come forse ricorderete, tempo fa, vi riportammo una notizia relativa a una dichiarazione di James Cameron, nella quale criticava duramente il successo ottenuto dalla pellicola Wonder Woman. A quelle aspre critiche seguì una risposta della regista del film, Patty Jenkins, e recentemente, Cameron, è tornato ad attaccare il film riferendosi proprio alla risposta data dalla regista.

La nuova “stoccata” di Cameron, arriva nel corso di un’intervista concessa al The Hollywood Reporter, tenutasi in occasione dell’inizio delle riprese del primo dei quattro sequel annunciati di Avatar e, come potete leggere, non solo non intende rivedere la sua posizione, ma approfondisce la propria critica, andando a contestare il ruolo di Gal Gadot nei panni di Wonder Woman e quello della stessa Jenkins come regista.

“Lo ribadisco. È stata Miss Israele e nella pellicola indossa quella specie di bustino che va solo ad esaltarne le forme. Era assolutamente bellissima, ma per me non è niente di rivoluzionario. Raquel Welch faceva queste stesse cose negli anni ’60. Era solo per contestualizzare il discorso del perché Sarah Connor – che Linda creò nel 1991 – era, se non in anticipo sui tempi, quantomeno rivoluzionario per quel periodo. Sinceramente non ritengo che non fosse assolutamente in anticipo sui tempi, considerando che, ancora oggi, non diamo alle attrici quelle tipologie di ruoli.”

Per quanto concerne la risposta datagli qualche mese fa da Patty Jenkins, il regista di Avatar dichiara quanto segue:

“Linda era bellissima. Semplicemente non veniva trattata come un mero oggetto sessuale. Non vi era niente di sessuale nel suo personaggio. Si trattava di rabbia, volontà e determinazione. Era pazza, complicata… non era lì per piacere o semplicemente per farsi vedere, ma era una figura centrale, e il pubblico l’amò alla fine del film. Quindi, per quanto io apprezzi il lavoro svolto da Patty e il fatto che Hollywood abbia, uh, “lasciato” dirigere a una donna un film action su un franchise così grande, non ritengo vi sia nulla di rivoluzionario in Wonder Woman. È stato un bel film. Punto. Sono rimasto di certo shockato che il mio commento, fosse visto come una dichiarazione così controversa. Era tutto molto ovvio nella mia mente. Ritengo semplicemente che Hollywood non abbia ancora capito nulla in merito al far dirigere alle donne dei franchise così commerciali. Per i film drammatici ci sono riusciti, ma nel momento in cui decidono di fare un grande film action commerciale, pensano di dover per forza appagare i gusti dei diciottenni o quattordicenni che siano. Sentite, da parte mia si sarà trattato di una rimarcazione troppo semplicisticia, ma non intendo tornare sui miei passi, anzi desidero andare ad aggiungere un dettaglio: mi piace molto che, sessualmente, ‘l’abbia vinta’ sui personaggi maschili e ritengo sia stato molto divertente.”

Ovviamente, la risposta della “controparte” non ha tardato ad arrivare, con l’unica differenza che, questa volta, non si tratta né di Patty Jenkins, né di Gal Gadot, ma di Lynda Carter in persona, ossia colei che vestì i panni dell’iconica Amazzone di casa DC nella serie televisiva degli anni ’70, che sul proprio profilo Facebook risponde in maniera piuttosto furente al regista:

“Per James Cameron -SMETTILA di parlar male di Wonder Woman. Sei un’anima povera. Forse non riesci a capire il personaggio. Io quasi certamente ci riesco. Come tutte le donne- siamo ben più della somma delle nostre parti. Le tue frecciatine da teppista ad una regista brillante, Patty Jenkins, sono sconsiderate. Il film ci ha preso in pieno. Gal Gadot è stata bravissima. Lo so bene, Mr. Cameron, perché  ho interpretato il personaggio per più di 40 anni. Quindi… FINISCILA.”