Il ritorno del titolo che ha rivoluzionato l’universo degli strategici, in compagnia del fantastico mondo di Warhammer

Ed eccoci qui, davanti ad un nuovo capitolo di Total War, serie di Creative Assembly che ha totalmente rivoluzionato la visione dei giochi strategici negli ultimi anni. Era il 2000, quando venne presentato al mondo Shogun: Total War, capostipite di un progetto che sarebbe andato avanti per anni e ci portava a rivivere le battaglie del Giappone feudale, per poi proseguire con altri titoli che proiettavano i giocatori nei più disparati periodi storici, dal Medioevo europeo, fino alle invasioni barbariche, passando per la Roma antica e l’età Napoleonica. L’attaccamento ad un certo realismo storico da parte degli sviluppatori era sembrato palese fino a Total War: Attila, lasciando ai fan il compito di una trasposizione dei giochi in chiave fantasy attraverso le varie mod. Oggi invece le caotiche battaglie di Total War si fondono con il mastodontico background di Warhammer, per la felicità di milioni di fan che non vedevano l’ora di fiondarsi nella mischia con armate appartenenti all’universo fantasy del gioco da tavolo e che, allo stesso tempo, erano timorosi in merito, per via di alcune trasposizioni videoludiche passate non pienamente riuscite. Ma bando alle ciance, e seguiteci nella nostra recensione di Total War: Warhammer.

Le strategie del caos

Anche se ci troviamo davanti ad una variante poco consona allo stile passato della serie, i cardini principali rimangono immutati. I puristi del realismo potrebbero inizialmente storcere il naso davanti a questa nuova piega irreale, soprattutto dopo anni di battaglie storiche, ma a partire dal nuovo involucro e addentrandosi sempre più verso il cuore del gioco ci si accorge che, a parte le novità inserite per far funzionare al meglio il nuovo ecosistema, la struttura principale è rimasta immutata. Nelle prime fasi di gioco, in modo particolare, non si riuscirà a cogliere pienamente la differenza sostanziale tra Total War: Warhammer e i precedenti capitoli, in quanto avremo a disposizione le classiche unità da mischia e a distanza, pianificando a piacimento le strategie da adottare sul campo di battaglia. In questi casi si assisterà alle normali battaglie tra esseri umani, con un gran numero di unità su schermo e le unità della cavalleria che andranno a spazzare via i nemici appiedati. Ma siamo o non siamo nell’universo fantasy di Warhammer? Ovviamente si e ce ne accorgeremo non appena avremo di fronte i primi avversari più “massici”, che apriranno la strada verso un nuovo modo di intendere la guerra. Non stiamo parlando di certo di cannoni o balestre giganti, ma di Troll e altre mastodontiche creature che renderanno le sfide   ancora più caotiche, cruenti e ricche di nuovi elementi che lasceranno spazio a nuove strategie adottabili per risolvere i conflitti, rendendo il tutto molto più variegato. Se in passato si poteva aver qualcosa da ridire sulle mazzate tra le varie unità, che si svolgevano in maniera abbastanza “standard” in termini di animazioni, ora trovarsi davanti a creature giganti e bestie di vario tipo, aumenta e non poco l’epicità dei conflitti che saranno più ricche e variegate.

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Tu da che parte stai?

Lo scenario di Total War: Warhammer è quello del Vecchio Mondo, con molte regioni appartenenti (ovviamente) alla Lore del gioco da tavolo, con l’inserimento della suddivisione in province. Saranno presenti la regione imperiale di Reikland, nella parte centrale della mappa, governata dai Conti Elettori, Sylvania nella parte est, scossa dalla presenza dei Conti Vampiro e molte altre terre. Il territorio sarà conteso dalle varie fazioni, che al momento sono l’Impero, i Nani, i Pelleverde e i Conti Vampiro, ai quali si aggiungono i Guerrieri del Chaos, arrivati tramite DLC. Se da una parte possiamo dire che non siamo felicissimi della scelta di rendere disponibili un numero così esiguo di razze e di Eroi al lancio, dall’altra dobbiamo dire che la diversificazione è davvero riuscita, merito soprattutto della svolta fantasy che rende lo stile di gioco differente a seconda della razza scelta. Ognuna delle fazioni, infatti, avrà diverse particolarità, come i Conti Vampiro, che punteranno sulla corruzione e sui non morti per arricchire le proprie fila, trasformando i nemici in unità da lanciare sul campo di battaglia, o i Nani che vanteranno di un’artiglieria pesante solida e letale. Ai Pelleverde non mancheranno gli elementi che contraddistinguono la razza che, con grandi armate composte per la maggior parte da goblin, con le unità puramente orchesche che andranno a rappresentare la parte più èlite dell’esercito. Proprio in merito a questa fazione, i fan dell’universo di Warhammer apprezzeranno di buon grado il WAAAGH!, proposto sotto forma di barra che si ricaricherà nel corso di ogni battaglia e che, una volta raggiunto il livello massimo, farà apparirà sul campo di battaglia una seconda armata guidata dall’IA a supporto dell’esercito. Il fronte diplomatico, per quanto possa sembrare difficile da inserire in questo contesto, è stato gestito in maniera da gestire tregue e patti di non aggressione con le altre razze, senza deludere totalmente i fan del gioco da tavolo. Sarà infatti possibile stringere dei contratti solo con alcune razze e in determinate condizioni, ad esempio con Nani e Conti Vampiro l’opzione sarà difficile ma non impossibile, ma è inutile provare ad allearsi con i Pelleverde che rifiuteranno ogni tipo di offerta continuando a scorrazzare nel mondo di gioco, razziando le varie fortezze. 

