Come è oramai tradizione, Steam ha pubblicato centinaia di demo e anteprime per svariati giochi in arrivo. Eccovi i nostri preferiti!

Come ogni anno, è arrivato il momento dello Steam Summer Game Festival, più importante che mai in un momento in cui mancano le canoniche fiere “fisiche”. Con l’occasione abbiamo provato diverse demo delle tantissime che sono state pubblicate, è abbiamo deciso di proporvi qualche mini anteprima – e qualche suggerimento su quali dovreste provare anche voi!

PENDRAGON

Su Inkle Studios si è già speso molto… inchiostro. Lo studio inglese, responsabile di assoluti capolavori come 80 Days ed Heaven’s Vault, ci sorprende con un immediato nuovo titolo (Heaven’s Vault è del 2019), che anche questa volta è completamente diverso dai precedenti. In un gioco a turni dallo stile fumettoso e colorato, vestiremo i panni di Ginevra, Lancillotto e gli altri personaggi dei miti britannici (non solo i Cavalieri della tavola Rotonda!).

Il tratto comune alla tradizione Inkle risiede ovviamente nell’utilizzo del loro particolare, straordinario motore narrativo, l’Ink, che garantisce una progressione del racconto sostanzialmente infinita: ogni dialogo, così come ogni nuovo personaggio, sarà diverso, avrà un impatto e contribuirà alla creazione di un nuovo, originale e fantastico mito britannico.

ARROG

Probabilmente, è più facile spiegare cosa non sia Arrog, rispetto al banale tentativo di categorizzarlo in un qualche genere, o d’inserirlo in una lista.

Arrog, in uscita a fine luglio, è un’esperienza sensoriale e interattiva particolare, che ci chiede di scoprire un viaggio mentale e fisico decisamente… peculiare. Inizialmente sembra essere una di quelle avventure pretenziose prive di vero significato oltre l’assurdo e lo straniante… e probabilmente sarà così, e l’ho trovato bello e divertente da interagire proprio per questo.

E poi, guardate che dolcezza il capiraba lì in mezzo!

LOVE – A PUZZLE BOX FILLED WITH STORIES

Avete presente Photographs? È un gioco molto particolare, che vi consiglio, e che usa il linguaggio fotografico per raccontarci varie storie, di epoche e contesti diversi, ma tutti legati in qualche modo al ruolo delle scelte e al loro impatto sulla nostra vita. Ecco, Love si propone come un’esperienza simile, ma totalmente incentrata sul tema dell’amore, che sia di una coppia felicemente sposata oppure di una giovanile cotta estiva.

Le meccaniche utilizzate sono però banalissime, molto meno concrete e significative di Photographs. Ma allora perché consigliare Love? Perché insomma, da una demo si può capire ben poco del valore e della struttura ludica, ma si può assaggiare un piccolo antipasto dei valori che si vogliono analizzare. In tal senso, seguirò da vicino il progetto, sperando di potermi ricredere a gioco ultimato!

PAPETURA

Ti svegli in un mondo di carta, e coordini Pape e Tura, due esserini che vogliono proteggere la loro casa dall’arrivo di cattivi oscuri come la notte. La demo dura pochissimo, ma permette di cogliere tutte le influenze del caso: il punta e clicca duro e puro si fonde con le moderne avventure limbolike, creando una commistione di silenzi ed enigmi che sembrano promettere molto (la demo disponibile al pubblico, purtroppo, ne presenta solo uno).

Inoltre, la direzione artistica è decisamente particolare: i modelli sono tutti fatti con la vera carta, mentre le musiche sono state ideate da Floex, già famoso nel mondo indie per le collaborazione con Amanita Design (Samorost, Machinarium).

THE WILD AT HEART

Prodotto da Humble Bundle, The Wild at Heart promette di essere una sorta di versione fiabesca e delicata di Stranger Things, che si fonde con Pikmin. Il concept del gioco infatti racconta di un ragazzo disperso in una foresta, che entra in contatto fortuito con un esserino dei boschi, uno Spiriteling: seguendolo, entrerà in un mondo magico e fatato, ma non per questo sicuro.

Nel tempo, molti di loro si uniranno a noi, formando un dolcissimo ma potente esercito di spiritelli, pronti ad aiutarci nella lotta contro le oscure presenze che infestano i boschi. Per chi cerca una vera e propria fiaba in tutto e per tutto, come intuibile dallo screen anche l’occhio verrà ricompensato.

BLACK BOOK

Vasilisa è innamorata. Un amore cieco, folle, passionale, che la porta a compiere un atto masochistico: concedersi alle arti oscure, alla magia nera, per poter far tornare in vita il suo compagno. Immergendosi nella mitologia slava e nei racconti popolari, Black Book propone un incrocio tra un RPG e un deck-builder, riuscendo a non rendere nessuna delle due componenti eccessive, almeno a giudicare dal prologo (disponibile per tutti su Steam).

