Non solo Scalebound

È recente la notizia della cancellazione di Scalebound di Kamiya, gioco molto atteso da tutti i fan di Platinum, e da una buona parte dell’utenza Xbox One. Abbiamo già dedicato un editoriale alla questione, ma Scalebound non è l’unico gioco della storia “fatto fuori”, e di cui sentiamo la mancanza. Vi proponiamo oggi questa lista di 10 giochi cancellati, più 2 non proprio cancellati, che siamo sicuri apprezzerete, nella speranza di farvi conoscere qualcosa di nuovo.
Buona lettura!

LMNO

Annunciato nel 2005, LMNO aveva una caratteristica peculiare: c’era di mezzo Steven Spielberg. Mica poco, per un videogioco, in un’epoca in cui l’intrattenimento elettronico doveva ancora uscire dalla nicchia. Si tratta di un action con elementi RPG che guardava al parkour. Doveva essere fortemente emotivo e ruotare attorno al rapporto tra il protagonista e la co-protagonista, una donna dalle sembianze aliene. Poi, a quanto pare, la complessità voluta dal regista era troppa e di conseguenza il gioco stava costando troppo. Il progetto dovette essere così rifondato, e modificato, ma anche questa via portò ad un vicolo cieco. Infine, dopo cinque anni, LMNO venne cancellato.

Star Wars 1313

Si tratta di un gioco recente, ucciso nel sonno quasi senza motivo, dato che lo sviluppo sembrava procedere come doveva e le aspettative erano tante. Nei panni di Boba Fett era compito del giocatore esplorare Level 1313, una grande città del pianeta Coruscant. Il focus era su tematiche stranamente molto mature. Per il poco di gameplay che abbiamo visto si trattava di un interessante TPS molto cinematografico, con un ottimo comparto tecnico. Poi Disney ha acquisito Lucas, e il progetto è stato prima messo in stand by, poi fermato. Peccato.

Starcraft: Ghost

Starcraft: Ghost è uno dei giochi mai usciti più celebri di sempre. Previsto per Xbox, GameCube e Playstation 2, il gioco avrebbe sancito l’arrivo di Blizzard sulle console, con uno spin off del celeberrimo Starcraft, addirittura! Ghost era un TPS/Stealth in cui si interpretava un’unità dei Terran, Nova, e con questa si dovranno esplorare diversi pianeti della storica saga di Blizzard. Il gioco è passato un paio di volte di mano, tra diversi sviluppatori, per essere dapprima rinviato di anno in anno, poi rimandato a data da destinarsi, per finire in ultimo nel dimenticatoio, mai ufficialmente cancellato, ma certamente neanche in sviluppo.

Fable Legends

Una cancellazione molto recente, che ha lasciato tutti di stucco. Questo perché il titolo di Lionhead Studio sembrava pronto. Poco prima della cancellazione era stata fatta partire una open beta, quindi tutti credevamo che il gioco fosse in dirittura di arrivo. Invece no, l’action RPG cooperativo sviluppato in seno a Microsoft ha chiuso i battenti, come un fulmine a ciel sereno, e con lui è sparito anche il suo sviluppatore, a sua volta chiuso. Cosa è successo di preciso ce lo dirà solo il tempo.

Silent Hills

Un paio di anni fa scoprimmo alla Gamescom che un piccolo studio indipendente, 7780s Studio, stava sviluppando un gioco la cui demo era disponibile sul PSN. Lo scaricammo, e alla fine scoprimmo che non esisteva 7780s, ma che si trattava di Kojima e Del Toro che ci annunciavano con quel teaser giocabile l’uscita di Silent Hills. Il gioco prometteva benissimo, l’atmosfera era estremamente tesa e i nomi dietro al progetto erano decisamente di alto profilo. Poi il buon Kojima ha avuto dei brutti scazzi con Konami durante la lavorazione di Metal Gear Solid V, che sono finiti nell’abbandono da parte del designer della storica software house, e di conseguenza l’abbandono da parte di Konami del progetto Silent Hills. Male, malissimo.

Star Fox 2

È una storiaccia quella relativa a Star Fox 2. Il perché è presto detto: il gioco era finito. Era pronto, doveva solo uscire, tanto che ne esistono delle ROM complete, mai distribuite per motivi legali, e delle ROM che è invece possibile trovare in rete a cui mancano solo alcune minime aggiustatine. Cos’è successo, quindi? A quanto pare, Miyamoto non voleva che uscissero giochi tridimensionali per SNES poco prima della release del N64. Star Fox 2 era pronto per il ’95, a ridosso dell’uscita del Nintendo 64… peccato che poi la console ritardò, facendo venire meno il problema perché sarebbe passato un anno e mezzo tra il gioco e l’uscita del Nintendo 64, ma il gioco rimase comunque fermo ai box. Fortuna che lo SNES mini lo ha resuscitato.