Un capolavoro epico

Dato che non lo abbiamo ancora affermato, è il momento di dire che Total War: Warhammer è davvero un capolavoro e non solo per gli amanti dello storico gioco da tavolo; siamo sicuri che anche i fan della serie di Creative Assembly più schivi verso il nuovo background fantasy, superati i primi timori inizieranno ad amare il nuovo lavoro. Le caratteristiche classiche del gioco sono state mantenute, a partire dal sistema a turni durante la fase di gestione degli insediamenti, fino ad arrivare alle varie battaglie, che potranno essere combattute in real time oppure, in alcuni casi, risolte automaticamente. Alcuni aspetti sono stati nettamente semplificati, come i vari parametri relativi alla popolazione che si limitano alla soddisfazione e alla corruzione, quest’ultimo dovuto alle armate di Vampiri o Guerrieri del caos in grado di trasformare i cittadini in unità nemiche, che potrà essere limitato impedendo la presenza di truppe ostili nel proprio territorio o tramite la costruzione di determinati edifici. Ovviamente, nel caso in cui si scegliesse di giocare con i Conti Vampiro, la corruzione sarà un’arma e non una piaga da cui difendersi e l’obiettivo sarà quello di espandersi per rafforzare le proprie armate di non morti. Graficamente il titolo è davvero ad alti livelli e, in alcuni momenti, sembra davvero di rivivere una di quelle battaglie da grande colossal cinematografico, il tutto condito da un comparto tecnico ineccepibile sotto quasi tutti i punti di vista.

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L’IA delle fazioni è stata curata molto più a fondo rispetto a quanto visto fino ad ora in Total War, con gli alleati che si ritrovano ad eseguire in maniera quasi impeccabile gli ordini forniti, anche se con qualche sbavatura sulla gestione degli eserciti e i nemici che riusciranno a capire quando è il momento di cedere agli accordi diplomatici, soprattutto se messi alle strette. Ad arricchire le tantissime alternative offerte dal gameplay, altri due grandissimi aspetti da tenere in considerazione sono la tecnologia e la magia. Questi saranno utilizzabili, come tante altre cose, a seconda della razza di riferimento: possiamo sognarci di vedere un Nano mago, razza più specializzata nello sviluppo della tecnologia, pronti a colpire i nemici anche con unità volanti all’avanguardia, così come gli orchi avranno una componente tecnologica poco sviluppata. La magia gioca un ruolo fondamentale nelle battaglie, che deve essere gestita anche in base ai “venti della magia” che cambieranno in maniera casuale ma che, se fortemente a favore delle unità magiche, si riveleranno l’arma in più dell’esercito, generando ingenti danni alle unità nemiche. Anche gli eroi giocheranno un ruolo fondamentale nel corso dell’avventura, dotati di particolari poteri e buff e con statistiche da far invidia ad un’intera armata. Inoltre, il gioco presenta una serie di quest opzionali, al completamento delle quali si riceveranno alcuni oggetti equipaggiabili da Lord ed Eroi, generati da un sistema di loot casuale. Potremmo restare qui per ore a parlare delle immense soluzioni e varianti offerte da Total War: Warhammer, della gestione delle battaglie, nelle quali il lato strategico gioca una componente importante, sia nelle fasi iniziali, in cui si potranno analizzare le truppe nemiche e scegliere la strategia più adatta alla battaglia, sia per il conflitto vero e proprio, in cui si potrà scegliere di accerchiare le truppe avversarie oppure decimarle inizialmente da un’altura, sfruttando al meglio le unità a lungo raggio, ma senza dimenticare la fase a turni in cui sarà importante posizionare le proprie truppe nel mondo di gioco e curare gli aspetti puramente diplomatici, facendo sempre attenzione agli attacchi improvvisi dei nemici che potrete sempre cercare di intercettare. Infine, un elogio anche alla colonna sonora, capace di mantenere sempre alti i livelli di epicità; in alcuni frangenti potrebbe tranquillamente venirvi la voglia di afferrare la prima improponibile arma che vi capita a tiro ed unirvi alle vostre truppe sul campo di battaglia.

Settimio Capozzoli
Ingegnere per hobby, Nerd di professione. Appassionato di Videogames, da quando mio padre mi regalò un Atari 7200 con MidnightMutants (avevo solo 2 anni) ed attratto da qualsiasi aggeggio elettronico. Odio profondo per Assassin’s Creed, dopo averlo lodato fino al terzo capitolo ed amante di Halo, Dragonage, The Witcher e di quel gran figo di Illidan Stormrage. Da grande sogno di diventare uno Spartan.