Morto l’autore della celebre serie Tv Boris

È morto Mattia Torre, autore della serie televisiva Boris, scomparso all’età di appena 47 anni dopo aver a lungo combattuto contro una malattia.

Classe 1972, Torre è stato autore ed attore teatrale, realizzando anche diversi lungometraggi per il cinema, tra cui il film tratto dalla serie televisiva che lo aveva reso famoso. Di Boris ha anche scritto e diretto il lungometraggio.

Boris – la fuoriserie italiana si proponeva di dare uno sguardo realistico al mondo della tv e della fiction in Italia. Mettendo in scena la disavventure dello stagista Alessandro e della troupe di “Occhi del Cuore” guidata da René Ferretti, era riuscito in compagnia di Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico a creare una vera e propria serie di culto, amata non solo dalle persone del settore ma da tanti appassionati sparsi per la penisola.

Con Boris andava in scena la realtà nascosta della tv. Quella fatta di accordi con la politica, di interpreti ritardatari e incompetenti, di problemi sindacali e produzioni sull’orlo del fallimento.

morto autore Boris

Ancora oggi Boris è una serie televisiva ricordata con affetto dai fan, proprio per la sua capacità di raccontare una realtà dura, fin troppo spesso idealizzata, facendolo tuttavia col sorriso. Una spensieratezza che è stata d’esempio per molti e che ha saputo regalare ai suoi spettatori perle e tormentoni rimasti scolpiti nelle loro menti.

Torre ha collaborato per anni con Serena Dandini e Corrado Guzzanti. Per quest’ultimo ha anche scritto la serie Tv “Dov’è Mario”, andata in onda su Sky. Alla scoperta della sua malattia non ha cessato di lavorare, scrivendo un libro sulla sua esperienza nel reparto di oncologia e sul modo in cui ha affrontato la degenza in ospedale. Il libro La linea verticale è in seguito diventato anche una serie televisiva, andata in onda su RaiPlay.

(fonte: IlMattino.it)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.