ARF 2019 – La nostra intervista al Gentlemen Kaiju Club

Durante questo Arf abbiamo avuto modo di intervistare i ragazzi del Gentlemen Kaiju Club, lo studio di autori di fumetto formato da David Messina, Valerio Schiti, Simone Di Meo e Paolo Villanelli, tutti artisti molto attivi nel mercato americano, tra Marvel, DC e non solo.

Qui sotto trovate un breve estratto della nostra intervista e più in basso il video completo.

arf intervista kaiju club

Partiamo con una domanda di rito. Come nasce questo progetto?

David Messina:
L’idea nasce cinque anni fa, mentre eravamo tutti più o meno impegnati in progetti difficili. Ad esempio Valerio Schiti erano su Guardiani della Galassia; di noi faceva parte anche Emanuel Simeoni che all’epoca lavorava su Batman e su altre serie della DC, ed in generale eravamo tutti sotto pressione per il lavoro delle case mainstream e avevamo voglia di fare qualcosa di più divertente, leggero e staccarci un po’ da determinati obblighi.

Il nome invece nasce semplicemente dal fatto che avevamo appena visto Pacific Rim e da bravi nerd eravamo innamoratissimi e fomentatissimi. Ad aggravare la cosa aggiungo che io appartengo a quella generazione cresciuta con film di Godzilla sui canali regionali, per cui il mio amore per il Kaiju Eiga ha radici antiche e profonde.

Valerio Schiti:
Già che dici Kaiju Eiga…

David Messina:
Esatto. Io nel gruppo sono quello che usa parole tipo “maieutica”, quelle cose difficili che non so neanche io perché utilizzo. Il nostro Gentlemen deriva dal mio gettare a caso parole complicate.

Secondo voi la realtà dei collettivi può essere un futuro anche per il mercato fumettistico italiano? 

Valerio Schiti:
Posso parlare per quel che riguarda la nostra esperienza. Il fatto di essere un collettivo e di lavorare insieme in progetti comuni o anche semplicemente di essere a contatto durante la giornata è una cosa che ci aiuta su due fronti. Il primo è quello di essere presenti in fiera con degli albi nostri oltre a quelli delle case per cui lavoriamo, e già questo credo sia interessante per il pubblico. E poi c’è una finalità più egoistica, ovvero quella di poter sempre contare su amici e colleghi per consigli, pareri, supporto. Quindi non so se rappresenta il futuro del fumetto, ma di sicuro è un qualcosa che mi sento di consigliare ad altri professionisti.

Qui sotto il video con l’intervista completa.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.