Le splendide distese della campagna est europea sono accompagnate da un dettaglio visivo splendido, che fa sentire il giocatore ancora più coinvolto. Il combattimento, tutt’altro che arduo (almeno a giudicare dalla demo disponibile) è funzionale al racconto, che da quel che ho potuto provare promette decisamente bene.

DISJUNCTION

Come potrete leggere dallo screen, la pubblicazione di Disjunction non sarà certo priva di… legami col reale. Come tutto il Cyberpunk, anche quest’ultimo si affida infatti a versioni distopiche della contemporaneità, estremizzate dalla tecnologia e dalle ingiustizie sociali. Ennesimo segnale che, forse, viviamo proprio in uno di questi racconti.

Il gioco, decisamente tradizionale ma non per questo poco interessante, si propone come un investigativo caratterizzato da meccaniche di infiltrazione decisamente classiche: movimenti furtivi, opzione violenta e non violenta, hacking e molto altro, e il tutto sembra funzionare decisamente bene. Da tenere d’occhio.

A MONSTER’S EXPEDITION

Un mostro viene in visita su delle isole umane, trasformate in un museo sulla nostra razza da quelli che, evidentemente, sono dei suoi simili. Per riuscire a scoprire tutto, ma proprio tutto su di noi, il mostro dovrà imbarcarsi (è proprio il caso di dirlo) in una spedizione lunga ma delicata, in un’atmosfera rilassata e capace di non stressare il giocatore.

Certo, ci sono poi gli enigmi, e quello è un altro paio di maniche… Dagli autori di How to build a better snowman, arriva un nuovo, delizioso puzzle a livelli, che promette di seguire le orme del lavoro precedente e di saper intrattenere il giocatore con enigmi intelligenti e un’estetica leggera.

EVER FORWARD

Dallo studio di My Time at Portia, Ever Forward ci racconta di una ragazza rimasta… “incastrata” in un mondo strano e peculiare, a metà tra la realtà e la sua immaginazione.

Per riuscire a tornare in sé, la giovanissima protagonista dovrà risolvere dei puzzle ambientali più narrativi che ludici, sebbene a tratti alcuni sappiano essere forse eccessivamente tradizionali, rispetto al tema centrale e alle meccaniche che richiederebbe un simile sforzo narrativo.

In ogni caso, il gioco sembra voler costruire un percorso davvero analizzabile nella sua interezza, e sarà dunque fondamentale valutare la versione completa del progetto.

BACKBONE

Sviluppato da EggNog e distribuito dal sempre più importante Raw Fury, Backbone è gioco di ruolo dalle tinte noir.

Nei panni di un ex-poliziotto ormai ritiratosi per via delle pratiche non ortodosse operate dalle forze dell’ordine per darsi a drammi coniugali e indagini di poco conto, dovremmo esplorare una Vancouver scura e piovosa popolata da animali antropomorfi che riflettono i caratteri dominanti della specie che rappresentano.

Il prologo proposto come demo lascia grande spazio a chi gioca nelle scelte, facendo uscire così la parte più strettamente ruolistica che non da un gameplay più tipico. Un sistema di scelte multiple che sembra molto diramato e approfondito, che può escludere o includere grandi pezzi di storia.

SHE DREAMS ELSEWHERE

She Dreams Elsewhere pesca a piene mani dal solco tracciato nel JRPG durante le generazioni che hanno visto protagonisti NES, SNES e Gameboy. Nel gioco di Studio Zevere si percepiscono, sia esteticamente che ludicamente, echi diretti alle serie Mother/Earthbound e Pokémon tanto nella struttura dei combattimenti quanto nelle fasi esplorative.

A questo viene aggiunta una direzione artistica che vira verso il surreale e l’onirico mantenendo però sempre i riferimenti di cui sopra, spruzzando qua e là tematiche sociali di richiamo in questo periodo e gusto estetico che ricordano la fascinazione contemporanea per vaporwave e retrofuturismo.

Steam Summer Game Festival

FOR THE PEOPLE

A costo di prendermi insulti per questa affermazione, scrivo senza grossi pentimenti che se penso a un gioco gestionale difficilmente mi immagino collegato a esso una storia rilevante. Non è un demerito al genere, anzi è proprio perché la storia deve costruirla chi gioca che non c’è bisogno di un contesto narrativo approfondito per far funzionare un gestionale.