Megaman Universe

Avete presente Mario Maker? Ci aveva già pensato Capcom con il suo Megaman Universe. Si trattava di un gioco che nel single player doveva riprendere Megaman 2, ma la cosa grossa era la modalità grazie alla quale era possibile costruire i propri livelli, caricarli sulla rete e farli giocare agli altri. Previsto come Live Arcade e gioco PSN, Megaman Universe venne purtroppo cancellato in seguito all’abbandono da parte di Inafune di Capcom.

Legacy of Kain: Dead Sun

È un po’ che non vediamo nuovi episodi di Legacy of Kain, serie che ha innegabilmente una grossa schiera di fanatici. Qualche anno fa era in sviluppo Dead Sun, un nuovo episodio che doveva vantare un gameplay molto vicino ai vecchi titoli, ma open world. Che il gioco fosse in sviluppo, lo abbiamo scoperto grazie ad un post su NeoGaf, perché Square Enix non ci aveva avvertito. Purtroppo, secondo il publisher il gioco non andava bene così come era, e la scure della cancellazione si è abbattuta con forza su Legacy of Kain: Dead Sun.

Castlevania PS3 / Xbox 360

Vi piacerebbe un bel Castlevania tridimensionale, eh? Non Lords of Shadow, si intende. Nel 2008, al Tokyo Game Show, venne presentato un teaser in cui si accennava a questo fantomatico nuovo Akumajo Dracula, a firma Igarashi, che avrebbe dovuto vedere la luce sull’allora current gen. Solo che a quanto pare il buon Koji non era molto d’accordo a realizzare un Castlevania 3D, e insomma, un problema tira l’altro, e alla fine uscì Lords of Shadows, mentre questo episodio sviluppato internamente a Konami non vide mai la luce.

Warcraft Adventures: Lord of the Clans

Torniamo ancora una volta a parlare di Blizzard, con Warcraft Adventures: Lord of the Clans, mai rilasciata avventura grafica vecchio stile che, indovinate un po’, parlava proprio di orchi. Sviluppato assieme ad uno studio di animazione russo, Warcraft Adventures era praticamente pronto, poi in Blizzard si sono accorti che il gioco era indietro rispetto alle più nuove avventure grafiche appena uscite in quella seconda metà degli anni ’90. Pensavano, stando a delle dichiarazioni ufficiali, che sarebbe stato una bomba, ma tre anni prima. Essendo fuori tempo massimo, e ritenendo che quella barca era oramai salpata, annullarono il progetto. La storia venne poi riadattata in un romanzo.

Bonus:
Ovvero giochi cancellati ma non troppo

Thrill kill

Thrill Kill è probabilmente uno dei giochi più famosi in questo articolo, ed il perché è presto spiegato: si tratta di un picchiaduro iper violento, ritirato dai negozi appena uscito, ma di cui sono spuntante delle copie pirata. Il mix perfetto per avere successo sulla rete. Sviluppato da Paradox, si trattava di un beat em up ad arene in cui quattro giocatori dovevano affrontarsi in un combattimento mortale, che sarebbe terminato solo quando tre combattenti fossero passati a miglior vita. Il gioco uscì prima di venire cancellato in effetti, perché EA si adoperò per ritirare tutte le copie distribuite a poco tempo dal lancio, non condividendo la sua violenza gratuita, e si rifiutò anche di vendere la proprietà intellettuale a terzi. Qualcuno, quindi, è effettivamente riuscito a comprarlo.

Earthbound 64

Il fan medio di Earthbound, quello occidentale soprattutto, è abituato a soffrire, tanto che Mother 3, o Earthbound 2, che è stato per un periodo Earthbound 64, lo dobbiamo ancora vedere in occidente. La declinazione tridimensionale del gioco di Itoi non ha mai visto la luce, purtroppo, e il progetto è stato dirottato successivamente su Game Boy Advance, per uscire nel solo territorio giapponese. Ma noi siamo persone pazienti, in fondo il primo Mother ci ha messo solo 26 anni a venire tradotto ufficialmente in inglese…

Luca Marinelli Brambilla
Nato a Roma nel 1989, dal 2018 riveste la carica di Direttore Editoriale di Stay Nerd. Laureato in Editoria e Scrittura dopo la triennale in Relazioni Internazionali, decide di preferire i videogiochi e gli anime alla politica. Da questa strana unione nasce il suo interesse per l'analisi di questo tipo di opere in una prospettiva storico-politica. Tra i suoi interessi principali, oltre a quelli già citati, si possono trovare i Gunpla, il tech, la musica progressive, gli orsi e le lontre. Forse gli orsi sono effettivamente il suo interesse principale.