Disegnatrice per Disney Italia e US quella di Arianna Rea è tra le matite più ispirate dell’euromanga, ma non solo

Scelta per disegnare il poster del primo Romics post-pandemia, Arianna Rea non poteva essere una decisione migliore in questo momento di ripresa. Le sue figure leggiadre hanno tutte un tocco lieve, sorridente, anche quando impegnate in smorfie corrucciate. Non a caso Rea è tra i nomi più amati dai lettori storici di euromanga e dalle nuove generazioni disneyiane. La sua vena creativa la porta lavorare spesso come character designer per Disney firmando così il look di alcuni dei personaggi più popolari in circolazione. Diretto è il rapporto con le nuove generazioni di autori, impegnata com’è nell’insegnamento alla Scuola Romana del Fumetto, importante istituzione capitolina per chi vuole imparare a muoversi nella Nona Arte.

Gli esordi di Arianna Rea con Monster Allergy

“Siamo tutti cresciuti con gli anime e coi manga – racconta Rea in un’intervista – quindi inevitabilmente il nostro gusto ne è stato influenzato”. Il primo fumetto italiano importante in questo senso è W.I.T.C.H. di Barbara Canepa e Alessandro Barbucci, che ha esordito in edicola per Disney Italia ormai vent’anni fa. Il contributo di questa pubblicazione nell’immaginario delle lettrici e dei lettori è stato fondamentale, e apripista per altri progetti di grandissima qualità. Il più importante tra questi è Monster Allergy, in cui Arianna Rea si cimenta nel suo lavoro di esordio nel 2005. Per chi non lo ricorda, Monster Allergy di Katia Centomo, Alessandro Barbucci, Barbara Canepa e Francesco Artibani, raccontava la storia di Elena e Zick, un ragazzo dalla capacità più unica che rara di poter vedere (e domare) i mostri.

Il design, appunto, di questi simpatici mostri era estremamente interessante e variegato così come la dinamica con i personaggi umani. Rispetto a W.I.TC.H. che prendeva ispirazione chiaramente dagli Shōjo manga, Monster Allergy era diretto verso un pubblico trasversale, tanto che il suo successo coinvolse lettori di tutti i generi. Lo stile di disegno, allo stesso modo, tornava più verso un’estetica occidentale, senza però tralasciare del tutto l’ispirazione asiatica.

In un momento di revival e di giusta valorizzazione di un titolo che ha ancora molto da dire, nel 2015 Rea realizza insieme a Barbucci lo speciale numero 30 di Monster Allergy. Negli anni successivi, la fumettista tornerà su questo progetto disegnando dei numeri scritti dalla star italiana del fantasy Licia Troisi.

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Tra mercato francese e mercato americano

Dopo Monster Allergy lo stile di Rea balza subito agli occhi degli editori e la sua carriera decolla con diverse collaborazioni. In particolar modo la fumettista può iniziare a cimentarsi con quello che le interessa di più nel suo percorso artistico: la creazione di concept e design. Sempre in un’intervista dichiara, infatti, di preferire dedicarsi alla creazione di nuovi personaggi dove può dare libertà alla sua vena creativa, pur essendoci personaggi già codificati che ama molto disegnare. Come character design lavora con aziende come Rainbow, Piemme, PlayPress, Egmont, Giochi Preziosi e Ferrero. Il suo percorso da fumettista, invece, prosegue con il lavoro su due serie italiane Angel’s Friends (PlayPress, ma successivamente diventerà anche una serie animata) e Tea Sisters (Piemme/Mondadori).

Da qui il salto per il mercato francese è breve. Il primo passo in questa direzione Rea lo muove con Charlotte, célibataire avec enfants, pubblicato da Vents D’Ouest (Glénat), a cui seguono due pubblicazioni per Soleil. Nello stesso periodo Arianna Rea è contattata anche da Disney US con cui inizia a collaborare su alcuni importanti titoli destinati ai lettori più giovani, quali Frozen, Tangled nelle loro versioni a fumetti, ma anche la graphic novel del successo Pixar Inside Out. A questo seguono i fumetti e i design per Soy Luna (serie molto amata dal pubblico dei più piccoli) e Violetta.

Lo stile umoristico di Rea si adatta perfettamente a diversi generi, con una predisposizione particolare per il settore “jeunesse”. Questo le permette di continuare la sua bella carriera su diversi mercati, quello italiano, quello francese (più recente è la sua firma sul magazine Spirou e nel fumetto Rocky Mozart su testi di Pierre Makyo) e americano. La scelta di una Alice nel Paese delle Meraviglie contemporanea per il manifesto di Romics quindi è perfettamente coerente con la poetica di Rea. La sua è una visione fresca, al passo con i gusti dei lettori dell’ultima generazione. Una reinterpretazione del classico fumetto per l’infanzia che permette di sperimentare e di creare personaggi sempre nuovi, dove aspetto e personalità creano una perfetta sintonia tra forma e contenuto.

Francesca Torre
Storica dell'arte, giornalista e appassionata di film e fumetti. Si forma come critica tra Bari, Bologna, Parigi e Roma e - soprattutto - al cinema, dove cerca di passare quanto più tempo possibile. Grande sostenitrice della cultura pop, segue con interesse ogni forma d'arte, nella speranza di individuare nuovi capolavori.