For the People, al contrario, fa dipendere moltissimo la meccanica di gestione della nostra città da quanto viene esposto nella sua trama. Ambientato in quella che è a tutti gli effetti l’Unione Sovietica degli anni ’60/70, il gioco regola se stesso e le sue due anime in funzione della questione morale di chi gioca.

A seconda dell’approccio che vorremmo far prendere al nostro sovrintendente cittadino in funzione di quel che gli succede, cambierà drasticamente il modo in cui lo stesso potrà accedere a risorse e personale per mantenere la città a galla e avere il favore del proletariato.

Steam Summer Game Festival

WHEN THE PAST WAS AROUND

Il prologo di When  the Past Was Around è molto efficace nello svelarne le potenzialità. La demo del titolo Mojiken Studio, infatti, getta subito chi gioca all’interno dell’atmosfera facendogli gustare direttamente l’estetica – forse non originalissima, lo stile narrativo e il cuore ludico chiamati in causa. Si tratta di un puzzle game che tratta di un amore che ha portato la protagonista da una totale sfiducia verso il sentimento a un’apertura.

Una serie di enigmi che si susseguono che servono a districare il grande interrogativo che è innamorarsi e che, nei pochi minuti giocabili, mi ha convinto per le capacità coinvolgenti di disegni e musica.

Steam Summer Game Festival

WINGSPAN

Da avido giocatore di giochi da tavolo non potevo lasciarmi sfuggire l’opportunità di provare la versione digitale di uno dei titoli più in voga degli ultimi anni. Wingspan è un gioco di carte basato sull’efficienza, quindi sul rendere sempre più convenienti le azioni, con un tema particolarissimo e incredibilmente ben integrato con le meccaniche: il bird watching. A ciascuno dei tre habitat disponibili corrisponde un’azione da svolgere nel proprio turno, che andrà via via a migliorarsi mano a mano che giocheremo uccelli in esso.

Nella demo, purtroppo, è presente soltanto il tutorial che, però, introduce il gioco in modo limpido e comprensibile più o meno a chiunque. Interessantissima la scelta estetica dell’interfaccia utente, che si sposa in modo fluido con quella utilizzata nella controparte fisica.

Steam Summer Game Festival

LIBERATED

Se l’ispirazione da un medium è una cosa abbastanza comune, la trasposizione 1:1 dei caratteri fondanti di un mezzo in un altro è decisamente più rara e spesso e volentieri territorio carico di rischi. Liberated si pone la sfida di utilizzare l’impaginazione tipica di un fumetto a fini ludici, e per quanto visto nella demo posso dire che il bersaglio sembra essere centrato.

La gestione visiva non compromette la giocabilità, e anzi ho apprezzato moltissimo il fatto che fosse possibili interagire tra una vignetta e l’altra suggerendo la presenza di un ambiente di livello unico anziché di tanti quadri separati. Un action platform abbastanza classico nel suo feeling ma che viene impreziosito dalla sua particolarità, che potrebbe essere la chiave di volta per il suo successo.

Steam Summer Game Festival

SOLACE STATE

Parlare di isolamento, lockdown e quant’altro in questo periodo è decisamente un campo minato. Mi ha infatti sorpreso il modo in cui la visual novel Solace State approccia e gestisce questo tema collocando in una dimensione di rivoluzione e distopia.

Nei panni di una hacker di recente radicalizzazione politica, dovremmo cercare di aiutare una nostra amica di cui abbiamo perso le tracce facendoci aiutare da diverse persone che incontreremo sul nostro cammino e che dovremmo portare alla presa di coscienza contro la dittatura toccando punti a loro sensibili. Una narrazione molto audace che si tinge di estetica glamour e con forti richiami al kpop e alla musica asiatica, segnale di come oggi i concetti rivoluzionari siano più trasversali e contaminati di quanto ci possa apparire.

SKATEBIRD

Probabilmente il titolo più folle che mi è capitato di provare durante questo evento, e la cosa più fuori da ogni logica è che il suo titolo ne descrive totalmente il prodotto. Un gioco di skateboard – forse un po’ datato nella resa meccanica – in cui al posto di skater umanoidi impersoneremo dei piccoli volatili, principalmente passerotti.

Basterebbe questo per farvi capire con cosa abbiamo a che fare, perché è esattamente quello che è Skatebird. Purtroppo, però, la gestione dei comandi e l’input risultano leggermente superati nel genere, per quanto poco rappresentato, ma è anche vero che la totale follia del progetto ne esalta le altre caratteristiche.

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CHINATOWN DETECTIVE AGENCY

Ispirato in modo molto esplicito alle avventure grafiche della serie Carmen Sandiego, Chinatown Detective Agency è un punta e clicca di quelli più puri a cui potreste pensare. Interazioni ambientali, enigmi e storia ricca di colpi di scena sono le caratteristiche principali del pacchetto, condite da una pixel art piacevole e sensata per le sensazioni ludiche che vuole suggerire.

