Un primo sguardo alla nuova espansione del celebre MMORPG targato blizzard

Finalmente l’attesa è finita e la nuova espansione di World of Warcraft è arrivata!
Questa volta non avremo a che fare con calamità naturali, mostri pronti a distruggere il mondo o qualsiasi altra minaccia, ma si torna al vecchio conflitto tra Orda e Alleanza e come recitava la copertina di Warcraft II:

“La battaglia per il controllo di Azeroth continua sulla terra nel mare e nei cieli”.

Il trailer uscito già un po’ di mesi fa ci aveva davvero fomentati, soprattutto quando i due Leader, Sylvanas da una parte e Anduin dall’altra, sembravano essere pronti a suonarsele di santa ragione in nome di Orda e Alleanza.

Data la difficoltà intrinseca nel recensire giochi di questo tipo, in modo particolare World of Warcraft, abbiamo deciso di darvi una piccola anticipazione prima della recensione completa che arriverà nei prossimi giorni. Siete pronti per la battaglia?

L’eterno conflitto

Il fulcro della nuova espansione del MMORPG targato Blizzard è una risorsa estremamente potente chiamata Azerite, che potrebbe garantire il controllo sull’universo. Dopo aver fatto infuriare la sua razza prima, e l’intera Alleanza poi, incendiando Teldrassil, la capoguerra dell’Orda, Sylvanas, è pronta a mettere le mani sull’Azerite.

L’avventura è iniziata una settimana prima del rilascio del gioco e dava accesso all’assedio di Lordaeron, che ha visto cadere diversi soldati da entrambe le fila ma senza vincitori, dato che Sylvanas, alla fine, è riuscita a sfuggire ad Anduin. Se non avete avuto modo di partecipare all’assedio, sappiate che il completamento di quest’ultimo risulta necessario per procedere con Battle for Azeroth. Nel corso della battaglia, che si stava inizialmente mettendo male per l’alleanza, abbiamo avuto modo di assistere ad un gradito ritorno: Dama Jaina Proudmoore (ci dispiace ma non ce la facciamo ad usare quel nome italianizzato quale “Jaina Marefiero”).

Terminato l’assedio, dopo aver scambiato qualche parola con il Leader dell’Alleanza, ci siamo ritrovati a Silithus, luogo in cui Sargeras ha lanciato la sua spada. Qui abbiamo recuperato l’oggetto principale di questa espansione, ovvero il Cuore di Azeroth. Questo gingillo ha il compito di accumulare Azerite per poi sbloccare diverse abilità su specifici oggetti.
La barra dell’esperienza sarà affiancata ora da un contenitore che aumenterà ogni qual volta riceveremo il prezioso minerale. Questo aspetto rappresenta la novità più importante di Word of Warcraft, che vede sparire gli Artefatti introdotti in Legion, leggermente più macchinosi da utilizzare.

Nel corso dell’avventura, si troveranno diversi oggetti in grado di sbloccare nuove abilità, ma queste si potranno attivare soltanto una volta raggiunto il relativo livello di Azerite. Noi attualmente siamo riusciti a raggiungere il livello 114, ottenendo diversi di questi oggetti e sbloccando alcune abilità. Ovviamente, l’Azerite non sarà facile da recuperare e potrà essere ottenuta principalmente al completamento di alcune missioni, oppure partecipando alle spedizioni. Al momento, non sappiamo ancora dirvi se il nuovo sistema di abilità sia del tutto funzionante e ci riserviamo un punto di vista più preciso in sede di recensione.

Tornando al viaggio in Battle for Azeroth, nelle fasi iniziali va a spegnersi leggermente l’hype creatosi dal fantastico assedio visto nel trailer, naturalmente del tutto motivato data la preparazione per grande guerra pronta a scoppiare su Azeroth. Una volta appreso, mediante il potere di Jaina, che l’Orda ha richiesto l’aiuto di una grossa flotta navale appartenente ai Troll, l’Alleanza si vede costretta a reclutare nuovi membri pronti a sposare la causa per poter rispondere al potere bellico marittimo della controparte. Si parte così alla volta di Kul Tiras, luogo di nascita di Jaina, attualmente sotto il controllo della madre Katherine.
Se ricordate un tantino gli eventi di Warcraft, sicuramente capirete che questa non è per niente una mossa saggia, considerando che Jaina è marchiata come una traditrice nella sua terra, accusata di aver causato la morte di diversi uomini, tra cui il suo stesso padre.

Detto, fatto. Neanche il tempo di scambiare qualche parola con Katherine e ci ritroviamo in prigione in compagnia di un umano che ci aiuterà a fuggire e ci porterà al cospetto di un gruppetto di persone Pro-Alleanza. Da qui in poi è necessario ricompattare Kul Tiras per poter sperare nell’aiuto di questa terra.

Ora sarà possibile scegliere arbitrariamente da quale delle 3 regioni iniziare, dato il sistema introdotto in Legion che adatta il livello dei nemici e delle missioni a quello del giocatore, aggiungendo quel pizzico di libertà in più nell’esplorazione.

La valle dei Sacraonda

Ovviamente non siamo ancora in grado di offrirvi un quadro generale sulle nuove ambientazioni di Battle for Azeroth, ma possiamo parlarvi della prima delle 3 regioni che abbiamo scelto di Esplorare: La Valle dei Sacraonda.

In questa terra dovremo risolvere dei problemi legati ad una flotta scomparsa, in un’ambientazione che, soprattutto per i luoghi legati alla story line principale, ricorda Pirati dei Caraibi, con oceani, navi e mostri tentacolosi.

Inizialmente i cittadini della terra saranno ostili e non vorranno darci alcuna notizia sulla flotta scomparsa, fino a quando non incontreremo un individuo che dopo aver raccolto diversi indizi, è pronto a giurare che le navi sono ancora da qualche parte e che il responsabile delle vicende è proprio Ser Sacraonda. I sospetti verranno confermati quando il nostro dialogo viene interrotto da una guardia della Valle. Abbiamo passato diverse ore in giro per la Valle dei Sacraonda, completando buona parte delle missioni principali e raggiungendo poco più del livello 13. Intanto, tra un incarico ed un’altra, abbiamo dedicato anche abbastanza tempo alle quest secondarie, costituite da alcuni racconti interessanti. I paesaggi di questa terra ci sono sembrati variegati e spaziano da colline verdeggianti a paludi, passando per porti tetri e pieni di insidie. In alcuni casi, però, le missioni appaiono un tantino più monotone rispetto alle precedenti espansioni, animate da alcuni minigiochi, o attacchi a bordo di tartarughe marine e mezzi corazzati.

Per una visione a 360 gradi su ambientazioni e soprattutto sul nuovo sistema di abilità non ci resta che correre ad esplorare le restanti 2 regioni di Kul Tiras, con la speranza che Katherine si unisca all’Alleanza portando così un po’ di epicità avvicinandoci al conflitto!

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Settimio Capozzoli
Ingegnere per hobby, Nerd di professione. Appassionato di Videogames, da quando mio padre mi regalò un Atari 7200 con MidnightMutants (avevo solo 2 anni) ed attratto da qualsiasi aggeggio elettronico. Odio profondo per Assassin’s Creed, dopo averlo lodato fino al terzo capitolo ed amante di Halo, Dragonage, The Witcher e di quel gran figo di Illidan Stormrage. Da grande sogno di diventare uno Spartan.