Da segnalare, però, la presenza di un bug che impedisce – almeno a me – di proseguire nella demo dopo pochi minuti, che sicuramente però verrà risolta in uscite future.

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SPINCH

Concludo questa carrellata parlandovi del titolo che più di tutti mi ha colpito per ricercatezza e rifinitura. Realizzato da Queen Bee Games, Spinch è un platform puro realizzato con la direzione artistica del fumettista Jesse Jacobs. La scelta di affiancare l’artista canadese al gioco è venuta a sviluppatrici e sviluppatori a lavori già avviati, notando una comunione di intenti comunicativi tra loro e il suddetto.

Riflessioni sull’esistenza e sul rapporto con forme divine sembrano alla base di questo psichedelico videogioco tutto arcobaleni e salti calcolati al millimetro che, non lo nego, non vedo l’ora di giocare nella sua forma finale.

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WINDJAMMERS 2

DotEmu è uno sviluppatore specializzato nella realizzazione di remake e sequel di vecchie glorie, e ne è prova il recente Streets of Rage 4 che ha incontrato il favore di chiunque lo abbia provato. Dopo aver riportato su console di attuale generazione il classico NEOGEO Windjammers, ora lo sviluppatore ci riprova con un sequel realizzato ad hoc.

E, wow! Windjammers 2 è ancora il gioco arcade di frisbee che ricordavate, con i suoi toni sopra le righe, le sue abilità speciali e quel gusto propriamente giapponese per le spiagge, il sole e gli anni ’80, ma con una marcia in più. Il lavoro grafico svolto è incredibile e assolutamente in linea con lo stile che abbiamo conosciuto con Streets of Rage 4, e in qualche modo funziona meglio in questo caso. La demo che potete scaricare propone solo i match online, tre personaggi e tre aree, ma bastano per farci rimanere in attesa della release completa!

GROUNDED

Da Obsidian ci aspettiamo normalmente gli RPG, ma in questo caso ci troviamo di fronte a un survival in cui, nei panni di un bambino diventato improvvisamente minuscolo, dovremo sopravvivere alle insidie del giardino di casa. Tra insetti giganti e spazzatura divenuta enorme sarà necessario raccogliere risorse e costruire attrezzature per poterci difendere e risolvere dei puzzle (uno solo presente nella demo di mezz’ora).

L’aspetto estetico è certamente d’impatto e restituisce bene il feeling di un certo filone di cinema di genere al quale si è accodato anche Stranger Things. Il gioco arriverà in accesso anticipato a brevissimo, anche per gli abbonato Xbox Game Pass, ed è innegabile che se siete fan dei survival Grounded è un titolo da tenere d’occhio, dato soprattutto il talento del team che lo sta sviluppando.

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FAE TACTICS

Vi mancano Final Fantasy Tactics, Ogre Battle e tutti quei JRPG tattici che negli anni ’90 andavano tantissimo? Ecco, Fae Tactics è esattamente quello. Forse fin troppo. Dalla demo apprendiamo un incipit narrativo abbastanza scontato, ma anche il sistema di combattimento è esattamente quello che ci si aspetterebbe.

Movimenti su scacchiera (ma non con ogni schieramento che agisce in blocco, anzi con turni alternati a seconda delle diverse velocità dei personaggi), necessità di posizionarsi a fine turno, attacchi alle spalle e attacchi combinati, magie, resistenze e debolezze elementali.

Si intravedono però, tra le righe, piccole variazioni sul tema che potrebbero risultare piacevoli. Per concludere, ottima pixel art, e ottimo stile!

Steam Summer Game Festival

A PAINTER’S TALE: CURON, 1950

Chiudiamo la nostra carrellata con un gioco italiano, sviluppato in collaborazione con IVIPRO. A Painter’s Tale: Curon, 1950, ambientato inaspettatamente a Curon, ci mette nei panni di un pittore che – pare – viene trasportato indietro nel tempo nella Curon precedente l’allagamento per cui è diventata peculiare. 

Le atmosfere sono quelle giuste, ma sembrano in un primo momento rovinate dai personaggi dall’estetica simile a quella di Minecraft. Nella seconda parte della demo la scelta estetica sembra trovare giustificazione, ma questa si interrompe troppo presto per potervi restituire un’impressione più marcata del gioco che sarà. Provatelo, anche solo per supportare IVIPRO, un progetto bellissimo e importantissimo per il nostro territorio e la nostra industria.

Steam Summer Game Festival

(Articolo a cura di Claudio Cugliandro, Luca Parri e Luca Marinelli Brambilla)